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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Gennaio 2013
 
   
  DISLESSIA E DSA: IL TERRITORIO FA RETE FIRMATO A PARMA UN PROTOCOLLO NATO DAL LAVORO DI UN GRUPPO INTERISTITUZIONALE SUI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

 
   
  Parma, 17 gennaio 2013 – Si chiamano “Disturbi specifici dell’apprendimento”, e colpiscono una significativa percentuale di alunni: a livello nazionale tra il 2,5 e il 3,5% della popolazione in età evolutiva cui determinano spesso difficoltà sia scolastiche sia di integrazione. Si tratta di dislessia (disturbo nella velocità e nella correttezza della lettura), disortografia (disturbo nella correttezza della scrittura), disgrafia (disturbo nella realizzazione dei grafemi), discalculia (debolezza nella strutturazione delle componenti di cognizione numerica e/o difficoltà nelle procedure esecutive e/o nel calcolo). Nelle scuole di Parma e del Parmense riguardano il 2,15% degli alunni. Proprio i Dsa sono stati al centro di un protocollo siglato il 17 gennaio in Provincia: un accordo importante, che ha coinvolto un intero territorio in tante delle sue articolazioni, istituzionali e non. Per garantire ai ragazzi e alle loro famiglie il supporto di una rete territoriale cui appoggiarsi, nell’ottica di una “presa in carico” mirata e della piena garanzia del diritto allo studio e all’apprendimento, la Provincia ha infatti coordinato un gruppo di lavoro interistituzionale che ha condotto all’intesa: Provincia, Comune di Parma, Ufficio Scolastico territoriale, dirigenti scolastici, Istituto comprensivo di Felino (in qualità di scuola polo), Cepdi, Associazione italiana dislessia (Aid) e Azienda Usl hanno condiviso il testo dell’accordo, che mira a definire i “livelli di prestazione” che lo studente e i suoi genitori possono attendersi da parte dei soggetti coinvolti, e in particolare dalla scuola, dall’Ausl, dai Comuni, dalla Provincia e dall’Aid. “La Provincia ha coordinato un’attività di rete che mira al supporto ai ragazzi con Dsa e che oggi sfocia in questo protocollo: un accordo che fa lavorare in modo chiaro tutti gli attori, che sono tanti, ciascuno con il proprio ruolo, intorno a questi ragazzi, che hanno tanti modi per essere aiutati. Il tutto per essere il più possibile efficaci e avere una scuola davvero inclusiva”, ha spiegato l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini, che all’incontro ha rappresentato la Provincia insieme all’assessore alle Politiche sociali Marcella Saccani. “Per noi quella di oggi è una giornata molto importante, perché in questo accordo c’è l’impegno di tutto il territorio sulla dislessia e i Dsa, che non sono una moda. Io sono qui per dire che noi dell’Aid ci siamo, che siamo qui con voi per dare il nostro aiuto”, ha detto rivolta ai presenti Simonetta Pellicciari, presidente della sezione di Parma dell’Associazione italiana dislessia. Il protocollo è nato per migliorare gli scambi tra le realtà che nel sistema locale sono chiamate a occuparsi degli alunni con Dsa, definendone responsabilità e impegni reciproci ma anche stabilendo le modalità di comunicazione e di collaborazione tra le diverse istituzioni, con le famiglie e l’associazione di riferimento: il tutto per rendere efficace il sistema degli interventi. Il macro obiettivo dell’iniziativa è quello di far sì che questa rete, interagendo naturalmente con le famiglie, agisca al meglio per supportare il ragazzo con Dsa, affinché non venga penalizzato né nell’apprendimento né dal punto di vista dell’integrazione e della socialità: per questo si è messo a punto un percorso condiviso che parte dall’individuazione precoce del disturbo e passa attraverso la “presa in carico” mirata da parte dei servizi socio-sanitari e scolastici con l’attivazione di strumenti compensativi per l’apprendimento. L’ottica di riferimento è quella della scuola come opportunità per tutti: il protocollo intende infatti promuovere l’attenzione alla progettazione educativa per tutti gli alunni, mirando a consolidare e “rimotivare” la cultura dell’accoglienza e della valorizzazione con ogni strumento delle potenzialità di ciascuno. “Il pregio fondamentale di questo accordo – ha commentato il direttore generale dell’Ausl Massimo Fabi - è quello di mettere insieme tutti gli attori istituzionali affinché intervengano al meglio per dare una risposta completa, e di definire in maniera chiara ciò di cui stiamo parlando. C’è infatti un “percepito” molto ampio e diffuso nella popolazione, e questo è un bene, ma c’è il rischio che in questo “contenitore” entrino anche altre cose, diverse dai Dsa. Il protocollo ci aiuta quindi a governare una situazione ad alta attenzione sociale nella maniera più corretta, in un sistema in cui ciascuno fa la propria parte, a seconda delle specifiche competenze, e in cui si punta, insieme, a migliorare le prestazioni di tutti a favore dei ragazzi”. Per il vice sindaco di Parma Nicoletta Paci si tratta di “un accordo importante, che giudichiamo con molto favore perché diventi una pratica effettiva di miglioramento per tutti i ragazzi che hanno questo tipo di disturbi”. Per la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Laura Gianferrari “tutto questo può essere inteso come la testimonianza del fatto che siamo in grado di unirci e di lavorare pensando al bene comune: mi piace che il nostro territorio si incontri e converga su questi temi”, ha detto, aggiungendo poi: “In questi anni il nostro impegno è stato soprattutto quello di cercare di diffondere il più possibile non solo la consapevolezza relativa ai Dsa ma anche le modalità d’impiego degli strumenti utili per affrontare queste problematiche: formare gli insegnanti, dunque. E si è cercato di dare gli strumenti per gestire classi dove l’eterogeneità è ormai la norma”. Il protocollo sui Dsa ha appena iniziato il suo corso e conta già un centinaio di adesioni tra scuole, Comuni e altri enti del territorio. Dopo le sigle di oggi, rimarrà comunque “aperto” negli uffici dell’Assessorato alle Politiche scolastiche della Provincia per ulteriori adesioni e firme. I sottoscrittori del protocollo: Azienda Usl; Provincia; Comuni; Ufficio scolastico territoriale; Dirigenti scolastici delle scuole statali; Dirigenti delle scuole paritarie; Scuole dell’infanzia e paritarie; Cepdi - Centro provinciale di documentazione per l’integrazione; Associazione italiana dislessia - Sezione di Parma. Dsa: l’impegno di Provincia e Regione - Congiuntamente al lavoro che ha portato alla stesura del protocollo provinciale, nell’ultimo biennio la Provincia di Parma, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Felino e l’Ufficio Scolastico territoriale di Parma, ha sostenuto grazie ai finanziamenti della legge regionale 12/2003 (Valorizzazione autonomie istituzioni scolastiche del territorio dell’Emilia-romagna) azioni di formazione rivolte agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. In particolare in quest’anno scolastico (2012-13) la formazione, dal titolo “Disturbi specifici di apprendimento; percorsi per una didattica inclusiva”, è stata rivolta agli insegnanti delle scuole primarie. L’interesse verso la formazione è stato notevole, e molti incontri, non di natura laboratoriale, sono stati aperti anche agli insegnati degli altri ordini e gradi. È già in fase di organizzazione il calendario della prossima formazione (anno scolastico 2013-14), che sarà rivolto più specificamente agli insegnanti proprio delle scuole secondarie di I e Ii grado. L’azione provinciale affianca sul tema l’azione regionale: la Regione Emilia-romagna infatti per la seconda annualità ha promosso il progetto Prodsa, che tra le altre azioni prevede anche la concessione in comodato d’uso di strumenti informativi compensativi. Per l’anno 2012-13 possono richiedere gli strumenti gli alunni iscritti alle terze classi della scuola secondaria di I grado entro il 9/2/2013: la richiesta va presentata all’istituzione scolastica.  
   
 

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