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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Dicembre 2012
 
   
  BILANCIO E MANOVRA FINANZIARIA REGIONALE TOSCANA: TUTELA PER FASCE PIÙ DEBOLI E CETO MEDIO

 
   
  Firenze, 19 dicembre 2012 - “Abbiamo presentato una manovra che pone attenzione alla tutela delle fasce sociali in condizioni di bisogno e al ceto medio, ma anche alla grande maggioranza dei settori produttivi, prima di tutto chi esporta e poi il tessuto rappresentato dalle realtà economiche più piccole. Ma la crisi che non accenna a diminuire e che vedrà anche nel 2013 una riduzione del Pil (- 0,5%) ci obbliga a rivedere lo stato sociale e lo stesso pianeta sanità”. Lo ha detto l’assessore regionale al bilancio, Riccardo Nencini, presentando ieri pomeriggio in Consiglio regionale il documento di programmazione economica e finanziaria e il bilancio di previsione della Regione Toscana per il 2013. Per il prossimo anno la manovra fiscale sarà alleggerita di 13 milioni, grazie ad un emendamento presentato dalla maggioranza e condiviso dalla Giunta. La manovra su Irap, addizionale Irpef, bollo e demanio porterà così nelle casse regionali, secondo le stime, circa 233 milioni di euro. Erano 246 nella prima proposta di bilancio. In particolare scende dal 60 al 25 per cento l’imposta regionale sulle concessioni demaniali marittime: oggi è il 15%. Per l’addizionale Irpef è confermato l’1,43 per cento sui primi 28 mila euro di euro: quest’anno era l’1,23, aliquota sotto cui lo Stato non permette di scendere. Si pagherà l’1,73% da 55 mila euro in su, ma non da 28 a 55 mila euro, a cui si applicherà l’aliquota dell’1,68 per cento. Sull’irap, altra modifica, sarà esentato dall’aumento e continuerà a pagare il 3,9% (e non il 4,82%) tutto il settore costruzioni, comprese le imprese che lavorano sulle grandi opere, ma anche radio e tv, trasporto merci e taxi e servizi vari. Già esentati dal rincaro, il manifatturiero, imprese farmaceutiche a parte, e il commercio, ad eccezione delle società di capitali. L’assessore Nencini ha poi sottolineato come la Toscana abbia iniziato la revisione della spesa nel 2010, così oggi è in grado di aggiungere ulteriori 35-40 milioni di tagli nei costi di funzionamento della macchina regionale agli 80 tagliati nel 2010-11. Sottolineando poi il giudizio positivo della Corte dei Conti sul preventivo 2013, ha affermato che “se non avessimo avuto un bilancio in regola sarebbe stato difficile poter destinare immediatamente l’ingente somma di 100 milioni di euro per aiutare le popolazioni alluvionate della Maremma e della Toscana del nord”. Dal 2010 ad oggi le nove manovre economico-finanziarie del Governo sono “costate” alla Toscana una diminuzione di 550 milioni di euro (130 per l’anno prossimo) sul Patto di stabilità, 500 milioni sulle risorse disponibili (72 nel 2013), ulteriori 120 milioni di rìduzioni tra minori fondi comunitari Fas, fondo per la non autosufficienza e per le politiche sociali, tagli drastici in sanità (40 milioni in meno nel 2013). L’unica nota positiva è attesa per il trasporto pubblico locale, il cui fondo nazionale potrebbe salire da 1.200 a 1.665 miliardi. Alla Toscana dovrebbe spettare una quota del 12%.  
   
 

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