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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Giugno 2006
 
   
  LE RADICI DELLA NAZIONE L´ITALIA: PAESAGGIO E TERRITORIO ROMA, COMPLESSO MONUMENTALE DEL VITTORIANO (GIPSOTECA, SCALEE, SALA ZANARDELLI) 2 GIUGNO - 20 SETTEMBRE 2006

 
   
  Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli ha inaugurato giovedì 1° giugno 2006 al Complesso Monumentale del Vittoriano, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la mostra "L´italia: Paesaggio e Territorio" che rientra nel grandioso progetto nato nel 2004 sotto l´Alto Patronato del Presidente Repubblica Italiana Le Radici Della Nazione che si svilupperà attraverso una serie di eventi fino al 2011. Nel 2011 si celebrerà il 150° anniversario dell´Unità d´Italia: l´iniziativa Le Radici Della Nazione attraverso una serie di eventi vuole mettere in luce come nei secoli, dalla nascita delle prime comunità cittadine fino all´Unità d´Italia, affiorino dei caratteri specifici che connotano le singole realtà territoriali, caratteri che permangono, seppur con valore diverso, anche dopo l´Unità nazionale. Il progetto Le Radici Della Nazione, nasce da un prestigioso Comitato Scientifico composto dal Prof. Louis Godart, dal Prof. Giuseppe Talamo, dal Prof. Sabino Cassese, dal Prof. Giuseppe Galasso, dal Prof. Salvatore Settis, dal Prof. Francesco Margiotta Broglio, dal Prof. Ernesto Galli della Loggia, dal Prof. Piero Melograni, dal Prof. Giuseppe de Vergottini, dal Prof. Claudio Strinati, dal Prof. Francesco Perfetti. La Mostra "L´italia: Paesaggio e Territorio" è a cura del Prof. Sabino Cassese. Il coordinamento generale è di Alessandro Nicosia mentre il coordinamento tecnico è del Prof. Marco Pizzo. Il Progetto Le Radici Della Nazione (2004 - 2011) Come suggerisce il titolo dell´intero progetto, l´obiettivo è risalire a Le Radici Della Nazione attraverso circa otto secoli dimostrando l´unità nella diversità. Nel cammino verso l´Unità d´Italia culminato nel 1861, i valori delle comunità sparse nella penisola non si sono mai smarriti bensì hanno continuato a persistere, a rimanere perennemente sottesi, a rispecchiarsi qua e là in un continuo "gioco" di rimandi e richiami. Ecco dunque che le Italie di Federico Ii, dei Comuni e delle Signorie, delle Repubbliche marinare di Venezia e Pisa, Amalfi e Genova, della Firenze di Dante e delle piccole patrie dei guelfi e ghibellini, contenevano già in fieri certi sviluppi dinamici di uno spirito comune nella civiltà linguistica, letteraria, artistica ed economica che convergerà secoli dopo nell´Italia unita. Sei le mostre che verranno realizzate: "L´italia: Paesaggio e Territorio" (2006), "Arti e mestieri" (2007), "Apprendere e comunicare" (2008), "Oltre i confini dell´anima" (2009), "Italia ed Europa. La circolazione dell´esperienza" (2010), "Le radici della nazione" (2011). Di taglio monografico, le esposizioni mettono in luce come dalla singolarità si giunga all´Unità nazionale, nella quale permangono dei caratteri distintivi pur all´interno di un quadro generale unitario. Il visitatore conoscerà le fonti della storia nazionale attraverso testimonianze documentarie provenienti dagli archivi e materiali visivi quali incisioni, dipinti, fotografie. Particolarmente importante l´apporto dell´Archivio Storico dell´Istituto Luce che ha appositamente selezionato a corredo dell´intera iniziativa alcuni filmati storici. Materiali multimediali permetteranno inoltre di contestualizzare nel tempo e nello spazio le opere esposte. La Mostra "L´italia: Paesaggio E Territorio" La mostra "L´italia: Paesaggio e Territorio" ospitata nella Gipsoteca, nelle Scalee lato Ara Coeli e nella Sala Zanardelli del Complesso del Vittoriano dal 2 giugno al 20 settembre 2006, vuole testimoniare l´evoluzione della maniera di intendere e di rappresentare l´Italia come "Paesaggio e Territorio" dal Cinquecento ad oggi attraverso circa duecento opere tra dipinti, disegni, cartografie, manoscritti, mappe, fotografie anche aeree, reperti geologici. Importanti i prestiti provenienti, ad esempio, dalla Galleria Nazionale d´Arte Moderna di Roma, dalla Pinacoteca Capitolina, dalla Galleria Nazionale d´Arte Antica di Palazzo Barberini, dalla Galleria Corsini, dal Museo di Roma, dal Museo Centrale del Risorgimento, dal Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma, dall´Archivio Centrale dello Stato, dalla Biblioteca dell´Accademia dei Lincei e Corsiniana, dall´Archivio Storico Capitolino, dal Museo Civico di Belluno, dall´Accademia di Belle Arti di Brera, dall´Archivio di Stato di Bologna, Bari, Firenze, Foggia, Siena, Siracusa, Taranto, Terni, Torino. Il paesaggio italiano è una delle fonti primarie per conoscere la storia della nazione. Proprio la storia, infatti, ha contribuito in maniera determinante ad alterare l´originario quadro naturale della regione italiana. La vicenda umana è raccontata dal territorio che, come un immenso archivio della nostra storia, documenta scrupolosamente epoche e corsi dell´esistenza. L´esposizione "L´italia: Paesaggio e Territorio" permette di ammirare il paesaggio italiano così come è stato fissato sulla tela o sulla carta dai pittori. Tra le tante opere presenti in mostra, da sottolineare la presenza di Canaletto con Venezia, veduta di Piazza San Marco con le Procuratie, Paolo Veronese con l´Allegoria del Buon Governo, Pietro da Cortona con Le Allumiere di Tolfa, e ancora Salvator Rosa, Paul Bril, Jakob Philipp Hackert, Corrado Cagli, Duilio Cambellotti e molti altri. Accanto alla produzione artistica che descrive la realtà del territorio italiano, nella mostra "L´italia: Paesaggio e Territorio" si affiancano le varie produzioni cartografiche, le piante topografiche delle città, le carte degli itinerari militari. Si tratta di una cartografica estremamente varia e diversa che può mettere l´accento sulle vie di comunicazione e sulla rete stradale o sui confini amministrativi, sulla morfologia del territorio o sulla distribuzione dei centri urbani, fino ad arrivare alle carte geologiche che si prefiggono di raffigurare la composizione fisica del suolo della nazione. In mostra, la sezione geologica è particolare e innovativa poiché permette una vera e propria rappresentazione fisica del territorio italiano. Eccezionale il prestito proveniente dall´Apat della prima Carta geologica d´Italia con i rilevamenti dei terremoti realizzata nel Settecento, di cui esiste solo un altro esemplare al British Museum di Londra. L´immagine dell´Italia, così come viene registrata da pittori e viaggiatori, trova un suo puntuale riscontro anche nelle carte degli archivi che ritraggono il "paesaggio economico": cabrei, mappe e piante. A questa ricerca di una immagine "esatta" della realtà e del paesaggio corrisponde una tendenza inversa che punta all´idealizzazione: dalla trattatistica teorica del Xvi secolo alla costruzione di città ideali esemplate su ritmi geometrici e razionali, come nel caso delle città di fondazione realizzate dagli architetti razionalisti degli anni ´30 del Xx secolo. Con l´unità d´Italia le città subiscono radicali trasformazioni che sono il segno delle mutate esigenze sociali e politiche. Dalle città capitali - Torino, Firenze e Roma - che vedono sorgere ministeri e nuove arterie stradali, alle altre città italiane che vedono sorgere strutture dedicate alle nuove funzionalità sociali. Roma, assumendo il suo ruolo di capitale dello stato unitario, si dota di nuovi edifici funzionali: la mostra "L´italia: Paesaggio e Territorio" presenta bozzetti preparatori e modelli di progettazioni e decorazioni delle sedi istituzionali dei vari ministeri. Come afferma Sabino Cassese, "Nei vecchi manuali di diritto costituzionale si legge che il territorio è un elemento costitutivo dello Stato… Nei manuali di diritto costituzionale d´oggi, invece, il territorio è presentato non più come elemento costitutivo, ma quale oggetto di molteplici attività dello Stato… Territorio e paesaggio divengono, dunque, il risultato dell´azione pubblica dello Stato". .  
   
 

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