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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Febbraio 2013
 
   
  MILANO (SALA SHAKESPEARE DELL’ELFO ): “ROMEO E GIULIETTA” DI WILLIAM SHAKESPEARE - REGIA E TRADUZIONE DI FERDINANDO BRUNI - FINO AL 24 FEBBRAIO

 
   
  Romeo e Giulietta, il testo scespiriano che infiamma da sempre le platee del mondo, torna in scena all´Elfo nella versione di Ferdinando Bruni, irrinunciabile banco di prova per indagare il confronto tra vecchie e nuove generazioni. Un confronto che costituisce il cuore pulsante della tragedia e che si impone anche nella concretezza del lavoro di palcoscenico, nell´esigenza di rinnovare ad ogni ripresa il cast dello spettacolo, con attori giovani pronti a mettersi in gioco. Questo inno alla giovinezza, alla passione, alla velocità -che porta dentro di sé il presagio di una morte ingiusta per i giovani amici e amanti - è per il Teatro dell´Elfo capostipite di una linea artistica che ha messo al centro della scena i rapporti tra giovani e adulti, siano essi genitori, figli, allievi o maestri (Shopping & fucking, The history boys e Rosso). Per Ferdinando Bruni la più tragica storia d’amore della letteratura teatrale è un’opera di contrasti e di forte attualità, quasi un inno alle tante giovani vittime inconsapevoli di un cinico potere adulto: «contrasti e contraddizioni abbondano ad ogni livello in questo testo che forse proprio perché mitico è in fondo poco conosciuto nella sua struttura. Contrasti nel tema (eros-morte), nei personaggi (giovani–vecchi), nel linguaggio (poetico-quotidiano), persino nella spiegazione che si vuole dare della catastrofe finale (destino-incidente). Ma quello portante, che coinvolge chi assiste fosse anche l’ennesima rappresentazione di Romeo e Giulietta e che la rende sempre tragicamente attuale, è quello tra un amore assoluto, di una purezza che proprio la sua brevità e il suo destino di morte rendono totale, e un odio altrettanto assoluto, in quanto cieco, e ormai immemore delle ragioni della sua nascita». La prima versione di Romeo e Giulietta, spettacolo prodotto con il contributo dell’Estate Teatrale Veronese e di Amat, ha debuttato nel luglio 2008 nella cornice magica del Teatro Romano di Verona. L’edizione 2013 vede un cast per lo più rinnovato: Alejandro Bruni Ocaña, appena ventiduenne, ma già conosciuto dal pubblico dell’Elfo per i diversi ruoli interpretati (dalla Salomè fino a Rosso) è il nuovo Romeo, Camilla Semino Favro (apprezzata interprete di Shopping&fucking e Racconto d’inverno) è Giulietta, Alessandro Rugnone (Benvolio nella precedente edizione e uno degli “history boys”) è Mercuzio. Nei ruoli cruciali della Balia e di Frate Lorenzo due nomi storici della Compagnia: Ida Marinelli e Luca Toracca a cui si aggiunge lo stesso Ferdinando Bruni nel Ruolo di Capuleti. Completano il cast alcuni attori che hanno fatto la “storia” recente dell’Elfo: Mercedes Martini (Donna Capuleti), Fabiano Fantini (Principe) e Nicola Stravalaci (Montecchi). La passione purissima e impetuosa di Giulietta e del suo Romeo illumina una messa in scena cupa e carica di tensione, concepita per contrasti e opposizioni, dove nulla risulta stucchevole. A cominciare dalla famigerata scena del balcone. (...) Da citare almeno Ida Marinelli per il convincente carisma della sua Balia. Sara Chiappori, La Repubblica E proprio per far risaltare questa violenza di cui un segno forte è anche nella scenografia livida, oppressiva, che punta alla stilizzazione: un’ invadente parete di vecchio palazzo riempita di segni scuri, di graffiti che rimandano ai nostri convulsi anni leghisti berlusconiani fino a diventarne quasi un’opera di action painting (così a concepirla Andrea Taddei). Fa di tutto Ferdinando Bruni (a cui si deve anche la corretta traduzione) per levare o asciugare dalla tragedia gli incantamenti e le atmosfere troppo liriche. Per dar risalto a quella giovinezza disperata e angosciata che per colpa di padri troppo crudeli soffre di un mal de vivre che non ha sbocco». Domenico Rigotti, Hystrio  
   
 

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