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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Febbraio 2013
 
   
  RAPPORTO SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ BIELLESI 2012

 
   
  Biella, 19 febbraio 2013 - Il volume sui bilanci delle imprese biellesi, giunto alla sua tredicesima edizione, quest’anno ha intenzione di indagare su come le società di capitale biellesi hanno proseguito dopo il 2010, anno che si è rivelato positivo e in netta ripresa su più fronti rispetto a quello precedente, il cosiddetto “annus horribilis”, fortemente aggravato dalla peggior crisi economica verificatasi nel dopoguerra. Il 2011 si è caratterizzato, infatti, per la prosecuzione del cammino di ripresa intrapreso nel corso dell’anno precedente, sostenuto soprattutto dalla prestazione realizzata dalle esportazioni provinciali. L’analisi dei bilanci ufficiali delle società di capitale aventi sede legale nella provincia di Biella, effettuata a partire dalla più completa raccolta dei bilanci italiani creata dal gruppo Bureau van Dijk, esamina la situazione delle imprese biellesi dal lato della redditività, della performance finanziaria-patrimoniale e da quello della produttività. Dal punto di vista patrimoniale e finanziario, ad eccezione di qualche settore, le aziende hanno manifestato una sostanziale tenuta: infatti sia la liquidità che la disponibilità si attestano su livelli che mostrano una situazione finanziaria soddisfacente, mentre la solidità patrimoniale ha raggiunto risultati migliori (si sottolinea, nello specifico, la buona capacità delle aziende biellesi di coprire in modo corretto le proprie immobilizzazioni, ovvero gli investimenti effettuati). Gli oneri finanziari sul fatturato, anche quest’anno, continuano a rivelare una bassa incidenza del costo dell’indebitamento finanziario sul volume d’affari. Anche il grado di indebitamento rispetto al patrimonio netto, misurato dall’indice “Debt/equity ratio”, continua a mantenersi su livelli bassi, delineando una situazione di piena sostenibilità del debito nel medio - lungo periodo. “La fonte dei bilanci ufficiali delle società di capitale acquisisce un ruolo sempre più strategico, in quanto diviene un importante strumento conoscitivo attraverso il quale è possibile esaminare le dinamiche poste in atto sul territorio provinciale e, a partire da queste, pianificare strategie e politiche in grado di sostenere lo sviluppo e promuovere l’economia locale” dichiara Alberto Platini, Vice Presidente della Camera di Commercio di Biella. Il cammino di ripresa intrapreso nel 2010 è proseguito, mediamente, anche nel corso del 2011: le società di capitale biellesi, trainate dalle esportazioni, hanno concretizzato, infatti, un incremento per quanto concerne i fatturati aziendali, i margini e gli utili di esercizio. Esaminando uno dei principali indici di redditività, ossia il rapporto tra l’Ebitda (il reddito operativo prima degli ammortamenti e degli accantonamenti) e le vendite (il fatturato), si evince come quest’ultimo si collochi su un livello positivo e in crescita rispetto a quello assunto negli altri due anni che costituiscono il nostro orizzonte temporale di riferimento, confermando la competitività del sistema delle società di capitale biellesi per quanto concerne i ricavi. Il fatturato ha registrato un incremento (+12,33%) di maggiore entità rispetto a quello rilevato a livello regionale (+2,33%) e nazonale (+5,84%) e si è tradotto in un aumento, anche se in misura più lieve, rispetto a quanto riscontrato l’anno precedente, dei margini e degli utili. Una situazione reddituale di crescita è segnalata anche dal Roe (la redditività del capitale di rischio, infatti, dopo il -2,62% messo a segno del 2009, sia nel 2010 che nel 2011 assume un valore positivo, rispettivamente pari a 1,26% e 2,30%): le imprese si sono, infatti, rivelate in grado di trasformare in utili un margine operativo lordo positivo. A livello settoriale, si sottolinea la sostanziale tenuta dell’Agricoltura, delle Industrie alimentari e degli Altri Servizi, comparti che godono di uno stato di buona salute sia dal punto di vista patrimoniale che reddituale. Analoghi risultati per Industrie Tessili, Finissaggio e Altre Industrie Tessili che, rappresentando i settori di specializzazione tradizionale del Biellese, consentono di affermare che la specificità territoriale continua a conferire a questi comparti un vantaggio competitivo in termini di redditività. L’industria Meccanotessile, pur avendo registrato un incremento del fatturato, subisce ancora forti perdite. La Confezione Articoli di Abbigliamento si contraddistingue per una performance reddituale critica (il Roe si colloca su livelli molto negativi), mentre per quanto concerne la situazione finanziaria emerge un risultato positivo, in quanto il settore manifesta una buona capacità di coprire le attività attraverso i mezzi propri. Situazioni finanziarie critiche emergono, invece, nel comparto delle Costruzioni e nel Turismo; mentre il Commercio manifesta un andamento pressoché stabile.  
   
 

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