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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Febbraio 2007
 
   
  ALITALIA: VELTRONI SCRIVE A LIBONATI SU MANUTENZIONE AEREI

 
   
   Roma, 28 febbraio 2007 – Di seguito il testo della lettera che il Sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha scritto al Presidente di Alitalia, Berardino Libonati, riguardante le scelte in materia di manutenzione degli aerei della compagnia. “dal Campidoglio, 27 febbraio 2007 Caro presidente, vorrei portare la sua attenzione su un aspetto che ritengo importante per rimettere Alitalia su un sentiero di sviluppo ma che spesso non riceve la dovuta attenzione. Sono infatti convinto che il risanamento e rilancio della nostra principale compagnia aerea ha tra i suoi snodi fondamentali il rafforzamento della rete di collegamenti, soprattutto a lungo raggio, e con essi la capacità di generare ricavi e il ripristino di condizioni di efficienza anche per mettere in condizione i dipendenti di dare al meglio il proprio contributo. Ma credo che un ruolo fondamentale spetti anche ad una rinnovata attenzione a un settore cruciale nel trasporto aereo come è quello delle manutenzioni. Non voglio qui entrare nel merito di decisioni che hanno caratterizzato i precedenti piani industriali, con la separazione tra le attività di volo e quelle di servizio al volo, che vengono ora escluse dal perimetro di consolidamento e quindi inserite tra le spese per servizi nel bilancio di Alitalia. Vorrei però riportarle alcuni degli elementi che mi sono stati segnalati e che, come immagina, sono motivo di grande preoccupazione per chi ha a cuore il destino di Alitalia e di quello che è sempre stato un motivo di orgoglio per la nostra principale compagnia aerea. Si parla di 100 mila ore di lavoro in meno per le manutenzioni previste per il 2007 nel polo di Fiumicino dovute anche al fatto che aeromobili di lungo raggio saranno revisionati in Nord America mentre altri di medio raggio saranno affidati a una compagnia israeliana. Il risultato sarebbe quello di una ulteriore sottoutilizzazione dei sette hangar disponibili per le manutenzioni a Fiumicino con il rischio magari di proseguire anche nella riduzione degli organici. Tra il 2003 e il 2006 è stata già favorita con gli strumenti della mobilità l’uscita di millecinquecento persone attive nella divisione tecnica. Si tratta in molti casi di personale di grande competenza, acquisita con sette – dieci anni di esperienza. Difficile immaginare di poterli sostituire a breve quando la nostra principale compagnia aerea tornerà finalmente ad aumentare, anziché ridurre, la propria attività. Rischiamo di perdere ulteriore terreno rispetto agli altri vettori europei, su leve che erano per noi un punto di forza e che sono segmenti di mercato in rapida espansione. Nei primi nove mesi del 2006 Lufthansa ha guadagnato 49 nuovi clienti e firmato 478 nuovi contratti nel settore della manutenzione, ha aumentato i propri ricavi in questo ambito del 10,4% e fatto crescere il margine lordo del 12,2%. Non possiamo certo aspirare a tanto, almeno non nell’immediato. Ma certo dovremmo fare ogni sforzo per evitare di perdere ulteriore terreno e rimetterci in condizione di far valere al meglio le nostre capacità. Certo della sua attenzione, con i migliori saluti, Walter Veltroni .  
   
 

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