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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2013
 
   
  FRANçOIS HOLLANDE: "MI RIFIUTO DI CONDANNARE L´EUROPA ALL´AUSTERITÀ PERPETUA" "FARE TAGLI MA SENZA INDEBOLIRE L´ECONOMIA" "SOSTENERE LA PARTE DELLA POPOLAZIONE PIÙ DEBOLE"

 
   
  Strasburgo, 6 febbraio 2013 - Trovare una soluzione migliore per uscire dalla crisi e realizzare un´Europa più integrata, garantire un budget europeo a lungo termine e l´intervento militare in Mali. Ecco i temi sviluppati da François Hollande durante il suo discorso davanti ai deputati martedì mattina. A pochi giorni dal summit europeo di Bruxelles il 7-8 febbraio relativo al budget dell´Ue, la maggior parte dei deputati hanno chiesto il sostegno della Francia per un budget dell´Ue capace di rilanciare la crescita. "La crisi nell´Eurozona potrebbe essere alle nostre spalle, ma dobbiamo ancora imparare la lezione" ha indicato il presidente François Hollande, aggiungendo che "ci può essere nessuna tregua fino quando un giovane su due cerca lavoro, come accade in alcuni Stati membri". Ha anche aggiunto: "Mi rifiuto di condannare l´Europa all´austerità perpetua". Rispetto al budget dell´Ue, il Presidente francese ha ricordato l"importanza di "fare tagli ma senza indebolire l´economia", dei fondi sufficienti alle politiche dell´agricoltura e di coesione, promuovendo l´innovazione e sostenendo la parte della popolazione più debole. Esprimendosi sull´azione militare in Mali, ha sottolineato l´urgenza dell´intervento: un ritardo avrebbe lasciato più spazio al terrorismo. José Manuel Barroso (presidente della Commissione europea) - "La crisi non è ancora finita. Il tasso di disoccupazione è intollerabile. La riforma sulla competitività è indispensabile. Per garantire una crescita sostenibile abbiamo bisogno di investimenti, e lo strumento necessario è il budget dell´Ue". Joseph Daul (Ppe) si è opposto all´attuale proposta del Consiglio per il prossimo quadro finanziario pluriennale. "Queste proposte si muovono nella direzione sbagliata e attaccano uno dei migliori strumenti per rilanciare la crescita: il budget dell´Ue, il 94% torna agli Stati membri. La proposta presentata oggi rappresenta la resa della politica e siamo pronti a rifiutarla". Hannes Swoboda (S&d) - "Il costo della disoccupazione è molto alto. Abbiamo una politica di crescita, ma ora dobbiamo implementarla per creare nuovi lavori. L´europa ha bisogno di un equilibrio con un approccio sul lungo termine". Guy Verhofstadt (Alde) - "L´europa non ha futuro a meno che non vada verso una soluzione federale". In tempo di austerità una maggiore mutualizzazione delle risorse nei settori quali la difesa e l´innovazione, può essere una soluzione. Daniel Cohn-bendit (Verdi) - "Considerata la recessione negli Stati membri, abbiamo bisogno di un budget dell´Ue capace di rilanciare quelle economie". Martin Callanan (Ecr) - "Per lei il mercato unico significa regole sul lavoro comuni, tasse e politiche economiche. Per me significa maggiore competitività tra Stati membri e quindi maggiore competitività sul mercato internaizonale". Philippe De Villiers (Efd) - "Il vostro sogno di fusione delle nazioni in Europa non interessa più ai cittadini". Gabriele Zimmer (Gue) - "L´austerità significa meno crescita. L´austerità e i salari bassi sono tossici". Sul Mali ha indicato che l´intervento militare è stata una direzione sbagliata e che le conseguenze sul lungo termine sono ancora da capire.  
   
 

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