Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 05 Febbraio 2013
 
   
  DINAMICA DELLE IMPRESE MANTOVANE NEL 2012

 
   
  Mantova, 5 febbraio 2013 - I dati relativi alla natimortalità delle imprese in provincia di Mantova per l’anno 2012, elaborati dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova, certificano la chiusura di un anno difficile per l’imprenditoria mantovana con un calo di 255 unità, portando la consistenza del Registro Imprese a quota 42.515 imprese registrate. Il tasso di sviluppo di quest’ultimo anno è sceso dello 0,6%, un risultato che cancella il lieve recupero conquistato nel biennio precedente e che fa arretrare lo stock delle imprese al 2009, all’inizio della grande crisi. Crisi che ha investito tutti i territori, ma che a Mantova ha colpito più duramente, complice la struttura economica imperniata sui settori tradizionali che per primi ne stanno subendo le conseguenze, a cui si aggiungono gli effetti del terremoto di maggio che hanno messo a dura prova l’economia della bassa mantovana. Tali fattori hanno inciso sicuramente sulle cessazioni, ma hanno anche scoraggiato l’apertura di nuove imprese, determinando un forte calo delle iscrizioni, più accentuato di quanto avvenuto in ambito nazionale e regionale, dove a fatica, ma anche per quest’ultimo anno, il tasso di crescita è risultato ancora positivo (+0,3% in Italia,+0,6% in Lombardia). Il contesto congiunturale negativo non sembra, tuttavia, condizionare la nascita di nuove società di capitali che segnano un ulteriore aumento annuo del +1,4%, in contrasto con il calo delle imprese individuali ( -1,4%) e delle società di persone (-0,4%). Buona anche la performance delle altre forme (+4,1%) in cui sono annoverati le cooperative e i consorzi. L’analisi delle attività economiche della nostra provincia mette in evidenza ancora una volta la contrazione dei settori più tradizionali: l’agricoltura (-1,8%), la manifattura (-1,3%) le costruzioni (-2%), il commercio (-0,3%) e le attività finanziarie (-1,3%). Al contrario ad accrescere il loro peso nella struttura economica provinciale sono quasi tutte le attività del terziario: alberghi e ristoranti (+2%), servizi di informazione e comunicazione (+1,3%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+3,1%) e i servizi di supporto alle imprese (+1,7%) e il trasporto e magazzinaggio (+0,5%).Le attività immobiliari invece segnano un -0,1%. In costante crescita sono le attività di servizio alla persona quali: i servizi d’istruzione, i servizi sanitari e le attività culturali e di intrattenimento. Il saldo delle imprese artigiane nel 2012 è stato particolarmente negativo (-2,4%), superiore al dato nazionale (-1,4) e a quello lombardo (-1,3%). Così come si è visto per il totale delle imprese, anche per l’artigianato calano le attività più tradizionali (manifatturiero, costruzioni, trasporti, riparazioni), mentre rimangono pressoché stazionarie le attività artigianali riferite agli altri servizi. In aumento le attività legate alla trasformazione alimentare (gelaterie, gastronomie, pizzerie, ecc.).  
   
 

<<BACK