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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Febbraio 2013
 
   
  MILANO (INSTITUTO CERVANTES): MOSTRA FOTOGRAFICA "MEDITERRANEO" - FINO AL 5 APRILE

 
   
  La fotografia è un’arte crudele. È capace di mostrarci, in modo ragionevolmente accettabile, ciò che siamo. Ma è anche capace di deformarci e trasformarci fino al punto estremo in cui la bellezza e l’orrore del mondo diventano per noi irriconoscibili o irrangiugibili. “Mediterráneo” è un’inquietante mostra sul mondo privato, il nostro, che in teoria tutti conosciamo. Ma nulla di più lontano dalla realtà. Il bianco e nero, il colore estremo, le prospettive torturate, le acrobazie degli attori fortuiti, l’iperrealismo delle forme mai viste, l’esegesi mitologica – tutte tecniche alla portata dei maestri – fanno sì che ci chiediamo, contemplando le immagini, se quello sia il Mediterraneo in cui voler trascorrere le nostre felici vacanze in famiglia. Abbiamo inserito nelle nostre vite la fotografia come strumento più degno della nostra felicità familiare o amichevole, ma la fotografia è un organo puro della memoria e non è un caso che gli psicoterapeuti la utilizzino per recuperare i casi più severi di Alzheimer. Ma in mano a dei maestri fotografi è una rivelazione. Vedono ciò che non vediamo. Ci insegnano a vedere quello che abbiamo dentro. O quello che la specie ha creato per noi. Ángel Gutiérrez Aguirre, Osvaldo Cipriani, Vicente López Tofiño, Juan Manuel Castro Pietro e Juan Manuel Díaz Burgos ci insegnano che lo stesso mare di ogni estate diventa un’esperienza unica, una risorsa interminabile di suggerimenti, di realtà che sono alla portata delle mani ed in un altro mondo. Ci dicono che siamo di più e migliori se guardiamo con loro. Interessato fin da giovane al mondo della fotografia, Ángel Gutiérrez Aguirre venne iniziato a quest’arte grazie a centri di studio e seminari tenuti da famosi professionisti. Anche se proprio per essere stato influenzato da tante tendenze diverse e da nessuna in particolare, viene considerato un autodidatta. Si specializzò nel bianco e nero nei suoi primi lavori da fotografo. Solo successivamente vide la vera dimensione dello strumento fotografia come mezzo di espressione. Dopo essere venuto a contatto con la più ampia scelta di professionisti del mondo dell’immagine digitale, nel 2003 inizia a utilizzare le nuove tecnologie dell’immagine nei suoi lavori, rinforzando ancora di più la sua visione fotografica. Conoscitore di differenti nazioni e culture grazie ai suoi frequenti viaggi all’estero, tratta temi relativi alla cultura asiatica tanto quanto ritratti più intimisti che ci avvicinano nello stesso tempo ad altri paesi quanto al nostro. Osvaldo Cipriani nasce a Bahía Blanca, Argentina nel 1942. Inizia la sua attività fotografica da autodidatta, in seguito studierà col maestro George Arsich e lavorerà con lui per due anni. Inizia poi l’attività di fotografo di scena, vedendo pubblicate le sue fotografie su giornali, cataloghi e poster. Nel 1961 inizia l’attività di professore di fotografia. Nel 1980 si trasferisce a Madrid dove continua la professione di insegnante di fotografia e cinema. Realizza con successo un corso pilota di fotografia per bambini nella Casa della Cultura di Getafe, dal quale nasce un progetto col fine di portare la fotografia nelle scuole della citta. Dal 1984 insegna all’Università Popolare di Torrejón de Ardoz. Nel 1995 fonda il gruppo “Nueve y Medio” con altri fotografi della periferia di Madrid. Negli anni tra il 1999 e il 2005 prende parte a numerose esposizioni sia collettive che individuali. Nel 2008 i suoi alunni organizzano la mostra “Homenaje a Osvaldo” in occasione del suo pensionamento. Vicente López Tofiño nacque a Cuenca nel 1949. Nel 1968 si appassionò ai segreti della fotografia. Dopo vari anni di esperienza nel campo della fotografia industriale e di moda, nel 1978 comincio a pubblicare i suoi servizi nel Diario-16, El país, Nuevo Diario, El mundo y Foto Profesional ; allo stesso tempo realizzava i suoi primi progetti personali. Da allora le sue fotografie sono apparse in numerose pubblicazioni, è stato corrispondente internazionale della rivista Carta de España, ha impartito corsi tecnici in diverse scuole di fotografia ed è stato responsabile del dipartimento di Immagine Corporativa della Compagnia Telefonica. Attualmente realizza diversi servizi in Africa, Asia e Sud America; è coordinatore generale del progetto “Cuenca en la mirada”, della deputazione di Cuenca e conclude il sui saggi fotografici in Etiopia, Perù, India e Sumatra dove ha lavorato con Castro Prieto. Nel 2007 collaborò all’esposizione Retratos”. Juan Manuel Castro Prieto (Madrid, 1958) è un fotografo con una vasta esperienza professionale ed insegnante di sviluppo fotografico, compito al quale si dedica fin da giovane, specialmente per lavori in bianco e nero, lavorando persino su commissione di altri famosi fotografi spagnoli. Dal 1992 ha diretto diversi laboratori di sviluppo fotografico, correlando questo lavoro alla sua attività fotografica presentata dal 1986 in numerose esposizioni individuali e collettive in Spagna, Usa, Perù e molte capitali europee e sudamericane. La sua opera fa parte di diverse collezioni e con questa si sono editate numerose pubblicazioni relative alla fotografia. Il suo impegno fotografico è stato premiato con vari riconoscimenti, tra cui il Premio Hoffman nel 1992, i Premi della Junta de Extremadura nel 1990 e 1993 e il Premio della Diputación Provincial de Granada nel 1986. In varie occasioni ha realizzato progetti nei quali doveva percorrere territori per scoprire la sua realtà con tutte le tinte cromatiche possibili, in paesi come l’Etiopia o il Perù e in zone come il fiume Tajo o il Mediterraneo Almeriense. Juan Manuel Díaz Burgos nasce l’8 novembre 1951 a Cartagena (Spagna). All’età di otto anni ebbe in regalo la sua prima macchina fotografica. Nel 1972 entra nella scuola di specializzazione del suo paese e pochi anni dopo entra a far parte del corpo docenti. Nel 2011 chiede il pensionamento anticipato. Ha esposto in più di 80 eventi individuali e più di 90 in esposizioni collettive. Le sue opere hanno fatto parte dei più importanti musei del mondo, in Francia, Argentina, Usa, Giappone, Cuba, Germania e altri paesi. Tra i tanti progetti conseguiti, partecipa col suo grande amico Juan Manuel Castro Prieto allo sviluppo dell’opera del fotografo peruviano Martín Chambi e realizza il progetto più ambizioso riguardo la fotografia murciana “Fotografía en la región de Murcia”; scopre ed è curatore dell’opera di Klaus Schnitcher “Conrado” in Republica Dominicana. Le sue opere vengono pubblicate in riviste e libri specializzati internazionali. Il suo lavoro si incentra sui paesi latinoamericani, principalmente Cuba, Repubblica Domenicana e Perù. Nel 2000 di propia iniziativa pone le basi per la creazione del Centro Storico Fotografico della regione Murcia, istituto che verrà realizzato l’anno seguente e verrà da lui diretto fino al 2007. La mostra resterà aperta da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00Fino al 5 aprileInstituto Cervantes - Salón de Actos. Via Dante, 12 - Milano Ingresso libero Info: Dott.ssa Carmen Canillas - Gestora Cultural - Instituto Cervantes - Via Dante 12, Milano - Tel 02 720 23 450 - cultmil@cervantes.Es  
   
 

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