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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2013
 
   
  RALLENTA IL MERCATO IMMOBILIARE MILANESE NEL II SEMESTRE 2012

 
   
  Milano, 6 febbraio 2013 - La crisi rallenta il mercato milanese della casa: nel secondo semestre del 2012 in città si registra una flessione media dei prezzi dell’1,2% rispetto al semestre precedente anche per gli immobili residenziali nuovi, di classe energetica A-b-c che arriva al -1,4% in provincia. Più significative le flessioni dei prezzi del prodotto usato, soprattutto in provincia dove rispetto a cinque anni fa le quotazioni degli appartamenti recenti, ristrutturati, d’epoca e di pregio calano mediamente del 7,2% nelle zone centrali dei comuni e del 8,6% in quelle periferiche e quelle degli appartamenti vecchi o da ristrutturare del 8,1% nelle zone centrali e del 10,0% in quelle periferiche. Ma sono soprattutto le compravendite avvenute nei primi nove mesi del 2012 a diminuire rispetto allo stesso periodo del 2011: -21,7% a Milano città, -21,0% in provincia, sebbene il calo in Italia sia ancora più consistente -23,9%. Un trend negativo legato anche all’andamento dei mutui: l’Ance riporta infatti come tra il primo semestre 2011 e il primo semestre 2012 in Lombardia quelli per acquisto di abitazioni da parte delle famiglie siano diminuiti del 48,4%, a fronte di una riduzione media nazionale del 47,9%. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla 42º edizione della “Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia” sul secondo semestre 2012 realizzata dalla Camera di Commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Osmi Borsa Immobiliare, in collaborazione con gli agenti rilevatori Fimaa Milano Monza & Brianza. In particolare questo listino, come nelle due precedenti edizioni, prende in considerazione una nuova tipologia immobiliare: gli appartamenti nuovi/classe energetica A-b-c, che incorpora nei prezzi immobiliari un cambiamento ormai largamente recepito dal mercato e che risponde alle sempre più restringenti normative legate all’edilizia sostenibile e al risparmio energetico. “Dopo la notevole riduzione del numero di compravendite registrata nel periodo 2007-2009 il calo sembrava essersi attenuato - ha dichiarato Marco Dettori, presidente di Osmi Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -. Ma il nuovo importante crollo del numero delle transazioni che ha caratterizzato tutto il 2012 è un segnale allarmante che riflette da una parte le crescenti difficoltà delle famiglie ad accedere a finanziamenti per l’acquisto di abitazioni e dall’altra la sensazione di diffusa incertezza verso i fondamentali della nostra economia. Come conseguenza rileviamo una discesa delle quotazioni immobiliari che, seppur contenuta, è ormai generalizzata a diverse zone della città e comuni della Provincia. Le decrescite dei prezzi più significative interessano il prodotto usato localizzato nelle zone periferiche dei comuni della provincia, mentre mostrano migliore capacità di tenuta i prezzi degli immobili residenziali di nuova costruzione ed energicamente performanti”. “Nonostante la crisi c’è fiducia nell’acquisto della casa che ha ancora grande centralità negli interessi e nei bisogni - rileva Lionella Maggi, Presidente di Fimaa Milano Monza e Brianza - L’esiguità o addirittura l’assenza di finanziamento resta ancora un fattore di impedimento all’acquisto ma la fiducia nel mattone è confermata da un’utenza, per così dire, in aspettativa, pronta all’investimento non appena possibile. L’offerta sul mercato milanese oggi è ampia, anche se non sempre di qualità, ma l’aspetto finanziario, fiscale e la precarietà del lavoro impediscono spesso l’incontro con le innumerevoli richieste. C’è sempre maggiore sensibilità all’immobile “performante”, cioè con buone prestazioni energetiche e collocato in zone ben servite da trasporti e parcheggi, esercizi commerciali, servizi di pubblica utilità e di sicurezza, magari con aree verdi: a risentirne sono le aree periferiche e il mercato dell’usato, in generale, che spesso non regge il confronto con le case di nuova costruzione che promettono risparmio nel tempo. Anche chi opta per l’affitto – prosegue Lionella Maggi – cerca prezzi più bassi e presta attenzione alla qualità, hanno mercato gli immobili a canone più ridotto, sebbene le esigenze del conduttore siano cambiate: per affittare oggi bisogna garantire qualità dello stato dell’immobile, perfino negli arredi. Se in città i box restano un buon investimento, permane la sofferenza per negozi ed uffici. Un mercato immobiliare in difficoltà, dunque, ma consapevole, e - tutto sommato - fiducioso”. Comprare casa a Milano oggi costa meno. Il prezzo medio di vendita per gli immobili residenziali nuovi/classe energetica A-b-c a Milano si attesta sui 5.133 euro al metro quadro, passando dai 13.300 euro al mq di Vittorio Emanuele-san Babila ai 2.650 di Musocco-villapizzone. In crescita nel Decentramento Argonne-corsica (+1,2%). Le diminuzioni maggiori? Nei Bastioni Repubblica-porta Nuova (-5,3%) e nel Decentramento Q.re S.ambrogio-torretta (-5,6%). Nel Centro storico flessioni intorno al 1% per Missori-santa Sofia e al 2,6% per Diaz-duomo-scala pur registrando prezzi sempre superiori ai 10 mila euro al mq. In Provincia di Milano i prezzi oscillano tra i 2.310 euro al mq delle zone centrali e i 2.111 euro al mq delle zone periferiche: in flessione la maggior parte delle zone. Continuano a scendere i canoni di affitto a Milano. Nel secondo semestre 2012 i prezzi di locazione calano del 3,2%, rispetto al semestre precedente, ma la diminuzione in cinque anni arriva al -21,1%. In un anno scendono soprattutto gli affitti degli appartamenti di medie dimensioni: bilocali (-7,6%) e trilocali (-7,4%). Sempre in un anno in forte discesa gli affitti in Centro per monolocali e trilocali (entrambi -8,8%), nei Bastioni per bilocali (-7,5%) e trilocali (-5,5%), in Circonvallazione per bilocali (-10%) e quattro locali (-9,4%) e nel Decentramento per bilocali (-12%) e trilocali (-9%). Diminuzioni a due cifre per tutte le tipologie di appartamento in locazione in cinque anni, in particolare per gli appartamenti di dimensioni maggiori: trilocali (-24,3%) e quattro locali ed oltre (-22,7%).  
   
 

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