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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Febbraio 2013
 
   
  ALLARME RENI: GIOVANI A RISCHIO, MALATI META’ DEGLI ANZIANI

 
   
  Milano, 18 febbraio 2013 – Il 9% degli under 20 italiani è a rischio malattia renale: lo evidenzia la presenza di proteine nelle urine, la proteinuria, marker precoce di danno renale e maggiore fattore di rischio nella progressione della malattia renale cronica. Ma gli anziani risultano essere i più colpiti: il 40% degli over 70 soffre di malattia renale cronica. Complessivamente, cioè per la popolazione generale, il rischio di ammalarsi ai reni si è quadruplicato in pochi anni. Sono i risultati emersi dall’indagine condotta su quasi 5.000 studenti nelle scuole secondarie del nostro Paese e su 7.000 cittadini presso Gazebo in occasione delle Giornate Mondiali del Rene 2010 e 2011. “Il Ministero della Salute, anche alla luce di questi dati allarmanti - dichiara il professor Giovambattista Capasso, Presidente Sin e Professore Ordinario di Nefrologia, Direttore del Dottorato di Scienze Nefrologiche e della Scuola di specializzazione in Nefrologia della Seconda Università di Napoli – alla fine del 2012 ha riconosciuto la priorità di prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi renali, inserendo nel Decreto di ridefinizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) cinque nuove malattie croniche tra cui le Patologie Renali Croniche”. Giovani a rischio ma informati, malati quasi la metà degli anziani meno consapevoli “Grazie al “Progetto scuole” e al “Progetto Camper” abbiamo visitato gratuitamente quasi 5.000 studenti negli istituti di scuola secondaria e 7.000 cittadini nelle piazze – illustra il professor Alessandro Balducci, Presidente Fir, Fondazione Italiana del Rene, Primario dell’Unità Operativa Complessa di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, docente presso la Scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università di Roma “Tor Vergata” - Il dato che desta maggiore preoccupazione è la presenza di proteine nelle urine del 9% dei ragazzi che abbiamo visitato, oltre all’elevata diffusione della patologia nefrologica negli anziani: il 40% dei soggetti con più di 70 anni soffre di malattia renale cronica”. I risultati dello studio americano Nhanes, National Health and Nutrition Examination Survey pubblicato nel 2012 dall’American Journal of Kidney Disease, dimostrano che la prevalenza della malattia renale cronica nei pazienti anziani è alta e continua ad aumentare. Ma oggi anche gli anziani possono sottoporsi ad un trapianto che può garantire una migliore qualità della vita rispetto alla dialisi. Questi dati hanno indotto a fine 2012 il Ministero della Salute ad inserire le Patologie Renali Croniche nel Decreto di ridefinizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). “Essere inseriti nei Lea – sottolinea il professor Giancarlo Marinangeli, Segretario Sin, Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi Ospedale Maria Santissima dello Splendore di Giulianova (Te) - costituisce la premessa fondamentale per il riconoscimento della priorità di prevenzione, diagnosi e cura da parte del Sistema Sanitario Nazionale. Data l’incidenza della malattia renale in questa fascia della popolazione, sta partendo la costituzione di una commissione mista Sin e Sigg, Società Italiana di Gerontologia e Geriatria che inizierà lavori il 20 febbraio prossimo”. Le visite gratuite rappresentano un’importante occasione di prevenzione e monitoraggio della salute dei reni, ma anche un’occasione per raccogliere informazioni sulla conoscenza della malattia renale in Italia. I giovanissimi sono più informati rispetto agli adulti: quasi tutti gli studenti (92%) conoscono il ruolo e la funzione dei reni e molti conoscono il significato di parole specialistiche come proteinuria (17%), insufficienza renale cronica (60%), dialisi (66%) e trapianto (70%). La principale fonte di informazione sono i genitori (35%) e gli insegnanti (32%). Tra la popolazione adulta l’informazione risulta meno diffusa: il 12% conosce il termine proteinuria, e naturalmente la percentuale cresce con il livello di istruzione. “Questi dati, in crescita rispetto alle passate edizioni – spiega il dottor Luca Gentile, Vice Presidente Fir - indicano che tra i giovani sta crescendo una “cultura della prevenzione” soprattutto relativa alla nefrologia, un settore che qualche anno fa era sicuramente meno conosciuto”. Quadruplica il rischio generale per la popolazione - Il 19% dei cittadini, 4 volte in più rispetto alle passate edizioni, sono a rischio malattia renale. Sono vere e proprie cliniche ambulanti quelle allestite presso le maggiori piazze italiane e che accolgono i cittadini che vogliono effettuare esame delle urine istantaneo e misurazione della pressione. Come i giovani, anche i cittadini che hanno usufruito delle visite gratuite hanno compilato un questionario relativo alla conoscenza di alcuni termini medici: il 60% sapeva cosa fosse l’ipertensione mentre solo il 12% conosceva la parola proteinuria. Cuore a rischio per i malati di reni, pericolo di insufficienza renale doppio per gli ipertesi Ruolo trasversale del nefrologo che affronta insieme numerose patologie  
   
 

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