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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Marzo 2013
 
   
  PAC, APPELLO LOMBARDO A : NON MODIFICARLA

 
   
  Milano - "Come assessore e come agricoltore mi auguro che il Parlamento europeo non modifichi l´impostazione della riforma della Pac uscita dalla Comagri, che ritengo molto equilibrata in funzione della situazione socio-economica mondiale". Così l´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia Giuseppe Elias a pochi giorni dalla seduta plenaria del Parlamento europeo, in programma per l´11 marzo, che deciderà il futuro dell´agricoltura europea per i prossimi sette anni. Nuova Pac Risponde Meglio A Richiesta Cibo - "La Pac, frutto del lavoro della Comagri e del suo presidente da Paolo De Castro - aggiunge Elias - può infatti rispondere molto di più e meglio alla richiesta di cibo che proviene a livello mondiale e che, in prospettiva, non potrà che aumentare. Anche l´Europa deve quindi fare la sua parte per garantire ai propri cittadini la food security, fornendo alimenti e prodotti agricoli in quantità sufficiente e accessibili a tutti. Perché questo sia possibile sono necessarie politiche agricole di buon senso, che tengano conto anche dell´importanza delle commodity agricole, le quali sono alla base dell´alimentazione umana". "La loro disponibilità - continua Elias - è strategica per ogni Paese, a partire dal nostro, che è tra i più grandi trasformatori di prodotti agricoli a livello mondiale, ma deve importare molte delle materie prime che non è in grado di produrre". No A Scontro Tra Agricoltura Buona E Cattiva - In merito all´appello lanciato ai membri del Parlamento europeo da parte delle associazioni ambientaliste, biologiche e biodinamiche di tutta Europa per chiedere una riforma agricola "più verde" l´assessore Elias ha aggiunto "credo sia controproducente costruire uno strumentale confronto armato tra agricoltura presunta ´buona´ (quella biologica, biodinamica, estensiva) e agricoltura presunta ´cattiva´ (quella intensiva che produce le grandi commodity agricole). L´agricoltura tutta è buona, se rispetta quei limiti e quelle normative che hanno come obiettivo la produzione di alimenti sani e sufficienti per tutti, in modo sostenibile per l´ambiente. La sfida di nutrire nove miliardi di abitanti sulla terra mette in gioco tutti, associazioni biologiche e ambientaliste comprese".  
   
 

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