GIUSTIZIA ITALIANA: LA VENDITA ONLINE DI SEMI DI CANNABIS NON CONFIGURA IL REATO DI ISTIGAZIONE ALL’USO DI STUPEFACENTI
Il giudice di Rovereto, uniformandosi alla prevalente giurisprudenza, ha assolto un webmaster di un sito Internet che vendeva online semi di cannabis e altri materiali adatti alla coltivazione. Le informazioni diffuse online, secondo il giudice, non integravano il reato previsto dall’art. 82 Dpr 309/90 poiché non sussisteva “la propalazione e l’esaltazione, neppure subliminale, della droga ricavabile dalla coltivazione dei semi oppure l’esaltazione delle sue qualità al fine di indurne all’uso il destinatario del messaggio” (Tribunale di Rovereto, Giudice dott. Pascucci, 2 luglio 2012)