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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Marzo 2013
 
   
  AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA INSISTE SUGLI OPERATORI TEDESCHI AI QUALI NON DOVREBBE ESSERE CONSENTITO UN TRATTAMENTO SPECIALE DELLE TARIFFE DI TELEFONIA MOBILE

 
   
   Bruxelles, 4 marzo 2013 - La Commissione europea ha bloccato i piani dell´autorità tedesca di regolamentazione delle telecomunicazioni (Bnetza), che potrebbero tradursi in tariffe di terminazione mobile (Mtr) di oltre l´80% in più rispetto a molti altri Stati membri. Questo potrebbe significare che i consumatori tedeschi pagano prezzi ingiustificatamente elevati per le loro chiamate mobili. Le tariffe di terminazione sono le tariffe applicate reti di telecomunicazione tra di loro per fornire chiamate tra reti, e ogni operatore ha un potere di mercato per l´accesso ai clienti sulla propria rete. Tali costi sono in ultima analisi, inclusi nei prezzi delle chiamate pagati dai consumatori e le imprese. Come parte della sua proposta, Bnetza ha scelto di non seguire il metodo di calcolo delle tariffe di terminazione di cui alla raccomandazione della Commissione del 2009 sulle tariffe di terminazione (vedi Ip/09/710 e Memo/09/222 ) nell´ambito della legislazione Ue delle telecomunicazioni. Oltre ai consumatori tedeschi che pagano molto più del dovuto, vi è il rischio che i consumatori in paesi, come il Portogallo, l´Italia, la Spagna e la Grecia, potrebbe finire-up operatori tedeschi sovvenzionamenti trasversali mobili. Il Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, ha dichiarato: "La maggior parte degli Stati membri, giocare a palla e ora sono norme europee in materia di telecomunicazioni, in modo coordinato che porta il massimo beneficio ai consumatori e alla concorrenza gli operatori tedeschi non dovrebbero ricevere un trattamento speciale.». Nella lettera inviata al Bnetza oggi, la Commissione spiega che le nuove tariffe nella proposta del regolatore non sono conformi con i principi e gli obiettivi dell´Unione europea in materia di telecomunicazioni che richiedono agli Stati membri di promuovere la concorrenza e gli interessi dei consumatori nell´Unione europea, così come lo sviluppo del mercato unico. Questo è un ulteriore esempio della Commissione nell´esercizio delle sue competenze in materia di mezzi di ricorso nazionali ai sensi dell´articolo 7 bis della direttiva Telecoms ( Memo11/321 ). Bnetza ora ha tre mesi di tempo per lavorare con la Commissione e il corpo delle autorità europee di regolamentazione delle telecomunicazioni (Berec) su una soluzione a questo caso.  
   
 

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