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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Marzo 2013
 
   
  IL GOVERNO HA APPROVATO IL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI VIETATI REGALI DI VALORE SUPERIORE A 150 EURO. NO A SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSI. SANZIONI PER LA VIOLAZIONE DEI DOVERI DI COMPORTAMENTO.

 
   
  Roma, 11 marzo 2013 - Su proposta del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, il Consiglio dei Ministri ha approvato, salvo intese, un regolamento contenente il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il codice, emanato in attuazione della legge anti-corruzione (legge n. 190 del 2012), in linea con le raccomandazioni Ocse in materia di integrità ed etica pubblica, indica i doveri di comportamento dei dipendenti delle Pa e prevede che la loro violazione è fonte di responsabilità disciplinare. Tra le disposizioni del codice ci sono: il divieto per il dipendente di chiedere regali, compensi o altre utilità, nonché il divieto di accettare regali, compensi o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore (non superiore a 150 euro) - anche sotto forma di sconto. I regali e le altre utilità comunque ricevuti sono immediatamente messi a disposizione dell’Amministrazione per essere devoluti a fini istituzionali; la comunicazione del dipendente della propria adesione o appartenenza ad associazioni e organizzazioni (esclusi partici politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività dell’ufficio; la comunicazione, all’atto dell’assegnazione all’ufficio, dei rapporti diretti o indiretti di collaborazione avuti con soggetti privati nei 3 anni precedenti e in qualunque modo retribuiti, oltre all’obbligo di precisare se questi rapporti sussistono ancora (o sussistano con il coniuge, il convivente, i parenti e gli affini entro il secondo grado); l’obbligo per il dipendente di astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le sue mansioni in situazioni di conflitto di interessi anche non patrimoniali, derivanti dall´assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici; la tracciabilità e la trasparenza dei processi decisionali adottati (che dovrà essere garantita attraverso un adeguato supporto documentale). Il rispetto dei vincoli posti dall’amministrazione nell’utilizzo del materiale o delle attrezzature assegnate ai dipendenti per ragioni di ufficio, anche con riferimento all’utilizzo delle linee telematiche e telefoniche dell’ufficio; gli obblighi di comportamento in servizio nei rapporti e all’interno dell’organizzazione amministrativa; per i dirigenti, l’obbligo di comunicare all’amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possono porli in conflitto d’interesse con le funzioni che svolgono; l’obbligo di fornire le informazioni sulla propria situazione patrimoniale previste dalla legge; il dovere, nei limiti delle loro possibilità, di evitare che si diffondano notizie non vere sull’organizzazione, sull’attività e sugli altri dipendenti; è infine assicurato il meccanismo sanzionatorio per la violazione dei doveri di comportamento.  
   
 

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