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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Febbraio 2013
 
   
  TEATRO ELFO: 5 - 10 FEBBRAIO, NUOVE STORIE IN SALA BAUSCH LA PALESTRA ORE 18:00 DI GIORGIO SCIANNA REGIA VERONICA CRUCIANI

 
   
  La famiglia più civile diventa branco contro chiunque provi ad allungare le mani su uno dei suoi membri. Non importa quali siano i disastri commessi dai figli, non importa la legge, il rispetto dell’altro, non importano le vittime. Quando, come oggi, ogni dimensione pubblica, civica sparisce, la famiglia diviene l’unico simulacro rimasto in piedi, un altare a cui si deve sacrificare ogni cosa. Così quando due uomini e una donna vengono convocati d’urgenza dalla preside della scuola dei loro figli, dopo che hanno civilmente ascoltato i fatti inquietanti che riguardano i ragazzi, a loro non rimane altro che lasciare esplodere tutta la violenza possibile nel tentativo di salvarli. Ma proteggendoli commettono invece l’abuso più grande, li condannano all’impunità, all’irresponsabilità dei propri gesti e finiscono per castrare ogni loro possibilità di diventare davvero adulti. Questa era la storia che volevamo raccontare. Siamo partiti da lì. I personaggi prendevano vita nutrendosi in questo ambiente di provincia borghese che non ha scampo. I dialoghi erano quelli serrati di una tragedia annunciata, di una tensione che cresce e che può esplodere da un momento all’altro. E poi c’era il tentativo di resistere combattendo. Il personaggio della preside impersonava questa lotta. Ma è stato solo l’inizio. Per mesi abbiamo lavorato insieme perché la scrittura prendesse vita attraverso una concretezza scenica piena, abbiamo lavorato con gli attori perché questo è un testo dove suspense e ferocia di gruppo si creano solo se i personaggi e le loro dinamiche psicologiche si incastrano tra loro in un meccanismo a orologeria. Lo spettatore poi non doveva mai avere il dubbio che quello che stava ascoltando non fosse coerente o credibile rispetto alla realtà perché questa è una storia che potremmo leggere nelle cronache dei giornali. Quindi ci siamo fatti tante domande, abbiamo anche incontrato un medico, la polizia scientifica, un assistente sociale per verificare l’attendibilità di alcune informazioni, anche se alla fine siamo tornati sul testo raccontando comunque quello che ci interessava raccontare, cioè quello che per noi era teatralmente più forte e interessante. Veronica Cruciani e Giorgio Scianna (dall´autopresentazione pubblicata sulla rivista Hystrio) Si va molto più in là della disputa tra genitori di Carnage di Polamski (ispirato a Il dio della carneficina di Yasmina Reza), nel crescendo indegno e macabro di due padri e una madre di ceto borghese ritratti come belve in gabbia ne La palestra ore 18:00 di Giorgio Scianna con una regia di Veronica Cruciani che è un orologio svizzero nello studiare i silenzi bellissimi di un’attesa banale e poi scandire inesorabile l’infamia e la vergogna annidate dietro il politicamente corretto. Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica La banalità del male si annida in provincia, tra gli ottusi status symbol di una subcultura ricca, edonistica e annoiata(...). Veronica Cruciani, regista che negli anni ha sviluppato una sensibilità nient’affatto scontata per i temi sociali senza mai dimenticare la lezione della sua autrice di riferimento Elsa Morante, firma uno spettacolo di spiazzante precisione emotiva, complice la navigata bravura di un eccezionale quartetto di attori. Elfo Puccini/sala Bausch - Martedì/sabato ore 19.30, dom. Ore 18.30 - Intero 15 € - Info e prenotazioni 02.0066.06.06  
   
 

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