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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Gennaio 2013
 
   
  TORINO PORTA SUSA AV: LA STAZIONE

 
   
  Torino, 15 gennaio 2013 - Situata tra Corso Bolzano e il viale alberato della “Spina”, la nuova stazione Torino Porta Susa Av è una spettacolare galleria in acciaio e vetro – lunga 386 metri (quanto un Frecciarossa) e larga circa 30 metri - ritmata da una serie di attraversamenti della galleria situati in continuità con il tessuto viario pre-esistente. All’interno della galleria urbana, le aree dei servizi dedicati ai viaggiatori e alla città, sono ospitate in volumi trasparenti in acciaio e vetro, e nei due livelli sottostanti si trovano parcheggi e locali tecnici. L’architettura del progetto reinterpreta in chiave moderna le magnifiche gallerie urbane delle città italiane del Xix secolo e le hall ferroviarie delle stazioni ottocentesche. Dal punto di vista “sistemico” si articola in quattro ambiti: il sistema treni: banchine di accesso e binari, realizzati al di sotto del fabbricato della stazione; il sistema servizi ai viaggiatori: biglietterie, sale d’attesa, informazioni e gli altri servizi primari destinati alla clientela ferroviaria; il sistema servizi: attrezzature di pubblica utilità, intrattenimento, culturali, commerciali e di ristoro; il sistema trasporto integrato: la stazione della metropolitana, al di sotto del piano dei binari ferroviari, parcheggi, raccordo con le linee bus di superficie. Architettura bio climatica ed efficienza energetica - La “pelle vetrata” della stazione (circa 15.000 m²) è quasi interamente equipaggiata di celle fotovoltaiche monocristalline posizionate tra i due strati delle lastre di vetro della copertura. Esse fungono da schermo frangi-sole di densità variabile crescente dal basso verso il colmo della copertura e contribuiscono al comfort ambientale interno in estate (produzione di energia: 680.000 Kwh/anno). La galleria del fabbricato è rinfrescata in modo naturale dal volume interrato dei binari, che permette la creazione di moti convettivi naturali d’aria risalente dal basso del volume ferroviario all’alto della copertura vetrata. Inoltre, le lastre di vetro che formano la lanterna in sommità, distanziate tra di loro da uno spazio di circa 5 cm di altezza, consentono scambi d’aria naturali tra l’ambiente interno e l’esterno. Il comfort ambientale è completato da apporti di calore (d’inverno) e di refrigerio (d’estate), fornito da pannelli radianti a pavimento posizionati negli spazi di attesa dei viaggiatori. La presenza di una diffusa vegetazione, con alberature su vaso, permetterà di ombreggiare le aree di circolazione interne aumentando la sensazione di comfort naturale. Premio europeo per la copertura fotovoltaica - Il Premio Solare Europeo 2012 è stato assegnato a Torino Porta Susa Av per la volta di copertura, realizzata con un sistema fotovoltaico che consente di recuperare parte del fabbisogno elettrico dell’intero corpo stazione. Il riconoscimento è stato consegnato, a Berlino, dall’Associazione Eurosolar. Grandi architetti a confronto - Il Concorso internazionale per la nuova stazione Av di Torino Porta Susa e per una torre annessa per i servizi, bandito da Rete Ferroviaria Italiana nell’estate del 2001, ha avuto due fasi: nella prima (autunno 2001), la giuria internazionale – presieduta dall’architetto olandese Herman Hertzberger – ha esaminato le 55 idee progettuali presentate in forma anonima. Nella seconda fase (inverno 2001), dopo accurato esame, la giuria ha selezionato 7 progetti che sono risultati appartenere ai concorrenti: Gruppo Arep (Jean-marie Duthilleul e Etienne Tricaud) – Silvio d’Ascia e Agostino Magnaghi; Turner & Townsend Group – William Woolgar – Derossi Associati – Boris Podrecca; Iaw – Alberto Priolo; Atelier d’Architecture Paczowsky – Fritsch; Tecnosistem – Franco Purini; Manuel Zanon – Stefano Liccardo – Massimo Stella; Lisandro Gambogi – Archea. La Giuria, riunitasi a Torino il 5 e 6 marzo 2002, decretò vincitore il progetto del Gruppo Arep (Jean-marie Duthilleul e Etienne Tricaud) - Silvio d’Ascia e Agostino Magnaghi “… per la semplicità e comprensibilità dell’involucro nonché per la definizione di uno spazio urbano che, fondendo le funzioni di un importante nodo intermodale con attraenti servizi commerciali, si prefigura come polo di attrazione della città ...”. Cenni storici - Costruita nella zona d’ingresso occidentale della città a metà del Xix secolo, la Stazione di Porta Susa, allora chiamata “Stazione della Ferrovia di Novara”, fu un elemento importante dello sviluppo urbanistico della città sabauda. Il Regno di Sardegna fu l’unico tra gli Stati italiani a mettere in atto un progetto di investimenti nelle infrastrutture ferroviarie e nel maggio 1855 venne inaugurato il primo tratto da Novara alle porte di Torino. Di impostazione eclettico-classicista, l’edificio storico della Stazione di Porta Susa (1855-1865) spicca per la sua collocazione a chiusura della prospettiva di Via Cernaia. Originariamente progettata come stazione di testa, divenne presto di transito, quando la linea si estese fino a Milano. L’edificio originario – ancora parzialmente utilizzato durante i lavori di costruzione del Passante ferroviario e dei corridoi aerei di collegamento fra le banchine sotterranee della nuova stazione Av – sarà oggetto di un progetto di ammodernamento e riqualificazione.  
   
 

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