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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Marzo 2013 |
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CONSULTAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SU COME MIGLIORARE I MEZZI DI RICORSO DEI CONSUMATORI NELLE CONTROVERSIE TRANSFRONTALIERE
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Bruxelles, 20 marzo 2013 - La
Commissione europea ha avviato il 18 marzo una consultazione pubblica su come
migliorare l´accesso alla giustizia per i consumatori e le piccole imprese
nelle controversie transfrontaliere di modesta entità. Il procedimento europeo
per controversie di modesta entità è uno strumento semplice ed economico di
composizione delle controversie transfrontaliere il cui importo non supera i 2
000 euro e che non necessita di procedure giuridiche complesse. Aiuta il consumatore
a far valere i suoi diritti, ad esempio in caso di mancata consegna di merci
ordinate da un altro paese dell´Ue. Da una relazione dello scorso anno
presentata dalla rete dei centri europei dei consumatori è emerso tuttavia che
questo strumento di facile impiego è ancora poco conosciuto e spesso
sottoutilizzato (Ip/12/985). La Commissione europea ha deciso pertanto di
raccogliere i pareri dei consumatori, delle imprese e dell´opinione pubblica
sull´attuale funzionamento del procedimento e su come potrebbe essere
migliorato, semplificato o modernizzato. L´obiettivo è accrescere la fiducia
negli acquisti transfrontalieri, aiutando in tal modo i consumatori e le
imprese a sfruttare appieno le potenzialità del mercato unico europeo.
La vicepresidente Viviane Reding, Commissaria europea per la Giustizia,
ha dichiarato: "Cercando buoni affari oltrefrontiera i consumatori possono
ottenere le migliori condizioni nel mercato unico, ancora più a portata di mano
grazie alla possibilità di comprare online. Talvolta però qualcosa va storto,
ci possono essere problemi con i prodotti o con la consegna. Per evitare
procedure legali lunghe, costose e difficili, l´Ue facilita l´accesso alla
giustizia per i consumatori europei affinché possano esercitare in maniera concreta
i loro diritti."
La consultazione durerà fino al 10 giugno 2013, dopodiché la
Commissione valuterà i contributi pervenuti ed entro la fine del 2013 riferirà
sul funzionamento del procedimento per le controversie di modesta entità a
cinque anni dalla sua introduzione. La relazione sarà accompagnata, se
necessario, da una proposta di revisione del relativo regolamento. La
consultazione mira a raccogliere pareri sull´attuale utilizzo del procedimento
per le controversie di modesta entità e su come migliorarlo, chiedendo, ad
esempio, se si possa applicare anche alle controversie superiori all´attuale
tetto massimo di 2 000 euro, se la relativa documentazione giuridica possa
essere inviata per via elettronica e se si debba anche affrontare la questione
delle spese processuali.
Sui mercati nazionali, negli ultimi 12 mesi, circa il 20% dei
consumatori europei dichiara di aver incontrato problemi con un prodotto, un
servizio, un dettagliante o un fornitore. Il valore medio stimato delle perdite
è di 375 euro per caso. Il 60% dei consumatori intervistati ha trovato una
soluzione soddisfacente direttamente con il commerciante ma il restante 40% non
ha ottenuto soddisfazione e, di questi, il 25% non ha neppure tentato di
reclamare. Il numero di consumatori che agisce in giudizio contro imprese
quando ha un problema è poca cosa (2% di coloro che hanno incontrato un
problema, negli ultimi 12 mesi). Di essi, molti (26%) sostengono di non aver
reclamato per l´esiguità dell´importo in questione; alcuni (13%) ritengono il
procedimento troppo oneroso rispetto alla somma reclamata, altri (12%), lo
ritengono troppo lungo.
Il procedimento per le controversie di modesta entità è stato concepito
proprio per questi casi. Tuttavia, è ancora poco conosciuto e sottoutilizzato.
La Commissione europea sta quindi portando avanti una campagna di
sensibilizzazione insieme agli Stati membri per richiamare l´attenzione
sull´esistenza di questo strumento e garantirne l´applicazione. Ad esempio, sta
collaborando con le autorità giudiziarie e i centri europei dei consumatori per
promuoverlo attivamente tra i consumatori e in ambito giudiziario.
Esempio di un caso risolto con il procedimento per le controversie di
modesta entità
Un consumatore austriaco aveva ordinato abiti da surf a un sito web
tedesco e pagato 228 euro in anticipo tramite bonifico bancario. Il venditore
non aveva consegnato la merce né aveva rimborsato il prezzo d´acquisto. Il
consumatore ha avviato quindi un procedimento europeo per le controversie di
modesta entità e il giudice competente a Linz ha emesso una sentenza a favore
del consumatore, successivamente eseguita dalle autorità tedesche a
Charlottenburg. Il consumatore ha ottenuto la restituzione del prezzo
d´acquisto.
Contesto
Il procedimento europeo per le controversie di modesta entità
(regolamento (Ce) n. 861/2007) è diretto a migliorare l´accesso alla giustizia,
semplificando i ricorsi transfrontalieri per dirimere piccole controversie in
materia civile e commerciale e riducendone i costi. È stato appositamente
concepito per aiutare i consumatori a far valere i loro diritti e garantire
l´accesso alla giustizia nelle cause transfrontaliere. Il meccanismo è entrato
in vigore il 1º gennaio del 2009.
Le controversie cosiddette "di modesta entità" riguardano
importi non superiori a 2 000 euro, esclusi gli interessi, i diritti e le spese
(al momento in cui il modulo di domanda perviene all´autorità giudiziaria
competente). La sentenza è pronunciata nel paese di residenza del consumatore,
salvo che il consumatore non scelga quello della parte avversa. Essa tutela i
diritti processuali del consumatore ed è direttamente applicabile nel
territorio della parte soccombente e in qualsiasi altro paese dell´Ue. Il procedimento
si svolge soprattutto per iscritto, ricorrendo a moduli predefiniti. Non è
necessario essere rappresentati da un avvocato.
A partire dal 2013, i consumatori in 7 paesi pilota (Portogallo,
Estonia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Repubblica ceca e Austria) potranno
compilare i moduli per le controversie di modesta entità e portare a termine
l´intero iter giudiziario per via elettronica, attraverso il portale
"e-Justice". La versione elettronica dei moduli standard è già
disponibile online (in 22 delle lingue ufficiali dell´Ue).
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