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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Febbraio 2007 |
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“STORIE LUNGHE UN FIUME”, ALLA SCOPERTA DELLA “MEMORIA ORALE” DEL TEVERE
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Perugia, 22 febbraio 2007 – L’acqua che scorre è quella del Tevere. Le storie vissute lungo le sue rive (di guerra, di piene, d’amore) sono quelle della Nina, della Ginetta, della Silvana, di Anselmo, Livio, Ettore e di tanti altri, storie di contadini, lavandaie, barcaioli, mugnai, storie di nonne, madri, dee e molti uomini e donne conosciuti solo per soprannome. S’intitola “Storie lunghe un fiume. Memorie e racconti del Tevere” il libro che Giannermete Romani e Graziano Vinti hanno dedicato alla narrazione di un viaggio a piedi compiuto dagli stessi autori lungo il Tevere, nella primavera 2005, dalla sorgente sul monte Fumaiolo fino ai confini con il Lazio, “in cerca di voci, personaggi fuori dal tempo e operose attività dell’uomo di cui oggi si è persa la memoria, accomunati dalla convivenza, forzata o prescelta, con il fiume”. Il volume, edito per i tipi dalla “ali&no” e patrocinato da Regione Umbria, Provincia e Comune di Perugia, è stato presentato ieri sera a Perugia presso il “Bosco Didattico” di Ponte Felcino. “L’idea – ha spiegato Giannermete Romani - è stata quella di prendersi cura dei luoghi, anche quelli più degradati o nascosti. Il libro è un viaggio dedicato alla gente del fiume, all’acqua e alla terra, lungo le strade che il territorio ha offerto, meglio ancora se laterali, fuori mano e dimenticate, alla ricerca di suoni, voci e narrazioni. Il rischio – ha concluso l’autore - è che oggi questa trama si rompa, che disperda un patrimonio di rapporti, civiltà, storie e geografie”. “Ogni luogo ha una sua memoria e conserva qualcosa da raccontare - scrive nella presentazione del libro l’assessore regionale all’ambiente Lamberto Bottini - ogni luogo che è stato vissuto ha influenzato i suoi abitanti, così come l’uomo ha influenzato l’ambiente”. Per Bottini il libro “ci aiuta a capire quanta storia ha da raccontare il fiume che ha determinato la nascita, la crescita e il passaggio di grandi civiltà che hanno caratterizzato in modo evidente la cultura umbra ed italiana. La Regione Umbria – ha concluso l’assessore - ha fatto della tutela del territorio una delle sue principali bandiere, anche con l’obiettivo di instaurare un rapporto positivo e vitale tra l’uomo e l’ambiente attraverso la riscoperta e la valorizzazione dei miti e delle memorie che caratterizzano lo scorrere del Tevere". La Regione Umbria da tempo è impegnata a promuovere iniziative di valorizzazione ambientale e culturale dell’asta fluviale del Tevere, anche attraverso studi di “memoria orale” del territorio: nel 1998, infatti, era stata promossa la pubblicazione del volume "Ascoltare il Tevere. Viaggio nei nomi di luogo e della natura nella Valle del Tevere" di Antonello Lamanna. . |
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