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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Marzo 2013 |
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PUGLIA, INSEDIAMENTO NUOVA GIUNTA. VENDOLA: "CHIEDO CONDIZIONI DI BUONA POLITICA"
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Bari, 20 marzo 2013 - “Penso di
aver fatto, nel modo forse meno felice per come si è sviluppata questa vicenda,
il miglior governo possibile, nelle condizioni date in questa regione, per
rispondere ai problemi di questa terra. Soprattutto spero che questo sia
davvero il miglior governo, nelle cose che sarà in grado di fare”.
Lo ha detto ieri pomeriggio il Presidente della Regione Puglia
Nichi Vendola parlando con i giornalisti al termine dell’insediamento della
nuova giunta regionale.
“La riunione di oggi è stata anche l’occasione per fare il punto sulla
situazione – ha detto Vendola -
e per ragionare su quale debba essere la marcia con cui questa
amministrazione riprende il suo cammino con l’obiettivo di completare la
legislatura fino al 2015. Abbiamo avuto una prima messa a punto di quella che
deve essere una straordinaria esperienza di rilancio e non un governo di
sopravvivenza”.
Molteplici per Vendola gli obiettivi, primo fra tutti “dare un impulso
straordinario all’insieme delle attività che sono in corso e che riguardano
l’opera di modernizzazione della nostra regione, il completamento delle
infrastrutture, l’apertura dei cantieri, la partenza della seconda fase della
riforma del nostro sistema socio sanitario”.
“Ma occorre soprattutto – ha sottolineato Vendola – che questo governo
consolidi quel dato che avete visto ieri sul Sole24ore (L’indice di disagio
socioeconomico che vede la Puglia vicino alla media nazionale insieme con
Lazio, Toscana e Abruzzo e davanti a tante regioni non solo del Sud ndr) frutto
di 8 anni di fatica, di impegno, di sudore per tirare fuori la Puglia dal
precipizio nel quale è finito quasi tutto il mezzogiorno d’Italia. La Puglia fa
la differenza nel sud, tutti gli indicatori macroeconomici confermano questa
realtà ma per noi questo è soltanto un promemoria per capire quanto possiamo
fare. Non è l’agenda dell’autoconsolazione ma avere la consapevolezza che si
può fare molto e che noi dobbiamo fare ancora di più”.
Vendola si è poi soffermato sulle condizioni per restare al timone
della Puglia per i prossimi due anni, “condizioni – ha detto - che sono legate
esattamente al far corrispondere una esperienza di governo all’attesa che c’è
in Puglia, e cioè a fare di questo governo un esecutivo che combatta giorno e
notte contro la povertà e che possa sentire fino in fondo il dolore degli
800mila nuovi poveri pugliesi”.
Per fare questo occorre “avere una squadra di governo coesa, entusiasta
e capace di esprimere questo protagonismo forte. Significa - ha aggiunto
Vendola - avere una maggioranza, speriamo larga che senta sempre di essere al
servizio della comunità pugliese. Senza queste condizioni non ci sarà ne il
governo né il Presidente Vendola. Sono le condizioni della buona politica
quelle che io mi sento di chiedere a tutti. Potersi concentare di più sulla
funzionalità di un esecutivo e quindi sulle funzioni che devono essere
reclutate per mettere in piedi un gabinetto di combattimento è stata l’unica
bussola che io ho avuto”.
Per quanto riguarda i partiti Vendola ha sottolineato la sua volontà
“di rispettarne fino in fondo la sensibilità e il ruolo senza mai però
rinunciare alle mie prerogative”.
“L’esercizio delle mie prerogative - ha aggiunto - è un vantaggio per i
partiti. Se solo si capisse questo punto credo che eviteremmo molte battaglie
in un bicchiere d’acqua. Soprattutto quando è particolarmente complicata la
geografia dei partiti”.
Vendola infine si è soffermato su che cosa significhi fare un rimpasto.
“Fare un rimpasto è una cosa molto complessa da un punto di vista
politico ed è terribile dal punto di vista delle relazioni personali – ha detto
il Presidente – se c’è un potere di cui avrei fatto volentieri a meno è il
potere di interferire nella vita degli altri sia quando tolgo dalla sua quiete
domestica una persona sia quando valuto che si sia concluso un mandato di un
singolo assessore. Io a chiunque abbia potuto ferire in questa vicenda – ha
concluso Vendola - mi sento di chiedere scusa, non volevo ferire nessuno.
Penso, tra gli altri, a Fabiano Amati con il quale ho avuto anche sentimenti di
amicizia. Ma questo appartiene esattamente alla natura di un rimpasto”.
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