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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Febbraio 2013
 
   
  HERMAN VAN ROMPUY PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO: UN BILANCIO PER IL FUTURO

 
   
  Bruxelles, 18 Febbraio 2013 – Di seguito l’intervento del 15 febbraio di Herman Van Rompuy presidente del Consiglio europeo: “ Una settimana fa, dopo una lunga notte di negoziati, i 27 presidenti e primi ministri dei nostri paesi hanno raggiunto un accordo sul bilancio dell´Unione europea per i prossimi sette anni. Lunedi ´Sarò presente e lo difenderò nel Parlamento europeo. Come risulta da notizie di stampa, ognuno dei leader ha cercato di ottenere le condizioni migliori per il proprio paese e dei cittadini. Questo è perfettamente legittimo, così come il fatto che alcuni si sono maggiormente incentrati sulle preoccupazioni dei loro contribuenti e altri soggetti sui bisogni dei beneficiari. La cosa importante per me è che insieme abbiamo raggiunto un accordo su un bilancio per il resto del decennio, e un buon affare per l´Europa nel suo insieme. Le cifre parlano da sole. Obiettivi di spesa generali stanno scendendo, ma la quota di investimenti per la crescita e l´occupazione è in aumento. Ciò riflette le due considerazioni chiave alla base delle scelte che abbiamo presentato: adattamento a gravi restrizioni di bilancio in Europa, mentre l´investimento per il futuro. Proprio come altrove in Europa, l´attenzione è rivolta fare di più con meno soldi, anche per i costi di amministrazione, e garantire che ogni euro va dove può ottenere il massimo impatto. Cinture sono stati serrati in tutta Europa e la stessa Unione europea può essere non fa eccezione, quindi l´unica opzione era un bilancio di moderazione. Per la prima volta in assoluto, i massimali di spesa sono in diminuzione rispetto al periodo precedente, con un Massimo di esattamente 1% del reddito nazionale lordo dell´Ue. Dato sfide economiche di oggi, concentrandosi sui posti di lavoro, la crescita e la competitività è la nostra priorità. Non possiamo permetterci di sacrificare gli investimenti orientati al futuro, nel campo dell´istruzione, della ricerca o dell´innovazione. Questo è il motivo per cui il nuovo bilancio prevede un ulteriore 37% (€ 34 miliardi) proprio in quelle zone, anche mettendo da parte ingenti somme per la cooperazione transfrontaliera dell´energia, dei trasporti e delle reti digitali (€ 30 miliardi). Le iniziative più importanti come ´Erasmus per tutti´, il programma di scambio per studenti e docenti, o ´Orizzonte 2020´, il più grande di ricerca del continente e il programma di innovazione, vedrà anche un aumento reale nel loro finanziamento. Ciò è stato possibile attraverso l´ammodernamento del bilancio. Ad esempio, per l´agricoltura, un settore esclusivamente affrontata a livello europeo, l´attenzione si sta spostando dai sussidi e coperta a garantire redditi equi per gli agricoltori, la qualità della vita nelle zone rurali e più verdi pratiche. Un settore alimentare sostenibile è essenziale per tutti noi. L´agricoltura non è una cosa del passato, ma grazie alle riforme della politica agricola comune, il suo peso relativo nel bilancio sta andando giù e continuerà a farlo. In risposta alla crescita della disoccupazione giovanile - che colpisce una persona su quattro giovani europei, uno su due, in alcuni paesi - una nuova iniziativa del valore di € 6 miliardi contribuire ad aiutare combattere questa drammatica situazione. I fondi regionali saranno mobilitati per aiutare i paesi più colpiti dalla crisi. I fondi continueranno a colpire le regioni più povere e le persone più svantaggiate per migliorare la coesione sociale nella nostra Unione. E nonostante la crisi, i mezzi che permetteranno all´Europa di impegnarsi su importanti questioni globali, come gli aiuti allo sviluppo e del cambiamento climatico, rimangono conservati. Per molti versi si tratta di una moderna, bilancio realistico, si è concentrata sui problemi più urgenti. Come compromesso, è forse perfetto bilancio di nessuno, ma lo fa conciliare la vista di tutti. Alcuni rammarico che non tutte le proposte d´investimento potrebbero essere prese in considerazione, in quanto ciò si sono rivelate troppo costose. Posso dispiace che io stesso, ma sarebbe fuorviante presentare modifiche a un progetto di ´tagli´, quando in realtà il bilancio abbiamo deciso fornisce molto più denaro per gli investimenti in crescita rispetto a quello attuale. E questi soldi può fare la differenza. Accordo della scorsa settimana non è la fine della storia. Il Parlamento europeo esaminerà ora l´accordo politico raggiunto dai leader in preparazione per un negoziato finale. Già alla vigilia del vertice, i suoi membri hanno espresso preoccupazioni legittime, ad esempio, sulla necessità di nuove fonti di reddito o per le forme di flessibilità del bilancio. Questo ha senso, dal momento che nessuno può prevedere dove l´Europa saranno sette anni da oggi. Inoltre, la flessibilità aiuta a garantire che i pagamenti dell´Unione può abbinare i suoi impegni. Un bilancio settennale investimento è un forte fattore di prevedibilità. Senza di essa, non possiamo che impegnare i soldi per un anno alla volta. Per gli scienziati, enti di beneficenza e le università, per gli enti locali e regionali in Europa, che sarebbe una grave battuta d´arresto. I grandi progetti dipendono da esso. In un momento in cui la fiducia nelle nostre economie sta gradualmente ritornando, alla chiusura di sette anni di prospettiva per l´Europa, sarà un segno positivo.  
   
 

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