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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Marzo 2013
 
   
  TELECOM ITALIA: FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2012 RISULTATO NETTO CONSOLIDATO: -1,6 MILIARDI DI EURO (-4,8 MILIARDI DI EURO NELL’ESERCIZIO 2011); LA PERDITA DERIVA IN PARTICOLARE DA SVALUTAZIONI DELL’AVVIAMENTO PER OLTRE 4 MILIARDI DI EURO. L’UTILE NORMALIZZATO SI ATTESTA A 2,4 MILIARDI DI EURO (2,5 MILIARDI DI EURO NEL 2011)

 
   
   Milano, 11 marzo 2013 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia si è riunito il 7 marzo sotto la presidenza di Franco Bernabè per esaminare i risultati di Gruppo al 31 dicembre 2012. Risultati Del Gruppo Telecom Italia I ricavi dell’esercizio 2012 ammontano a 29.503 milioni di euro, in calo dell’1,5% rispetto all’esercizio 2011 (29.957 milioni di euro); la riduzione di 454 milioni di euro è prevalentemente dovuta alla Business Unit Domestic e ad essa si contrappongono gli incrementi relativi alla Business Unit Argentina (+564 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (+134 milioni di euro). In termini di variazione organica i ricavi consolidati registrano un incremento dello 0,5% (+151 milioni di euro). In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata escludendo: l’effetto delle variazioni dei cambi pari a -569 milioni di euro, prevalentemente relativo alla Business Unit Brasile (-535 milioni di euro) e in maniera meno significativa alla Business Unit Argentina (-55 milioni di euro) e ad altre società del Gruppo (+21 milioni di euro); l’effetto della variazione di perimetro di consolidamento (-14 milioni di euro) principalmente riferibile alle cessioni delle partecipate Loquendo (Business Unit Domestic) avvenuta il 30 settembre 2011 e Matrix (Altre Attività) avvenuta il 31 ottobre 2012; l’effetto di una riduzione di ricavi pari a 22 milioni di euro dovuta alla chiusura di controversie commerciali con altri operatori.
L’analisi dei ricavi ripartiti per settore operativo è la seguente: (milioni di euro) 2012 2011 Variazioni
Peso % Peso % assolute % % organica
Domestic 17.884 60,6 18.991 63,4 (1.107) (5,8) (5,8)
Core Domestic 16.933 57,4 18.082 60,4 (1.149) (6,4) (6,2)
International Wholesale 1.393 4,7 1.393 4,6 (1,4)
Brasile 7.477 25,3 7.343 24,5 134 1,8 9,8
Argentina 3.784 12,8 3.220 10,7 564 17,5 19,6
Media, Olivetti e Altre Attività 564 1,9 700 2,3 (136)
Rettifiche ed Elisioni (206) (0,6) (297) (0,9) 91
Totale consolidato 29.503 100,0 29.957 100,0 (454) (1,5) 0,5
L’ebitda è pari a 11.645 milioni di euro e diminuisce, rispetto all’esercizio precedente, di 526 milioni di euro (-4,3%), con un’incidenza sui ricavi del 39,5% (40,6% nell’esercizio 2011). In termini organici l’Ebitda si riduce di 246 milioni di euro (-2,0%) rispetto all’esercizio precedente e l’incidenza sui ricavi registra una flessione di un punto percentuale, passando dal 41,2% nell’esercizio 2011 al 40,2% nell’esercizio 2012, a causa del maggior peso dei ricavi del Sud America, la cui marginalità è inferiore a quella del Business Domestico, nonché dell’incremento del fatturato per terminali mobili, finalizzato ad una maggiore penetrazione dei servizi dati.
Il dettaglio dell’Ebitda e dell’incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente: (milioni di euro) 2012 2011 Variazioni
Peso % Peso % assolute % % organica
Domestic 8.676 74,5 9.173 75,4 (497) (5,4) (4,9)
% sui Ricavi 48,5 48,3 0,2 pp 0,4 pp
Brasile 1.996 17,1 1.990 16,4 6 0,3 8,9
% sui Ricavi 26,7 27,1 (0,4) pp (0,2) pp
Argentina 1.121 9,6 1.035 8,5 86 8,3 11,7
% sui Ricavi 29,6 32,2 (2,6) pp (2,2) pp
Media, Olivetti e Altre Attività (139) (1,1) (26) (0,3) (113)
Rettifiche ed elisioni (9) (0,1) (1) (8)
Totale consolidato 11.645 100,0 12.171 100,0 (526) (4,3) (2,0)
% sui Ricavi 39,5 40,6 (1,1) pp (1,0) pp
L’ebit è pari a 1.926 milioni di euro (-680 milioni di euro nell’esercizio 2011) e recepisce in particolare gli effetti delle svalutazioni derivanti dal processo di impairment per complessivi 4,4 miliardi di euro (7,4 miliardi di euro nel 2011). L’ebit organico è pari a 6.504 milioni di euro, in calo di 157 milioni di euro rispetto al 2011 (-2,4%), con un’incidenza sui ricavi del 22,0% (22,7% nell’esercizio 2011). Il risultato netto consolidato è pari a -1.627 milioni di euro, principalmente per effetto della svalutazione dell’avviamento. Escludendo l’impatto della citata svalutazione, di altre partite non ricorrenti e del beneficio fiscale di 319 milioni di euro derivante dalla richiesta di rimborso Ires per la riconosciuta deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro, il risultato è pari a 2.394 milioni di euro, in lieve calo rispetto al risultato normalizzato dell’esercizio 2011 (2.518 milioni di euro). Gli investimenti industriali sono pari, nell’esercizio 2012, a 5.196 milioni di euro, di cui 3.072 milioni di euro relativi alla Business Unit Domestic, e presentano un decremento rispetto all’esercizio 2011 pari a 899 milioni di euro. In particolare: la Business Unit Domestic registra una flessione di 1.113 milioni di euro. Escludendo gli investimenti dell’esercizio 2011 inerenti all’acquisizone di diritti d’uso delle frequenze di telefonia mobile Lte (1.223 milioni di euro), la variazione sarebbe stata positiva di 110 milioni di euro attribuibile in particolare all’avvio dei piani realizzativi delle reti di nuova generazione (rete Lte e fibra) in parte compensato dal minor fabbisogno per attività di delivery su nuovi impianti in relazione al rallentamento delle dinamiche commerciali sugli accessi del Fisso; la Business Unit Brasile registra un incremento di 210 milioni di euro (comprensivo di un effetto cambio negativo per 94 milioni di euro), riferibile all’acquisizione dei diritti d’uso delle bande di frequenza per la telefonia mobile di quarta generazione (4G) (145 milioni di euro) nonché agli investimenti dedicati allo sviluppo della qualità dell’infrastruttura di rete; la Business Unit Argentina evidenzia investimenti industriali in linea con il precedente esercizio (+1 milione di euro già comprensivo di una differenza cambio negativa pari a 9 milioni di euro). Oltre che ai costi di acquisizione della clientela, gli investimenti sono stati indirizzati all’ampliamento e all’upgrade dei servizi a banda larga al fine di migliorare la capacità trasmissiva ed aumentare la velocità d’accesso offerta ai clienti, all’accesso fisso tradizionale per soddisfare la domanda e al Backhauling per sostenere lo sviluppo dell’accesso mobile. Inoltre, Telecom Personal ha investito principalmente nell’aumento di capacità e nell’ampliamento della rete 3G per sostenere la crescita di Internet mobile. L’operating free cash flow è pari a 6.470 milioni di euro, in aumento di 703 milioni di euro rispetto al 2011 (5.767 milioni di euro), contribuendo positivamente alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto. In particolare, l’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 dicembre 2012 è pari a 28.274 milioni di euro, in diminuzione di 2.140 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011 (30.414 milioni di euro). Nel quarto trimestre 2012 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 1.211 milioni di euro rispetto a fine settembre 2012; in particolare, la generazione di cassa operativa ha ampiamente assorbito il fabbisogno derivante dal versamento di imposte sul reddito per circa 700 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto contabile al 31 dicembre 2012 è pari a 29.053 milioni di euro, in diminuzione di 1.766 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011 (30.819 milioni di euro). Il margine di liquidità al 31 dicembre 2012 ammonta a 16,14 miliardi di euro (14,7 miliardi di euro a fine 2011) ed è costituito da liquidità per 8,19 miliardi di euro (7,72 miliardi di euro al 31 dicembre 2011) e dalle linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7,95 miliardi di euro (7 miliardi di euro a fine 2011). Tale margine consente una copertura delle Passività Finanziarie di Gruppo in scadenza oltre i prossimi 24 mesi. Il personale del Gruppo al 31 dicembre 2012 è pari a 83.184 unità, di cui 54.419 in Italia (84.154 unità a fine 2011, di cui 56.878 in Italia). *** I dati 2012 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato a valle del Consiglio di Amministrazione della Società del 4 marzo 2013. Domestic La società Matrix, ceduta il 31 ottobre 2012, nel corso del 2012 era stata classificata fra le Altre Attività, escludendola perciò dalla Business Unit Domestic–core Domestic. I periodi posti a confronto sono stati coerentemente modificati. I ricavi Domestic, pari a 17.884 milioni di euro (18.991 milioni di euro nel 2011), si riducono identicamente del 5,8% in termini reported e in termini organici. L’ebitda della Business Unit Domestic nel 2012 è pari a 8.676 milioni di euro e registra una riduzione di 497 milioni di euro rispetto al 2011 (-5,4%). L’incidenza sui ricavi è pari al 48,5%, in miglioramento di 0,2 punti percentuali rispetto al 2011. L’ebitda in termini organici è pari a 8.829 milioni di euro (-458 milioni di euro, -4,9% rispetto al 2011), con un’incidenza sui ricavi pari al 49,3%, in crescita rispetto all’esercizio precedente (+0,4 punti percentuali). L’ebit è positivo e pari a 1.078 milioni di euro, era negativo per 1.996 milioni di euro nel 2011, con un incremento di 3.074 milioni di euro. L’andamento recepisce in particolare la svalutazione dell’avviamento della Cash Generating Unit Core Domestic di 4.016 milioni di euro (7.307 milioni di euro nell’esercizio 2011), effettuata sulla base delle risultanze del processo di impairment test. L’ebit organico, calcolato escludendo in particolare le citate svalutazioni dell’avviamento, è pari a 5.226 milioni di euro con una riduzione di 139 milioni di euro (-2,6%) rispetto all’anno 2011; l’incidenza sui ricavi è aumentata dal 28,2% dell’esercizio 2011 al 29,2% dell’esercizio 2012. Il personale a fine esercizio è pari a 53.224 unità, in diminuzione di 1.823 unità rispetto al 31 dicembre 2011 (la variazione include gli effetti dell’acquisizione, dal 1° gennaio 2012, delle attività di Contact Center e delle relative 249 risorse della società Advalso, appartenente alla Business Unit Olivetti). Brasile (cambio medio real/euro 2,50953) I ricavi del Gruppo Tim Brasil dell’esercizio 2012 sono pari a 18.764 milioni di reais, superiori di 1.678 milioni di reais (+9,8%) rispetto all’esercizio 2011. I ricavi da servizi del 2012 si attestano a 16.420 milioni di reais, in crescita rispetto ai 15.353 milioni di reais del 2011 (+6,9%). I ricavi da vendita di prodotti aumentano da 1.733 milioni di reais dell’esercizio 2011 a 2.344 milioni di reais del 2012 (+35,3%), risultato che riflette la strategia di penetrazione del mercato con terminali di fascia alta (smartphone/webphone e tablet), quale leva per lo sviluppo dei ricavi da servizi dati. L’arpu mobile (Average Revenue Per User), ricavo medio mensile per cliente, dell’esercizio 2012 è pari a 19,1 reais rispetto ai 21,4 reais dell’esercizio 2011 (-10,7%). Le linee complessive, al 31 dicembre 2012, sono pari a 70,4 milioni, in crescita del 9,8% rispetto al 31 dicembre 2011, corrispondenti a una market share del 26,9%. L’ebitda, pari a 5.008 milioni di reais, è superiore di 377 milioni di reais rispetto all’esercizio 2011 (+8,1%); la crescita del margine operativo è sostenuta dall’aumento dei ricavi, principalmente Vas, essenzialmente controbilanciato dal maggior costo di terminazione dovuto all’aumento dei volumi di traffico e dai costi strettamente legati alla dinamica della customer base. L’ebitda margin è pari al 26,7%, inferiore di 0,4 punti percentuali rispetto all’esercizio 2011. L’ebitda organico dell’esercizio 2012 è pari a 5.061 milioni di reais, superiore di 412 milioni di reais rispetto al 2011 (+8,9%). L’ebitda margin organico è pari al 27,0% inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente. All’incremento della marginalità dei ricavi da servizi si contrappone il maggior peso del fatturato relativo alla vendita dei terminali smartphone/webphone. L’ebit è pari a 2.424 milioni di reais con un miglioramento di 135 milioni di reais rispetto all’esercizio 2011. Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’Ebitda, parzialmente controbilanciata dall’aumento degli ammortamenti per 241 milioni di reais. La variazione organica dell’Ebit rispetto allo stesso periodo del 2011 è positiva per 170 milioni di reais, con un’incidenza sui ricavi del 13,2% (13,5% nell’esercizio 2011). Il personale al 31 dicembre 2012 è pari a 11.622 unità (10.539 unità al 31 dicembre 2011). Argentina (cambio medio peso / euro 5,84408) I ricavi dell’esercizio 2012 ammontano a 22.116 milioni di pesos, in aumento di 3.620 milioni di pesos (+19,6%) rispetto al 2011 (18.496 milioni di pesos) grazie alla crescita delle basi clienti del Broadband Fisso e del Mobile, e dei relativi Arpu. La principale fonte di ricavi per la Business Unit Argentina è rappresentata dalla telefonia mobile che realizza un incremento di oltre il 22% rispetto all’esercizio precedente e che concorre per il 73% ai ricavi consolidati della Business Unit. L’ebitda evidenzia una crescita di 606 milioni di pesos, registrando un incremento del 10,2% rispetto all’esercizio 2011, raggiungendo i 6.553 milioni di pesos. L’incidenza sui ricavi è pari al 29,6%, inferiore di 2,6 punti percentuali rispetto all’esercizio 2011, principalmente per la maggiore incidenza dei costi per acquisti di materie e servizi e dei costi del personale. L’ebitda organico - calcolato escludendo oneri per 90 milioni di pesos, relativi ai costi per il progetto di ristrutturazione aziendale che ha coinvolto il personale di alcuni specifici segmenti di attività - cresce dell’11,7% rispetto all’esercizio 2011, con un’incidenza sui ricavi del 30%. L’ebit dell’esercizio 2012 si attesta a 1.253 milioni di pesos contro i 2.925 milioni di pesos registrati nell’esercizio precedente. La riduzione (1.672 milioni di pesos) è sostanzialmente dovuta, oltre che agli oneri di ristrutturazione sopra descritti, alla svalutazione integrale dell’avviamento iscritto in occasione dell’acquisizione del controllo da parte del Gruppo Telecom Italia (979 milioni di pesos), alla parziale svalutazione delle Customer relationship (501 milioni di pesos) e ai maggiori ammortamenti delle medesime conseguenti alla rivisitazione delle vite utili (383 milioni di pesos). In assenza delle svalutazioni sopra citate e degli oneri di ristrutturazione, l’Ebit dell’esercizio 2012 sarebbe stato pari a 2.823 milioni di pesos, in riduzione di 102 milioni di pesos rispetto all’esercizio 2011, con un’incidenza sui ricavi pari al 12,7% (-3,1 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente). Il personale al 31 dicembre 2012 è pari a 16.803 unità (16.350 unità al 31 dicembre 2011). Olivetti In data 1° gennaio 2012 le attività e risorse di contact center di Advalso S.p.a. Sono state cedute a Telecontact Center S.p.a. (società controllata di Telecom Italia – Business Unit Domestic), nell’ambito del progetto che mira alla gestione unitaria delle attività di call center svolte nel Gruppo Telecom Italia. Inoltre il 13 giugno 2012 l’assemblea della controllata Olivetti I-jet S.p.a. Ha deliberato la messa in liquidazione della società. I ricavi del 2012 ammontano a 280 milioni di euro (-63 milioni di euro rispetto al 2011). L’ebitda è negativo per 57 milioni di euro, in calo di 21 milioni di euro rispetto al 2011. Al netto degli accantonamenti a seguito dell’avvio della liquidazione di Olivetti I-jet S.p.a., la variazione organica dell’Ebitda è positiva per 10 milioni di euro (+27,8%). L’ebit è negativo per 65 milioni di euro, in peggioramento di 22 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011, (-43 milioni di euro). L’ebit organico presenta un miglioramento di 12 milioni di euro (+27,9%), passando dai -43 milioni di euro nel 2011 a -31 milioni di euro nel 2012. Il personale al 31 dicembre 2012 è di 778 unità, era di 1.075 unità a fine 2011. Risultati Di Telecom Italia S.p.a. Principali Variazioni Del Perimetro Societario - Nel corso del 2012, si sono verificate le seguenti variazioni, che non hanno comportato significativi impatti sui risultati di Telecom Italia S.p.a.: Operazioni di Fusione per incorporazione di Ti Audit and Compliance Services S.c.a r.L. E di Saiat in Telecom Italia: entrambe le operazioni hanno avuto effetto in data 1° gennaio 2012. Conferimento del ramo d’azienda “Information Technology” di Telecom Italia a Ssc, successivamente denominata Telecom Italia Information Technology: in data 1° novembre 2012 ha avuto efficacia il conferimento del ramo d’azienda “Information Technology” di Telecom Italia a Ssc. L’operazione ha comportato il trasferimento del ramo Information Technology, composto dalle funzioni Information Technology e Human Resources and Organization Information Technology con il conseguente passaggio di 1.177 risorse alla conferitaria. A seguito dell’operazione proseguono i rapporti di collaborazione tra Telecom Italia e Telecom Italia Information Technology, sulla base degli accordi negoziati tra le parti I ricavi sono pari a 16.940 milioni di euro, in diminuzione di 1.105 milioni di euro (-6,1%) rispetto all’esercizio 2011. Tale risultato risente della fisiologica contrazione dei ricavi da business tradizionali nei segmenti Consumer (-3,6%), Business (-9,4%), Top (-12,4%) e National Wholesale (-2,4%). Si segnala tuttavia una positiva dinamica sia dei ricavi da vendita dei terminali, sia dei ricavi da servizi Broadband Fisso e Mobile nel segmento Consumer. L’ebitda è pari a 8.433 milioni di euro e diminuisce di 503 milioni di euro (-5,6%) rispetto all’esercizio 2011. La variazione organica dell’Ebitda è negativa del 5% (-449 milioni di euro). L’incidenza dell’Ebitda sui ricavi è cresciuta dal 49,5% del 2011 al 49,8% del 2012; a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 50,7% (50,1% nel 2011). L’ebit è pari a 944 milioni di euro (negativo per 246 milioni di euro nel 2011 per effetto della svalutazione dell’avviamento per 5.376 milioni di euro). Sconta la svalutazione dell’avviamento di Telecom Italia S.p.a. Per 4.016 milioni di euro. L’incidenza sui ricavi è cresciuta dal -1,4% del 2011 al 5,6% del 2012. La variazione organica dell’Ebit è stata negativa del 2,6 % (-137 milioni di euro); a livello organico l’incidenza sui ricavi è pari al 30% (28,9% nel 2011). Il risultato netto si attesta a -1.821 milioni di euro (-3.645 milioni di euro nel 2011); escludendo le partite di natura non ricorrente tra cui la svalutazione dell’avviamento, nonché il beneficio derivante dall’iscrizione dei crediti per il rimborso dell’Ires relativa all’Irap calcolata sul costo del lavoro, il risultato dell’esercizio sarebbe stato positivo e pari a 1.908 milioni di euro (1.691 milioni di euro nel 2011). Il personale al 31 dicembre 2012 è di 44.606 unità (47.801 unità a fine 2011). *** Eventi Successivi Al 31 Dicembre 2012 Dismissione La7 S.r.l. In data 4 marzo 2013 il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media S.p.a., società controllata da Telecom Italia S.p.a., ha deliberato di dare mandato per la finalizzazione dell’accordo per la cessione a Cairo Communication S.p.a. Dell’intera quota di partecipazione detenuta in La7 S.r.l., con l’esclusione del 51% di Mtv Italia S.r.l.. In data 6 marzo 2013, Telecom Italia Media S.p.a. S.p.a. E Cairo Communication hanno sottoscritto l’accordo relativo alla cessione del 100% di La7 S.r.l.. Le intese raggiunte prevedono il riconoscimento a Telecom Italia Media S.p.a. Di un corrispettivo per la cessione pari a 1 milione di euro. Prima del trasferimento della partecipazione, La7 S.r.l. Sarà ricapitalizzata per un importo tale per cui avrà, a quella data, una posizione finanziaria netta positiva non inferiore a 88 milioni di euro. Tale ricapitalizzazione contribuirà altresì a raggiungere il livello di patrimonio netto concordato, pari a 138 milioni di euro. Gli accordi prevedono inoltre la sottoscrizione di un contratto di fornitura di capacità trasmissiva di durata pluriennale tra La7 S.r.l. E Telecom Italia Media Broadcasting S.r.l.. La vendita permette al Gruppo Telecom Italia di concludere il sostegno finanziario a favore di La7 S.r.l. Mantenendo al contempo all’interno del proprio perimetro l’operatore di rete Telecom Italia Media Broadcasting S.r.l.. Nell’ambito dell’operazione, Telecom Italia S.p.a. Si è impegnata a rinunciare a crediti finanziari vantati nei confronti di Telecom Italia Media S.p.a. Per un importo complessivo pari a 100 milioni di euro. Il perfezionamento della cessione è subordinato alle autorizzazioni previste dalla normativa applicabile. Aumento di capitale a servizio del piano long term incentive 2010 Il Consiglio di Amministrazione, in esecuzione della delega ricevuta dall’assemblea del 29 aprile 2010, ha deliberato in data odierna di aumentare il capitale sociale a pagamento, in via scindibile, mediante emissione di massime n. 576.544 nuove azioni ordinarie da riservare in sottoscrizione ai destinatari del Piano Lti 2010. Evoluzione Prevedibile Della Gestione Per L’esercizio 2013 Come comunicato l’8 febbraio 2013, per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Telecom Italia per l’esercizio in corso, gli obiettivi legati ai principali indicatori economici, così come definiti nel Piano Industriale 2013-2015, prevedono: Ricavi stabili anno su anno. Riduzione percentuale dell’Ebitda “low-single digit”. Posizione finanziaria netta rettificata inferiore a 27 miliardi di euro. *** Convocazione Assemblea Degli Azionisti Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l’Assemblea degli azionisti per il giorno 17 aprile 2013 (unica convocazione) presso l’auditorium di Rozzano (Milano), viale Toscana n. 3. Bilancio - Dividendo All’assemblea sarà proposta, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012, la copertura della perdita d’esercizio mediante utilizzo di riserve, nonché la distribuzione di un dividendo in ragione di 2 euro cent per azione ordinaria e di 3,1 euro cent per azione di risparmio, con prelievo dall’utile dell’esercizio 2010 portato a nuovo. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 25 aprile 2013, con stacco cedola in data 22 aprile 2013. Relazione sulla remunerazione L’assemblea sarà chiamata ad approvare, con voto non vincolante, la prima sezione della Relazione sulla remunerazione. Tale documento sarà reso disponibile al pubblico nei termini di legge insieme alla relazione finanziaria annuale (e alla consueta relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, anch’essa approvata oggi dal Consiglio di Amministrazione) sia sul sito internet della Società www.Telecomitalia.com Sezione Governance, sia presso la sede della Società. Integrazione del Collegio Sindacale L’assemblea sarà chiamata ad integrare la composizione del Collegio Sindacale confermando la nomina a sindaco effettivo del Dottor Roberto Capone (subentrato lo scorso mese di settembre 2012 alla dimissionaria Professoressa Sabrina Bruno), nonché a nominare il Dottor Fabrizio Riccardo Di Giusto quale sindaco supplente. Per entrambi il mandato avrà scadenza allineata a quella del Collegio Sindacale in carica (approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014). Il percorso di integrazione proposto all’Assemblea è stato oggetto di consultazione preventiva con Assogestioni, che a suo tempo aveva presentato la lista da cui sono stati tratti sia la Professoressa Bruno, sia il Dottor Capone. I curricula vitae del Dottor Capone e del Dottor Di Giusto sono riportati in allegato. Piano di azionariato per i dipendenti All’assemblea sarà proposta l’approvazione di un piano di azionariato rivolto alla generalità dei dipendenti, con modalità analoghe a quelle dell’iniziativa lanciata nel 2010. Il piano consiste nell’offerta di sottoscrizione di massime n. 54.000.000 azioni ordinarie a sconto (10% rispetto al prezzo di mercato) e comunque non al di sotto del valore nominale, con possibilità di rateizzazione. Ai sottoscrittori che avranno conservato le azioni per un anno, subordinatamente al mantenimento della qualifica di dipendenti, sarà assegnata gratuitamente un’azione ordinaria ogni tre azioni sottoscritte a pagamento. A servizio del piano, si propone che al Consiglio di Amministrazione siano attribuite deleghe per l’aumento di capitale per un importo complessivo massimo di euro 39.600.000 in parte a pagamento e in parte a titolo gratuito, mediante assegnazione di utili o riserve di utili. Il conferimento delle deleghe in funzione degli aumenti di capitale descritti, con conseguente modifica dello statuto sociale, non comportano ricorrenza del diritto di recesso in capo al socio che non concorra alla loro approvazione. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato invece, alla luce dell’attuale congiuntura, di sospendere per l’esercizio 2013 il lancio di un nuovo piano di Long Term Incentive destinato al management aziendale.
 
   
 

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