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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Febbraio 2013
 
   
  SEMENTI SANE PER CIBI SANI UCCIDERE GLI AGENTI PATOGENI SENZA MODIFICARE GENETICAMENTE IL SEME

 
   
   La crescita della popolazione globale - che si prevede raggiungerà i nove miliardi entro il 2050 - potrebbe avere serie conseguenze per le coltivazioni e l´agricoltura. Attualmente circa il 15 % della popolazione globale soffre la fame, vive in povertà e dipende in modo pericoloso dall´agricoltura. Una possibile soluzione per dar da mangiare al mondo, che è stata all´ordine del giorno negli ultimi 30 anni ed è un argomento che continua a dividere l´opinione pubblica, sono le sementi modificate geneticamente. Anche il trattamento chimico delle sementi per liberarsi dalle infestazioni di parassiti rimane controverso. Adesso dei ricercatori hanno sviluppato un metodo innovativo per uccidere gli agenti patogeni senza modificare geneticamente il seme o danneggiare l´ambiente. Scienziati all´Istituto Fraunhofer per la tecnica della radiazione elettronica e del plasma Fep a Dresda, in Germania, hanno sviluppato un metodo rispettoso dell´ambiente per rimuovere i germi dalle sementi. Essi trattano le sementi con elettroni che distruggono il Dna degli organismi nocivi in pochi millisecondi. Grazie a una speciale regolazione del dispositivo, le particelle elementari agiscono solo sulla superficie e sul rivestimento del seme. L´embrione all´interno del seme non viene toccato, in modo da non compromettere la capacità delle sementi di germogliare. Le sementi ospitano muffe e funghi, batteri e virus. Per eliminarli ed evitare quindi che si diffondano malattie nelle piante, le sementi vengono di norma trattate chimicamente. Negli ultimi anni tuttavia questo metodo è stato screditato. Le autorizzazioni per alcuni agenti chimici per il trattamento sono state revocate, e la concessione di nuove autorizzazioni è diminuita considerevolmente. Inoltre, anche un grave caso di infezione da E-coli causata da sementi di germoglio di fagiolo e che ha fatto notizia nell´estate del 2011 ha portato alla domanda di metodi alternativi. "Nei semi dei cereali si trovano quasi esclusivamente patogeni fungini", dice Frank-holm Rögner, direttore di dipartimento al Fep. "A causa dei cambiamenti climatici tuttavia, il seme dei cereali è stato sempre più colpito da batteri provenienti da sud, contro cui non esistono ancora agenti chimici. Il nostro trattamento con elettroni accelerati a bassa energia d´altro canto è efficace contro i patogeni batterici e fungini. Inoltre, gli agenti patogeni non possono sviluppare una resistenza contro questo procedimento". Poiché il team non utilizza nessun additivo chimico, essi sono in grado di distruggere gli agenti patogeni in una maniera rispettosa dell´ambiente. Qualsiasi seme residuo può essere usato come foraggio senza alcuna preoccupazione. Da molto tempo gli esperti sono in grado di provare che la capacità di germogliare delle sementi trattate in questo modo è pari a quella delle sementi trattate chimicamente, e per due decenni gli scienziati hanno tentato di sviluppare ulteriormente questo metodo. Nel 2002 è stata costruita un´unità mobile dimostrativa per fornire trattamenti di prova in tutta la Germania. Tuttavia, anche se la Eppo (Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante) ha raccomandato il procedimento per le coltivazioni convenzionali oltre che per quelle ecologiche, la tecnologia non è riuscita a penetrare nel mercato e non è andata oltre la fase dimostrativa. Secondo Rögner, una delle ragioni dello scarso successo economico tra i coltivatori è stata la riluttanza dei coltivatori a cambiare il fornitore delle sementi e le proprie abitudini. Al fine di aggirare questa riluttanza, i ricercatori hanno deciso di collaborare con un´azienda chiamata Nordkorn Saaten Gmbh. Nel 2010, la Nordkorn è riuscita a testare il procedimento per la prima volta usando un dispositivo mobile per dimostrazioni, un camion su cui l´unità è montata, direttamente in loco presso la loro sede centrale a Güstrow in Germania. I produttori di sementi sono rimasti molto colpiti dal prototipo, che ha funzionato per centinaia di ore con un volume di produzione che ha raggiunto le 30 tonnellate all´ora. Da allora, Nordkorn ha comperato l´impianto pilota, assieme all´azienda di sementi che è partner dell´istituto da lungo tempo, Baywa Ag, e ha commissionato all´istituto la costruzione di una seconda unità su misura. Questo sistema unico inizierà le attività a Güstrow alla fine di giugno 2013. Un ulteriore sviluppo dell´unità è stato anche pianificato assieme a Baywa e Nordkorn oltre che a un costruttore di impianti. Ci si aspetta che con il tempo la tecnologia diventi più conveniente e di dimensioni più ridotte. Gli scienziati sono sicuri che questo nuovo trattamento si rivelerà di successo e aiuterà gli agricoltori a dimostrare che stanno tentando di ridurre la loro impronta di Co2 e l´uso di pesticidi chimici. "Con la nostra unità noi siamo in grado di contribuire in modo significativo a questo", dice Rögner. Se il trattamento con elettroni dovesse ricevere una maggiore accettazione, il Fep potrebbe concedere la licenza per il proprio procedimento ad aziende che costruiscono impianti. Infine, i ricercatori del Fep stanno promuovendo le loro attività all´estero. L´istituto sta tentando di introdurre il procedimento di trattamento con elettroni nel mercato cinese e in quello indiano. "In considerazione delle grandi quantità di semi prodotti, noi lì vediamo buone opportunità", dice Rögner. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Fraunhofer per la tecnica della radiazione elettronica e del plasma Fep http://www.Fep.fraunhofer.de/en.html    
   
 

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