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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Febbraio 2013
 
   
  API E NEONICOTINOIDI: DOPO LE INQUIETANTI CONCLUSIONI DELLO STUDIO EFSA È TEMPO DI DECISIONI: L´UE SOSPENDA IMMEDIATAMENTE IL LORO UTILIZZO IN VISTA DELLA LORO MESSA AL BANDO DEFINITIVA

 
   
   Bologna - I rapporti scientifici dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) di Parma recentemente pubblicati hanno confermato i gravissimi effetti dei neonicotinoidi – insetticidi impiegati per il trattamento delle sementi di mais e di altre importanti colture – sulle popolazioni di api, insetti che svolgono un ruolo economico e ambientale di enorme rilevanza. L’84% delle colture europee dipende infatti dall’impollinazione degli insetti e senza questo passaggio fondamentale la biodiversità rischia di scomparire. A seguito delle conclusioni del rapporto Efsa, che la stessa Ue ha definito “inquietanti”, la Commissione Europea ha proposto al Comitato permanente Ue per la catena alimentare di sospendere l´uso dei neonicotinoidi come concianti e granulari nelle colture di mais, colza, girasole e cotone per due anni a partire dal 2013. “La posizione della Commissione, organo di governo dell’Unione europea, e prima ancora il rapporto scientifico dell’Authority europea per la sicurezza alimentare, confermano una situazione assolutamente insostenibile che ha causato danni gravissimi e rischiato di distruggere definitivamente un patrimonio naturale e un settore economico di grande importanza – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – . E’ ora necessario che la proposta della Commissione venga tempestivamente fatta propria dalla riunione dei 27 Governi nazionali e che si avvino le procedure la definitiva messa al bando. Dopo lo studio Efsa non sussistono più dubbi sulla correlazione con i fenomeni di moria delle api. L’italia per altro – ha aggiunto Rabboni – ne è buon testimone. Qui grazie alle reiterate dennunce di produttori, ricercatori ed istituzioni territoriali, prima fra tutte la Regione Emilia-romagna, la sospensione è operativa dal 2008. Da allora le morie si sono drasticamente ridotte e l’apicoltura è rifiorita, contemporaneamente la produzione del mais non ha subito contraccolpi, se non quelli causati dalla siccità nel 2012. Anche per questo – ha concluso l’assessore – , forti di questi risultati nazionali, sollecitiamo il pieno accoglimento della proposta del Commissario europeo alla Salute Tonio Borg”.  
   
 

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