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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Febbraio 2013
 
   
  COMPAGNIA PORTUALE MONFALCONE, PROROGA CONTRATTO SOLIDARIETÀ

 
   
  Udine, 12 febbraio 2013 - Non ci saranno i 32 licenziamenti paventati alla Compagnia portuale di Monfalcone, ma linee guida condivise e la proroga dell´utilizzo del contratto di solidarietà per ulteriori 24 mesi dopo la scadenza, il 28 febbraio prossimo, di quello già in atto. Si è concluso così, con l´assunzione di una serie di impegni e la sottoscrizione di un documento proposto dall´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, l´incontro sui problemi occupazionali della Compagnia convocato l’ 8 febbraio a Udine. Il tavolo d´intenti che ha messo a confronto le Rsu (Marco Padovan e Riccardo Cicciarella), Filt-cgil (Valentino Lorelli e Stefano Moratto), Fit - Cisl (Roberto Simeon) ed i rappresentanti della Compagnia (l´ad Riccardo Scaramelli, il responsabile del personale Lucia Savarese e l´avvocato Giulio Mosetti), è servito questa volta alla costituzione di un pilastro su cui poggiare le strategie che consentiranno la tutela dei lavoratori, così come chiesto peraltro dalla stessa Regione, ma anche la definizione di percorsi di mobilità e "outplacement" incentrati, come si legge nel documento, "sull´esclusivo criterio della non opposizione" e pertanto sulla sola volontarietà. In abbinamento allo strumento del contratto di solidarietà, che per il primo anno sarà finanziato anche dalla Regione, Oo.ss e Compagnia collaboreranno al fine di favorire la ricollocazione o il pensionamento di soggetti che abbiano i necessari requisiti. A Lorelli e Simeon, che hanno ribadito l´opposizione dei sindacati ad un netto ridimensionamento dell´organico (erano stati annunciati 32 esuberi da gestire a scaglioni nel tempo su un totale di 82 dipendenti), Scaramelli ha confermato il suo personale impegno sul fronte della ricollocazione di alcuni dipendenti presso aziende che operano all´interno del porto, ma anche il dialogo già avviato dall´azienda con i lavoratori disposti a valutare la possibilità del pensionamento. A loro volta le Oo.ss, hanno dato la loro disponibilità alla condivisione dei percorsi di ricollocazione attraverso la contrattazione di secondo livello. Niente di traumatico sotto il profilo occupazionale dunque, ma bensì la necessità di condividere soluzioni finalizzate al potenziamento dello scalo isontino che, come è stato rilevato dalla Regione, ha molte potenzialità da esprimere.  
   
 

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