Strasburgo, 24 gennaio 2013 - I deputati hanno accolto con soddisfazione le riforme dei paesi nella regione dei Balcani. Il 21 e il 22 gennaio la commissione agli Affari esteri ha adottato una relazione di valutazione sul Montenegro e discusso il processo d´integrazione europea del Kosovo. I deputati si sono confrontati con il premier serbo Suzana Grubjesic, responsabile per l´integrazione europea. Serbia - L´1 marzo 2012 la Serbia si è assicurata lo status di paese candidato dal Consiglio dell´Ue. La relazione di valutazione è stata discussa il 22 gennaio e richiede che il Consiglio stabilisca una data per iniziare i negoziati d´adesione il più presto possibile. Una delle questioni più complesse da affrontare è la relazione con il Kosovo - a pochi anni dalla sua indipendenza -, ha sottolineato il premier serbo. "La nostra più grande sfida rimane dialogare con Priština," ha indicato. "Non ci sono alternative al dialogo. E consideriamo che tutte le parti abbiano bisogno di lavorare insieme in maniera pragmatica e flessibile per raggiungere una situazione accettabile e per migliorare la vita dei cittadini del Kosovo". Kosovo - Un progetto di risoluzione è stato discusso e richiede, ai cinque Stati membri che non l´hanno ancora fatto, di riconoscere l´indipendenza del Kosovo al più presto. La richiesta è tanto più necessaria per avviare un accordo di stabilizzazione e associazione tra Ue e Kosovo. La risoluzione del Pe domanda anche al Kosovo un maggiore sforzo nella lotta alla corruzione e al crimine organizzato. Oltre a una più grande attenzione verso la minoranza serba nel paese. Montenegro - L´ue ha avviato i negoziati di adesione con il Montenegro il 29 giugno 2012. Il progetto di relazione adottato dalla commissione agli Affari esteri il 22 gennaio riconosce gli importanti passi avanti fatti dal Montenegro, ma sottolinea anche l´urgenza legata alla libertà di stampa, ai diritti delle donne e all´equità di genere. E alla lotta alla corruzione e al crimine organizzato.