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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Marzo 2013
 
   
  “NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO” FORTI E CHIARE LE POSIZIONI DEI COMUNI DELLA TOSCANA E LORO ASSOCIAZIONI

 
   
  Firenze, 11 marzo 2013 - “Necessità di mantenere un rapporto di sussidiarietà orizzontale tra enti, coniugare lo sviluppo con la tutela del territorio, declinare in maniera concreta il principio espresso dalla proposta di legge, e condiviso, di bloccare il consumo del territorio, valorizzandone invece il riuso e il ripristino, perché questi non restino solo slogan di fatto vuoti. E ancora, semplificazione procedimentale che tenga conto delle previsioni contenute negli strumenti urbanistici adottati dai Comuni, proposta di introdurre nella legge provvedimenti normativi in materia di sicurezza idraulica, per evitare che l’azione in materia sia dettata dall’emotività in seguito a eventi drammatici”. Sono questi in sostanza i punti evidenziati dal documento Uncem – Anci portato all’assemblea straordinaria tenutasi il 7 marzo a Firenze dalle due associazioni alla presenza dei Sindaci toscani in merito al percorso di modifica della Lr 1/2005 "Norme sul governo del territorio”. “Per costruire una nuova buona legge di governo del territorio – ha affermato il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani - chiediamo di partire dai Comuni e da adeguati strumenti. Per le aree montane la differenziazione tra aree rurali e urbanizzate è molto confusa e difficilmente attuabile, e riteniamo che un grande limite in questa legge sia il non parlare di elementi normativi ma pianificatori. Credo sia opportuno tornare ad una lettura della legge che indichi i grandi principi partendo da una difesa del suolo giusta e legittima, dalle buone pratiche dei comuni, coniugando tutela e sviluppo del territorio. I Sindaci - chiude Giurlani - non sono coloro che hanno distrutto il territorio, anzi lo hanno mantenuto e salvaguardato nel corso degli anni. Siamo disposti a lavorare insieme alla Regione, ma in questo lavoro vogliamo avere pari dignità”. “Non possiamo accettare di affrontare la discussione in tempi così sincopati e ridotti, e non possiamo, tantomeno, proseguire nel confronto se non c’è accordo sui meccanismi e, soprattutto, se non riusciamo a sedere al tavolo in un rapporto paritario con la Regione.” Così il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi ha concluso i lavori dell’Assemblea straordinaria. Dunque questi sono i tre punti non negoziabili per i Comuni toscani, che rivendicano a gran voce la necessità i costruire un rapporto diverso da quello enucleato dalla proposta della Giunta che segna un cambiamento netto rispetto al passato, come più volte i presenti hanno a più riprese ricordato: “La Regione non può porsi in relazione ai Comuni come la maestrina dalla penna rossa, pronta a correggere gli errori e a stabilire confini e modalità di ciò che può esser fatto e ciò che non può esser fatto”.  
   
 

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