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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Gennaio 2013
 
   
  NOVE CONSORZI VENETI PRODOTTI A DENOMINAZIONE UNISCONO FORZE. ASSESSORE REGIONALE AGRICOLTURA

 
   
  Venezia - I produttori organizzati avevano visto giusto e la Regione li ha accompagnati verso il risultato attraverso le previsioni del Programma di Sviluppo Rurale. Sono certo che faranno un buon lavoro, realizzando gli obiettivi del loro progetto: valorizzare le produzioni venete di qualità a denominazione. L’assessore all’agricoltura del Veneto commenta così il progetto denominato “Promozione di qualità, ortofrutta, riso e olio del Garda, per crescere”, presentato nell’ambito della Misura 133 del Psr dall’Associazione temporanea di imprese (Ati). L’ati è costituita da nove organizzazioni del territorio regionale: Consorzio del Radicchio Igp di Treviso e di Castelfranco, Radicchio di Chioggia, Radicchio di Verona, Insalata Igp di Lusia, Riso vialone nano veronese, Olio extravergine del Garda, Asparago di Badoere, (presidente Antonio Benozzi), Marroni del Monfenera e Marroni di Combai. Quando come Regione abbiamo deciso di sostenere le aggregazioni e i progetti di filiera – ha ricordato l’assessore – puntavamo ad incentivare e sostenere concretamente iniziative virtuose che partano dal basso nell’interesse degli imprenditori agricoli e del made in Veneto di qualità. L’esempio dei nove consorzi, che realizza anche le sollecitazioni delle organizzazioni di prodotto, va in questa direzione e spero venga seguito anche al di là di quello che possono fare gli strumenti della programmazione comunitaria. “Aver visto approvato il progetto e riconosciuto il finanziamento pubblico da parte di Avepa – dice dal canto suo il presidente del Consorzio del Radicchio Igp di Treviso e di Castelfranco Paolo Manzan, capofila dell’Associazione – è solo un punto di partenza che comporta responsabilità, visto che il contributo copre la metà dell’impegno finanziario e che l’altra metà la mettiamo noi, cioè i produttori. Però cominciamo già a sviluppare attività per conquistare nuovi o consolidare quelli dove siamo già presenti, certi anche dell’accoglienza dei consumatori. Abbiamo due anni per sviluppare le progettualità proposte e spendere il finanziamento, ma in ogni caso riteniamo altamente produttivo il fatto di esserci messi assieme, in modo da poterci dare obiettivi mirati e precisi. Ringrazio l’assessore regionale perché ha saputo cogliere l’importanza di indirizzare i nuovi bandi verso una premialità data alle aggregazioni di consorzi”.  
   
 

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