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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Gennaio 2013
 
   
  PAVIA, SALDO NEGATIVO PER LE IMPRESE: CHIUDONO 11 ATTIVITÀ AL GIORNO

 
   
  Pavia, 30 gennaio 2013 - Sono state oltre 3.300 le aziende che durante il 2012 hanno alzato bandiera bianca di fronte alla crisi nella provincia di Pavia, quasi 10 chiusure al giorno. Una situazione che non è compensata dalle nuove nascite, che hanno toccato quota 3.209. E’ questo quanto emerge dall’analisi dei dati del Registro Imprese tenuto dalla Camera di Commercio, pubblicata sul sito istituzione www.Pv.camcom.it  . Si è così determinato nella nostra provincia, per l’anno appena chiuso, un saldo negativo di 355 imprese ed un tasso di crescita pari a -0,2%, che colloca Pavia nella seconda parte (62° posto) di una classifica nazionale sulla natimortalità per provincia guidata da Roma (+1,9%) e Milano (+1,7%) e a metà circa della graduatoria delle province lombarde.L numero complessivo delle imprese registrate nella provincia di Pavia al 31/12/2012 è pari a 49.793 unità, in diminuzione dello 0,2% rispetto al 2011; le attive sono circa 44.592, anch’esse in contrazione dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Crescono invece dell’1,5% le “unità locali”, arrivando a quasi 10.200 e portando il numero totale delle strutture aziendali localizzate nella provincia a quasi 60.000 unità, in contrazione dello 0,3% rispetto al 2011. Il saldo aperture-chiusure rimane comunque molto vicino allo zero evidenziando un sistema economico provinciale che cerca di resistere alla crisi anche se va rilevato che il confronto nella serie storica dei tassi di crescita demografici della imprese locali riporta il secondo peggior risultato dal 2006 e vicino, dopo due anni di recupero, al 2009, l´anno peggiore della crisi. “I dati sconfortanti della natimortalità delle nostre aziende confermano quanto i morsi della crisi incidano anche sul sistema economico pavese – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Giacomo de Ghislanzoni Cardoli -. E’ necessario invertire al più presto questo trend negativo attivando misure che possano dare respiro alle imprese, far ripartire i consumi e stimolare nuove assunzioni. In quest’ottica lo sforzo della Camera di Commercio è massimo ed orientato ad imprimere velocità alla concretizzazione delle soluzioni a sostegno di tutte le imprese che non vogliono farsi battere dalla crisi ma intendono continuare a svolgere le loro attività imprenditoriali nella nostra provincia. La programmazione per il 2013 prevede infatti la messa in campo di azioni efficaci finalizzate sia ad arginare le difficoltà che minano la competitività delle imprese e del territorio pavese (accesso credito, internazionalizzazione, innovazione, reti d’impresa, marketing territoriale e rete infrastrutturale) sia ad incentivare la nascita di nuove imprese”. L’andamento trimestrale mostra variazioni negative nelle due estremità dell’anno che non sono compensate dall’andamento positivo dei sei mesi centrali. Le imprese in crisi conclamata sono circa 2.700, di cui oltre 2.000 in “scioglimento o liquidazione” (+0,6% rispetto allo scorso anno) e 680 circa sottoposte a procedure concorsuali (+1,8% rispetto al 2011). La situazione per settori conferma una certa omogeneità: si evidenzia infatti una riduzione nell’area Manifatturiera (-1,88) e in quella delle Costruzioni (-1,89%) e del Commercio (-1,68%). Maggiori difficoltà per il settore dei Trasporti e magazzinaggio, che perde oltre tre punti percentuali, per le Attività Immobiliari (-3,34%) e per l’Agricoltura (-2,33) a fronte di una sostanziale tenuta delle Attività Artistiche e di Intrattenimento (+1,98%), dell’Istruzione (+ 6 unità) e dei Servizi di Informazione e Comunicazione (+0,33%).  
   
 

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