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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Febbraio 2013
 
   
  LECCO, RALLENTAMENTO DELL´ECONOMIA LUCCHESE PER TUTTO IL 2012

 
   
   Lecco, 25 febbraio 2013 - I dati sull’andamento del sistema manifatturiero lecchese mostrano come il 2012 sia stato un anno critico per tutti i comparti. La produzione industriale chiude con un calo del 3,6% rispetto al 2011, mentre fatturato e ordini rimangano pressoché invariati (rispettivamente -0,3% e +0,1%). A livello regionale i valori sono ancor più negativi: la produzione è calata del 3,7%; gli ordini del 2,1%, il fatturato dell’1,8%. Pesanti i dati dell’artigianato lecchese: nel 2012 la produzione è calata del 5,2%, gli ordini del 6% e il fatturato del 4,1% rispetto al 2011 (anche in questo caso le performance regionali sono peggiori di quelle provinciali: rispettivamente -7,3%, -6,9% e -6,7%). Questi i principali risultati dell’analisi congiunturale realizzata da Unioncamere Lombardia in collaborazione con gli Uffici Studi e Statistica degli Enti camerali lombardi. Il Presidente della Camera di Commercio di Lecco Vico Valassi commenta: “Il 2012 è stato un anno decisamente difficile per le nostre imprese e in generale per tutto il sistema territoriale, con ripercussioni negative sulle famiglie. Non dimentichiamoci che la crisi perdura da fine 2008, e ha messo a dura prova il tessuto produttivo locale, lombardo, nazionale ed europeo. Il nostro territorio è caratterizzato da imprenditori e lavoratori che confermano la qualità della tradizione manifatturiera lecchese: intelligenza, fantasia, capacità di cogliere nuove opportunità, gran voglia di fare e testarda determinazione nel portare avanti i propri progetti e le proprie idee, anche in un contesto ‘difficile’. Un punto di forza che va assolutamente salvaguardato, stimolando fiducia e risposte concrete”. Prosegue il Presidente Valassi: “Per questo è fondamentale investire ancora di più sulla formazione, sull’aggiornamento professionale continuo, sull’innovazione compresa l’internazionalizzazione, sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico. Le condizioni strutturali ci sono, perché il dialogo con i soggetti del territorio è proficuo e costruttivo, quindi la responsabilità di pubblico e privati è quella di non sottovalutare le ‘leve strategiche’ a disposizione delle nostre imprese per competere con successo nel mondo globale”. Il Presidente Valassi conclude: “La presenza a Lecco di centri e realtà di eccellenza quali il Politecnico di Milano con i suoi laboratori e il Cnr – che attiveranno più strette sinergie nel nuovo Campus cittadino inaugurato il mese scorso – è una garanzia in chiave di apertura internazionale e di attrattività del nostro territorio. Attrazione soprattutto di talenti, sviluppo di progetti integrati e ad alto contenuto innovativo, per dar vita a iniziative sperimentali e di eccellenza dalle quali far nascere spin-off e start-up innovative”. Il 4° trimestre 2012 evidenzia un lieve miglioramento: a livello tendenziale (ovvero rispetto all’ultimo trimestre 2011) solo la produzione industriale lecchese mostra un ulteriore calo (-2,9% contro il -7,2% del 3° trimestre 2012); grazie al contributo dei mercati esteri, si nota una crescita sia negli ordini (+1,7% contro il -2,6%) che nel fatturato (+4,8% contro il -0,8%). Proseguono, invece, le difficoltà del comparto artigiano: produzione (-4,9%, contro il -7,7% del 3° trimestre 2012), fatturato (-3,7%, contro il -6,3%) e ordini (-0,4%, contro il -5,8%) sono tutti in calo, seppur meno marcato che nel trimestre precedente. A livello regionale, nel comparto dell’industria calano produzione e ordini (rispettivamente -1,3% e -0,6%) e rimane pressoché invariato il fatturato (+0,1%); nel comparto artigiano produzione, ordini e fatturato evidenziano tutti cali superiori al 5%. I dati occupazionali sono pesanti: secondo le previsioni del 1° trimestre 2013 (Indagine Excelsior), recentemente diffuse da Unioncamere Italiana, le imprese lecchesi prevedono 530 assunzioni (nel quarto trimestre erano 610): il 62,3% (erano il 70,5% nel trimestre precedente) riguarderà il settore dei servizi; il 25,5% (erano il 29%) giovani sotto i 29 anni, percentuale inferiore sia alla media nazionale che a quella regionale (rispettivamente 27,7% e 28%); il 12,4% (erano il 22,1%) donne; anche questo dato è inferiore alla media regionale e nazionale (rispettivamente 17,3% e 17,6%); il 35,5% (erano il 29,7%) figure a tempo indeterminato, valore inferiore alla media regionale (38,2%), ma superiore a quello italiano (32,7%). Le imprese intervistate prevedono di assumere 430 lavoratori laureati e/o diplomati, pari all’80% del totale dei reclutamenti: quota superiore sia alla media regionale (73%) che a quella nazionale (72,6%). Il numero di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria autorizzate nel 2012 è cresciuto notevolmente rispetto allo stesso periodo del 2011 (da quasi 4,9 milioni a circa 7,7 milioni di ore: +57,4%; Lombardia +51,9%; Italia +46,2%); prosegue, invece, la diminuzione delle ore di cassa straordinaria (-30,5%; circa 4,8 milioni di ore autorizzate nel 2012). Cresce la Cig in deroga (da circa 2,3 a oltre 2,57 milioni di ore, +13,4%, contro il +10% lombardo e il +10,9% nazionale). Per Lecco le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate dall’Inps nel 2012 sono cresciute del 7%, attestandosi a oltre 15 milioni di ore (anche in Lombardia e in Italia c’è stato un aumento, rispettivamente del 7,5% e del 12,1%). Settore Industria Il 4° trimestre 2012 evidenzia un calo (rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) della produzione industriale, -2,9% (contro il -1,3% lombardo), mentre crescono sia il fatturato (+4,8%, +0,1% a livello regionale) che gli ordini +1,7% (contro il -0,6% della Lombardia) grazie al forte contributo dei mercati stranieri: ordini e fatturato esteri delle imprese lecchesi crescono rispettivamente del 7,8% e dell’8,8%. L’occupazione risulta in calo rispetto al 3° trimestre 2012, sia a Lecco che in Lombardia (rispettivamente -0,2% e -0,6%). Solo il settore degli “alimentari” evidenzia un incremento della produzione rispetto al 4° trimestre 2011 (+2,7%); viceversa registrano forti cali la “carta editoria” (-14,1%) la “siderurgia” (-5,5%) e l’“abbigliamento” (-5%). A livello regionale diminuisce la produzione soprattutto dei “minerali non metalliferi” (-12,2%), dell’“abbigliamento” (-5,9%) e del “legno-mobilio” (-5,5%); al contrario, evidenziano incrementi della produzione i settori: “pelli e calzature” (+5,1%), “tessile” (+1,8%) , “mezzi di trasporto” (+0,6%) e “chimica” (+0,4%). Settore Artigianato - A livello tendenziale la produzione artigiana mostra un calo del 4,9% (contro il -7,7% del trimestre precedente); il fatturato totale diminuisce del 3,7% (contro il -6,3%); gli ordini totali registrano un calo dello 0,4% (contro il -5,8%). Anche a livello regionale i principali indicatori continuano a evidenziare segni negativi: produzione -6%; ordini -5,4%; fatturato totale -5,5% (nel 3° trimestre, rispettivamente -8,4%, -8,3%, -7,8%). Negativo anche l’andamento dell’occupazione in Lombardia (-1,2% nel 4° trimestre), mentre a Lecco cala dello 0,6%. Tutti i settori evidenziano diminuzioni della produzione; in particolare i “minerali non metalliferi” (-22,7%), il “tessile” (-15,9%) e il “legno mobilio” (-14,7%). Anche in Lombardia il calo della produzione è diffuso (da segnalare in particolare il -11,8% dell’“abbigliamento”, il -10,3% dei “minerali non metalliferi” e il -8,1% della “carta editoria”). Settore Commercio E Servizi - Per quanto riguarda il commercio, anche nel quarto trimestre 2012 tutte le province lombarde evidenziano una diminuzione tendenziale del volume d’affari (Lecco -12,4%; Lombardia -9,8%). Negativo anche il saldo tra coloro che dichiarano un aumento e un calo degli ordini a fornitori (-36,8%, contro il -48,8% regionale). Rispetto al 4° trimestre 2011, cala del 3,5% l’occupazione (contro il -2,6% regionale). Per quanto riguarda i servizi, nel quarto trimestre 2012 la provincia di Lecco ha visto un calo tendenziale del volume d’affari (-15,7%, contro il -14,9% regionale). A Lecco diminuisce dello 0,9% l’occupazione (contro il +2,1% a livello regionale). Le Aspettative Delle Imprese Lecchesi Per Il 1° Trimestre 2013 - Rispetto al 3° trimestre 2012 peggiorano le previsioni sulla produzione industriale: il saldo tra gli imprenditori lecchesi ottimisti e quelli pessimisti passa dal -15,5% della scorsa indagine all’attuale -21,1%. Anche le previsioni sul fatturato tornano negative (il saldo passa da +3,6% a -17,4%). Migliorano invece le aspettative per la domanda estera: il saldo passa da -8,6% a -6,3%. Meno negative anche le aspettative sulla domanda interna: il saldo tra ottimisti e pessimisti passa da -34,9% a -27%. Migliora anche il saldo dell’occupazione (da -11,9% a -6,5%). Poco brillanti le previsioni del comparto artigiano; peggiorano i saldi tra ottimisti e pessimisti relativi alla produzione (da -22% a -22,4%), alla domanda interna (-25% contro il -24,5% del trimestre precedente) e al fatturato (da -22 a -24,7%). Migliorano le aspettative sulla domanda estera (il saldo tra ottimisti e pessimisti passa da -14,6% a -10,8%), così come quelle sull’occupazione (il cui saldo passa da -4,9% a -2%). Peggiorano le previsioni del settore commercio con riferimento al volume d’affari: il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta al -26,3% (era il -10,4%); migliora quello dell’occupazione che si è attestato al -5,1% (era il-10,4%). Continuano a peggiorare le previsioni delle aziende del comparto dei servizi: il saldo del volume d’affari passa da -31% della scorsa indagine all’attuale -34,7%, mentre quello dell’occupazione da -10,1% a -11,8%.  
   
 

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