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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Febbraio 2013
 
   
  LOMBARDIA. MONITORAGGIO ANIMALI AIUTA GLI AGRICOLTORI

 
   
  Milano - Le tecniche di monitoraggio della fauna selvatica sono state al centro del convegno organizzato il 18 febbraio a Palazzo Lombardia per ricordare, a distanza di un anno dalla sua prematura scomparsa, il professore Guido Tosi, docente di zoologia dell´Università dell´Insubria, wildlife manager e tra i primi a sostenere che l´attività venatoria dovesse essere regolata e gestita tutelando la risorsa fauna. Il suo intenso lavoro è stato ordinato e raccolto nel libro ´Monitoraggio di Uccelli e Mammiferi in Lombardia, realizzato dall´Assessorato regionale all´Agricoltura, in collaborazione con l´Ateneo varesino e l´Istituto Oikos. Grande Patrimonio Aviario Della Lombardia - Nel dare il benvenuto ai numerosi ospiti riuniti nella Sala dei 500 di Palazzo Lombardia l´assessore ha voluto ricordare come "La nostra regione, pur essendo un territorio fortemente antropizzato, vanta un grande patrimonio in termini di biodiversità vegetale e animale, che abbiamo la responsabilità di tutelare e salvaguardare". Un Compito Assegnato A Regione - "Compito della Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore - è tutelare la fauna come bene ambientale. Un monitoraggio efficace e continuo è pertanto uno strumento imprescindibile per poter gestire la fauna selvatica, garantire il suo equilibrio con le attività produttive e venatorie e per capire se le risorse utilizzate sono state spese bene e in interventi efficaci. La Regione svolge regolarmente attività di monitoraggio per diverse specie e nuovi interventi sono già in cantiere: come la predisposizione del Piano faunistico regionale e la banca dati per gestire i richiami vivi utilizzati nella caccia di appostamento". "Infine - ha concluso l´assessore - il monitoraggio e l´importanza di poter disporre di uno strumento di rilevazione omogeneo si stanno dimostrando fondamentali per gestire le specie che creano più danni agli agricoltori e al territorio, come nel caso dei cinghiali e delle nutrie".  
   
 

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