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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2013
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO È PRONTO PER I NEGOZIATI SUL BILANCIO UE DI LUNGO TERMINE

 
   
  Strasburgo, 19 febbraio 2013 - I deputati hanno preparato il terreno per i negoziati sul bilancio di lungo termine dell´Ue in un dibattito di lunedì con il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e quello della Commissione José Manuel Barroso. La maggior parte degli eurodeputati considera inaccettabile il recente accordo raggiunto sul bilancio dell´Unione per i prossimi 7 anni. Il Parlamento ha in effetti potere di veto. Il prossimo bilancio di lungo periodo dell´Ue, conosciuto come Quadro finanziario multi-annuale (Qfm) o, in inglese, Multiannual Financial Framework (Mff), stabilisce i limiti di spesa per ogni anno e per ogni rubrica di spesa per il periodo 2014-2020. Il Parlamento e gli Stati membri dovranno rispettare tali limiti di spesa quando si dovranno accordare sui bilanci annuali. I leader dell´Ue durante il summit del 7 e 8 febbraio si sono accordati per un livello degli impegni di spesa (le promesse contrattuali dell´Ue) di massimo di €960 miliardi e per pagamenti (liquidità effettivamente disponibile per pagare i conti derivati dalle promesse) pari a €908 miliardi, entrambi a livelli inferiori al progetto di bilancio della Commissione europea. ‘’Il compromesso raggiunto in occasione dell´ultimo vertice europeo non é assolutamente all´altezza delle sfide che ci attendono. Il Parlamento europeo chiedeva, e continuerà a chiedere, un bilancio dell’Unione moderno e ambizioso, capace di sostenere la ripresa europea e contribuire a mettere definitivamente alle spalle la crisi economica e finanziaria’’, ha affermato il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, in apertura del dibattito. Il presidente Van Rompuy ha confermato l´intenzione del Consiglio di intraprendere una discussione con il Parlamento e ha descritto l´accordo politico raggiunto tra gli Stati membri durante il summit come un "forte mandato negoziale". Flessibilità essenziale Il Parlamento ha ribadito la sua richiesta di avere la possibilità di spostare i fondi non utilizzati da una rubrica ad un altra e da un anno all´altro. "La flessibilità nel bilancio è essenziale", ha detto Hannes Swoboda (At) per il gruppo S&d. "Senza un adeguato livello di flessibilità, il Quadro finanziario pluriennale cosi come proposto semplicemente non può funzionare", ha convenuto il presidente Barroso. Revisione intermedia "C´è un fermo impegno di introdurre una clausola di revisione a due o tre anni. Non accetteremo austerità durante tutto il periodo di sette anni coperto dal bilancio a lungo termine", ha detto il leader del gruppo Ppe Joseph Daul (Fr). Deficit in violazione dei trattati Molti deputati hanno avvertito che il bilancio proposto consolida il crescente trend di deficit, vietato espressamente dai trattati. "Abbiamo 200 miliardi di euro d´impegni non pagati ora e [avremmo] oltre 300 miliardi nel 2020. Questo è il deficit europeo che stiamo creando", ha avvertito Guy Verhofstadt (Alde, Be). Altre opinioni Criticando "un bilancio pieno di sconti", Isabelle Durant (Verdi/ale, Be) ha detto: "Facciamo un altro quadro dopo il 2014 (...) per non legare le mani al prossimo Parlamento". Martin Callanan (Ecr, Uk) ha detto che l´accordo è "ben lungi dall´essere perfetto", ma riflette "un equilibrio pragmatico". "Il bilancio non è più sociale o verde, non dobbiamo parlare solo quantità, è necessario spendere meglio", ha detto Kartika Liotard (Gue/ngl, Nl). Paul Nuttall (Efd, It) ha detto che i tagli alla spesa rappresentano "noccioline" e ha aggiunto, in riferimento al Regno Unito, che "ci mostra la porta di uscita". Prossime tappe Il progetto di bilancio di lungo periodo deve essere tradotto in atti giuridici prima che possa essere posto in votazione al Parlamento.  
   
 

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