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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Marzo 2013
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: “TWO PACK": APPROVATE NUOVE NORME PER LA SUPERVISIONE DEI BILANCI DELLA ZONA EURO

 
   
  Strasburgo, 13 marzo 2013 - Le nuove norme approvate martedì dal Parlamento sono volte a promuovere la crescita e aumentano i poteri di sorveglianza e di veto sui bilanci dei paesi della zona euro della Commissione, rinforzandone allo stesso il controllo democratico. La normativa introduce anche regole per i paesi che richiedono assistenza finanziaria all´Ue. I deputati, guidati da relatori Jean-paul Gauzès (Ppe, Fr) e Elisa Ferreira (S&d, Pt), non hanno radicalmente modificato gli obiettivi originali del pacchetto legislativo, ma hanno aggiunto una serie di disposizioni per assicurare che la necessità di stimolare la crescita e l´occupazione sia tenuta in debito conto. Hanno anche inserito molte clausole per migliorare la trasparenza e la responsabilità democratica del sistema di supervisione. Crescita, non solo consolidamento fiscale - Gli emendamenti approvati dal Parlamento vogliono garantire che il nuovo sistema di sorveglianza fiscale sia maggiormente diretto alla crescita. Per esempio, la valutazione della Commissione sui bilanci paese per paese dovrà considerare più aspetti per evitare che i tagli proposti non blocchino gli investimenti per la crescita. I deputati sostengono che quando un paese è invitato a fare tagli consistenti, tali sforzi non devono pregiudicare gli investimenti nel campo dell´istruzione e della sanità, in particolare nei paesi in gravi difficoltà finanziarie. Inoltre, la tabella di riduzione del deficit dovrebbe essere applicata in modo più flessibile in caso di circostanze eccezionali o grave recessione economica. Maggior controllo dei poteri della Commissione e degli interventi della troika - I nuovi poteri della Commissione saranno soggetti a una serie di controlli, voluti fortemente dai deputati europei per garantire trasparenza nell´operato dell´Esecutivo. Ad esempio, il potere della Commissione di imporre obblighi straordinari d´informazione ai paesi Ue dovrà essere rinnovato ogni tre anni e il Parlamento europeo o il Consiglio potranno revocarlo. Anche il lavoro della cosiddetta "troika" (Commissione, Bce e Fmi) nella supervisione delle riforme economiche nei paesi in difficoltà sarà oggetto di maggior controllo, aumentandone cosi la trasparenza. Fondo di riscatto, eurotitoli e investimenti nelle infrastrutture - L´accordo con il Consiglio e la Commissione include anche la questione di un fondo europeo di redenzione, sulla quale il Parlamento ha molto insistito. Il compromesso raggiunto richiede alla Commissione di creare un gruppo di esperti per approfondire l´analisi su eventuali vantaggi, rischi, requisiti e ostacoli di una "sostituzione parziale delle emissioni nazionali di debito attraverso l´emissione comune sotto forma di un fondo di riscatto ed eurotitoli". Il gruppo di esperti presenterà le sue conclusioni entro marzo 2014 e la Commissione valuterà poi se presentare proposte prima della fine del suo mandato. La Commissione si è inoltre impegnata a esplorare entro l´estate 2013 come dare spazio, all´interno del Patto di stabilità e di crescita, per alcuni tipi d´investimenti pubblici non frequenti. Entro la fine del 2013, la Commissione dovrebbe infine sviluppare un sistema per fornire sostegno finanziario ai paesi che stanno intraprendendo riforme per migliorare la competitività. Prossime tappe - L´accordo deve ora essere formalmente approvato dal Consiglio. La normativa dovrebbe applicarsi al periodo fiscale successivo, vale a dire ai bilanci 2014. La relazione Gauzes è stata approvata con 528 voti a favore, 81 contrari e 71 astensioni. La relazione Ferreira è stata approvata con 526 voti a favore, 86 contrari e 66 astensioni.  
   
 

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