|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Marzo 2013 |
|
|
|
|
|
CROLLANO I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA: I RISULTATI PEGGIORI DI SEMPRE (DAL REPORT 2012 DI CSO)
|
|
|
|
|
|
Ferrara -
Il report annuale sugli acquisti di
ortofrutta domestica delle famiglie italiane, elaborato da Cso su rilevazioni
Gfk, evidenzia un dato estremamente preoccupante: dieci anni fa si acquistavano
in totale 417 Kg annui di ortofrutta per famiglia ed oggi siamo a 331
kg.
86 Kg in meno per nucleo famigliare,
una tendenza pericolosa anche per la salute, se si considera che, secondo
l´Organizzazione Mondiale della Sanità, lo scarso consumo
di frutta e verdura è una delle prime
cause di malattia in Occidente.
Nel 2012 i consumi domestici delle
famiglie italiane sono stati pari a 8 milioni di tonnellate, inferiori del 2%
rispetto all’anno precedente e
paragonabili a quelli del 2005, anno nel quale si registroÌ il minimo assoluto.
Il comparto frutticolo eÌ quello che maggiormente incide in questo ribasso (-2,3% con 4.3 milioni di
tonnellate); gli ortaggi, anch’essi in calo, contengono le perdite (-1,6% a 3,7
milioni di tonnellate). Nel dettaglio delle singole specie frutticole si
evidenzia un calo abbastanza generalizzato, variabile dal -4% al -1%; fanno
eccezione solo fragole, in lieve ripresa e prugne e pompelmi,
stabili.
Se dal 2006 al 2011 i consumi di
ortofrutta tutto sommato risultavano abbastanza stabili, variabili attorno a 8.2
milioni di tonnellate, il segno negativo del 2012 rappresenta, senza dubbio, la
mancata ripresa e un ritorno al periodo più
buio.
La frutta, in particolare, scende a
livelli mai toccati negli ultimi 10 anni; gli ortaggi, invece, mantengono un
livello di poco al di sotto della media del decennio.
Se si confrontano gli acquisti del
2012 delle singole specie con quelli di dieci anni prima emergono delle
differenze sostanziali fra di esse.
Mele, pere e arance calano tutte del
15%; l´uva da tavola registra un -18%, i mandarini -30%. Abbastanza stabili le
pesche mentre risultano in crescita le nettarine (+11%), crescono le clementine
(+15%) e i kiwi (+36%) anche se nell´ultimo anno si registra una lieve frenata.
Stabili le albicocche, in crescita importante i meloni (+19%) e le susine
(+17%). In fortissima crescita (+ 102%) la frutta esotica (ananas + altra frutta
esotica).
Per quanto riguarda gli acquisti di
verdure sempre nel lungo periodo si evidenzia il crollo di patate (-14%),
pomodori (-19%), carote (-10%), cipolle (-30%), melanzane (-10%), carciofi
(-61%), bietole e fagiolini con cali a due cifre. Interessante, al contrario, la
crescita delle insalate (+12%) e dei radicchi, in forte incremento i cetrioli
(+31%), asparagi (+13%), fagioli (+69%) e piselli (+16%).
Va evidenziato che il prezzo medio di
acquisto di frutta e verdura per famiglia nel 2012 è stato pari a 1,5
euro al giorno, un dato che certo non giustifica il calo dei
consumi.
La Grande Distribuzione Organizzata
concentra il 57% dei volumi degli acquisti; perde quota il dettaglio
tradizionale con i mercati rionali e ambulanti, mentre crescono i
discount.
E´ interessante notare come Sud e
Isole rappresentino oggi un´area in cui i consumi di ortofrutta sono ancora
elevati e non erano mai scesi sotto i 3 milioni di tonnellate tranne nel 2012
con 2,9 milioni di tonnellate. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|