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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Marzo 2013 |
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IL DIABETE SI IMPARA A GESTIRE ANCHE AL CAMPO SCUOLA
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Firenze, 20 marzo 2013 – Al campo scuola estivo per stare a contatto
con la natura, fare sport e attività all’aria aperta. Ma anche per imparare,
con l’aiuto di medici e psicologi, a gestire il diabete e superare i problemi
connessi con la convivenza con una patologia cronica. Fin dal 2000 la Regione
sostiene progetti di organizzazione di campi scuola per bambini e adolescenti
con diabete, e anche per quest’anno una delibera approvata dalla giunta destina
140.000 a questo progetto. I campi scuola saranno gestiti nel corso dell’estate
dal Centro regionale per il diabete dell’età evolutiva dell’azienda ospedaliero-universitaria
Meyer, dalla Asl 6 di Livorno e dalla 9 di Grosseto.
“La Regione Toscana è molto sensibile a questo problema e vuole fare in
modo che bambini e ragazzi diabetici abbiano una vita il più normale possibile
– dice l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – La Regione sostiene
questo progetto, in cui crede molto, dal 2000. La realizzazione di questi campi
è un passaggio fondamentale nel percorso educativo dei bambini e degli
adolescenti con il diabete, perché li abitua ad un’autonomia terapeutica,
fornisce loro le competenze per gestire il diabete anche in assenza dei
familiari, favorisce il confronto con i coetanei, impegna i ragazzi in attività
ricreative e sportive, dimostrando la loro compatibilità con il diabete,
sviluppa in loro autostima e responsabilizzazione”.
I campi per i ragazzi più grandi (11-16 e 14-17 anni) sono rivolti ai
soli ragazzi, con la partecipazione di 3-4 ragazzi di età superiore, che
svolgono la funzione di “diabetico guida”, grazie alle esperienze già maturate
nei precedenti campi scuola. I campi per i più piccoli sono rivolti ai gruppi
familiari, e il bambino partecipa con entrambi i genitori. Ai campi sono
presenti medici, infermieri, dietisti, psicologi, pediatri, preparatori
atletici della facoltà di scienze motorie, personale dell’Associazione
diabetici. I campi si svolgono in montagna, in agriturismo, in barca.
Il diabete dell’età evolutiva colpisce in Italia circa l’1 per mille
della popolazione ed è pari a circa l’8% di tutti i casi di diabete. Ogni anno nella
fascia di età tra 0 e 14 anni si verificano circa 8-10 nuovi casi ogni 100.000 bambini e circa 6-7 casi nella fascia
di età giovanile tra i 15 e i 29 anni. Il trend in Toscana è in aumento, pari
al 3,6% all’anno. Questa patologia a carattere sociale emergente può essere
affrontata con la prevenzione primaria e secondaria, ma quando essa si è ormai
evidenziata, diventano fondamentali l’autocontrollo e la capacità di gestione
da parte del paziente.
Il campo scuola costituisce una serie di momenti di educazione e
addestramento teorico-pratici all’autogestione della malattia organizzati in
forma residenziale, in ambienti extraospedalieri, ai quali partecipano, in
funzione di docenti, medici e infermieri qualificati, una dietista, una
psicologa, un’esperta di animazione, alcuni diabetici “guida”, uno/due
rappresentanti dell’associazione che collabora all’organizzazione del campo. La
durata di un campo varia dai 7 ai 10 giorni e per tutto il periodo i ragazzi e
i sanitari fanno vita comune. Le lezioni teoriche si alternano a esercitazioni
pratiche. Ogni ragazzo è stimolato a compiere da solo i controlli e le terapie
necessarie.
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