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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Gennaio 2013
 
   
  MILANO (TEATRO CARCANO): LA COSCIENZA DI ZENO DI TULLIO KEZICH DAL ROMANZO DI ITALO SVEVO - DAL 16 GENNAIO A DOMENICA 3 FEBBRAIO 2013

 
   
  Mercoledì 16 gennaio debutta in sede in prima nazionale la nuova produzione del Teatro Carcano La Coscienza Di Zeno. Protagonista nel ruolo di Zeno Cosini Giuseppe Pambieri, attore tra i più versatili della scena italiana, mentre la regia è affidata a uno dei maestri del teatro italiano e internazionale, Maurizio Scaparro. Nell’adattamento di Tullio Kezich del 1964 il romanzo di Italo Svevo è stato portato sulle scene italiane da Alberto Lionello (1964), Giulio Bosetti con la regia di Egisto Marcucci (1987), Massimo Dapporto con la regia di Piero Maccarinelli (2002). Al termine delle repliche milanesi lo spettacolo affronterà una tournée che toccherà, fra le altre, le città di Bolzano (7-10 febbraio), Savona (13-15 febbraio), Monfalcone (19-20 febbraio), Figline Val d’Arno (22-24 febbraio), Arezzo (26 febbraio), Grosseto (27 febbraio), Treviso (1-3 marzo), Thiene (5-7 marzo), Rimini (12-14 marzo), Sassari (19 e 20 marzo), Roma (Teatro Quirino, 2-14 aprile). Ne La coscienza di Zeno, pubblicato nel 1923, si riassume l’esperienza umana di Zeno Cosini, il quale racconta la propria vita in modo così ironicamente disincantato e distaccato da far apparire l’esistenza tragica e comica insieme. Zeno ha maturato alcune convinzioni: la vita è lotta; l’inettitudine non è più un destino individuale, ma un fatto universale; la vita è una “malattia”; la nostra coscienza un gioco comico e assurdo di autoinganni più o meno consapevoli. Il romanzo possiede un’architettura particolare: l’autore abbandona il modulo ottocentesco del romanzo narrato da una voce anonima ed estranea al piano della vicenda e adotta l’espediente del memoriale, del diario, in cui la narrazione si svolge in prima persona e non presenta gli avvenimenti nella loro successione cronologica lineare, ma inseriti in un tempo tutto soggettivo che mescola piani e distanze. Il protagonista non è più una figura a tutto tondo, un carattere, ma è una coscienza che si costruisce attraverso il ricordo, ovvero di Zeno esiste solo ciò che egli intende ricostruire attraverso la propria coscienza. All’interno del memoriale, l’autobiografia appare un gigantesco tentativo di autogiustificazione da parte dell’inetto Zeno che vuole dimostrarsi innocente da ogni colpa nei rapporti con il padre, con la moglie, con l’amante e con il rivale Guido, anche se ad ogni pagina traspaiono i suoi impulsi reali, ostili ed aggressivi e a volte addirittura omicidi. Nel suo romanzo più famoso Svevo affronta un viaggio nella mente umana, un percorso nella malattia e nella cura; ci parla dell’insoddisfazione e dell’inquietudine dell’uomo che si percepisce come corpo estraneo della società, fornendo il ritratto di un’epoca e, insieme, quello di un’umanità senza tempo. *** Giovedì 17 gennaio alle ore 17,30 in teatro si terrà un incontro con il pubblico dal titolo Il Poema Della Nostra Complicata Pazzia Contemporanea Il titolo riprende la celebre definizione che Eugenio Montale – cui si deve intorno alla metà degli anni Venti la “scoperta” di Svevo da parte del mondo letterario italiano – diede di La coscienza di Zeno. Intervengono Maurizio Scaparro, Giuseppe Pambieri, Alessandra Levantesi, critico cinematografico, Enrico Groppali, critico teatrale (Ingresso libero) Per informazioni e prenotazioni 02 55181377 – 02 55181362 Per scuole e gruppi organizzati 02 5466367 – 02 55187234 Prevendite on-line www.Vivaticket.it ; www.Ticketone.it ; www.Happyticket.it    
   
 

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