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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Febbraio 2007 |
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VIOLENZA E ABUSO ALL’INFANZIA: L’IMPEGNO DELLA REGIONE PER COMBATTERE UN FENOMENO SEMPRE PIU’ DIFFUSO
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Torino, 27 febbraio 2007 - Le violenze e gli abusi commessi su minori sono un fenomeno sempre più diffuso anche in Piemonte, ma in questi anni sono stati fatti molti passi avanti per prevenirli ed affrontarli, con l’impegno congiunto di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Un primo bilancio sugli interventi realizzati a livello regionale, nazionale e internazionale è stato tracciato il 22 febbraio a Torino, presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, nell’ambito del Convegno “Violenza e abuso all’infanzia: i sistemi di protezione e la loro efficacia. La prospettiva europea e le linee guida regionali”, organizzato dall’Assessorato al Welfare e Lavoro. A sei anni dall’approvazione delle Linee guida regionali per la presa in carico dei casi di abuso e maltrattamento sui minori, il Convegno ha analizzato le strategie di contrasto messe in campo e fornito una panoramica internazionale, partendo dall’esperienza del progetto europeo Daphne “Studio e condivisione delle buone pratiche per prevenire il ripetersi della violenza nei confronti dei minori alla fine delle misure di protezione”, di cui la Regione Piemonte è stata partner, insieme all’Asl 11 di Vercelli, la Provincia di Frosinone, il Dipartimento Seine-saint Denis (Francia), le Province di Cordoba ed Alicante (Spagna), la Regione di Iasi (Romania) ed il Dipartimento del West Sussex (Gran Bretagna). “Il fenomeno dell’abuso e del maltrattamento dei minori - ha sottolineato l’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso - è un problema che emerge a livello sociale quando si verificano fatti di cronaca particolarmente gravi, che vengono riportati dai media e suscitano sdegno e allarme sociale. In realtà le situazioni di maltrattamento e abuso di cui sono vittime i minori sono quotidiane, avvengono sotto varie forme e nella maggior parte dei casi si consumano in ambito familiare o nella sfera dei parenti e dei conoscenti. Il principale compito delle istituzioni è pertanto quello di agire sul piano preventivo, attivando interventi di tutela e una rete di protezione che faccia emergere le situazioni si rischio e che sia in grado di assicurare una tempestiva presa in carico dei casi”. Risultati importanti su questo fronte sono stati raggiunti attraverso la creazione, nell’ambito dell’applicazione delle linee guida regionali, di 23 “equipes multidisciplinari”, che coinvolgono figure con competenze e professionalità diverse, riunendo operatori socio-assistenziali e della sanità (neuropsichiatri, psicologi, pediatri, ginecologi) nell’impegno comune per la prevenzione e la presa in carico dei minori vittime di abusi e violenze. Secondo i dati frutto del lavoro delle equipes regionali sono 175 in Piemonte i casi di sospetto abuso sessuale o maltrattamento fisico a danno di minori segnalati nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2006: 94 sono casi di maltrattamento fisico, 32 di abuso sessuale in ambito familiare, 44 di abusi da parte di conoscenti, parenti non conviventi o addetti alla cura dei bambini, 5 quelli di abuso sessuale da parte di sconosciuti. La maggioranza degli episodi di abuso o maltrattamento si verifica nella fascia di età da 6 a 10 anni (43%). Il 25% dei casi si colloca nella fascia da 11 a 14 anni, il 21% in quella tra 0 e 5 anni. Nella prima giornata del convegno grande attenzione è stata dedicata anche al fenomeno del turismo sessuale a danno di minori, con l’intervento di Yasmin Abo Loha, Coordinatrice del programma Ecpat in Italia, un network internazionale nato a Bangkok nel ‘91 con l’obiettivo di porre un freno al fenomeno del turismo sessuale, molto diffuso in tutto il sudest asiatico. Una piaga che, in tutto il mondo, si calcola coinvolga più di 3 milioni di bambini, vittime innocenti di sfruttamento sessuale commerciale. I lavori del proseguono domani, venerdì 23 febbraio, con una giornata dedicata alle attività delle Equipes Multidisciplinari impegnate nella protezione dell’infanzia e ai rapporti con le Autorità Giudiziarie, con la partecipazione di rappresentanti del Tribunale per i Minorenni, della Procura Minorile, della Procura e del Tribunale di Torino. . |
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