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Notiziario Marketpress di
Giovedì 21 Marzo 2013 |
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MILANO - IMPRESE AGRICOLE: QUALITÀ E BED&BREAKFAST CONTRO LA CRISI
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Qualità e nuovi servizi legati all’accoglienza e alla ristorazione,
nonostante un calo medio stimato del 10% sul fatturato annuo. Così le imprese
agricole lombarde reagiscono alla crisi secondo un’indagine di Camera di
Commercio di Milano e Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza.
Il settore in Lombardia. Oltre 49mila le imprese agricole a fine 2012,
in calo del -1,5% in un anno, il 6,2% nazionale. Circa una su quattro è
femminile. Prime province per imprese:
Brescia con quasi 11mila, Mantova con oltre 8mila, Pavia con oltre 7mila,
Bergamo con oltre 5mila, Cremona con oltre 4 mila, Milano con circa 3.600. Stabili nell’ultimo anno gli
addetti del settore, circa 60 mila in Lombardia. Emerge da un’elaborazione
della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al quarto
trimestre 2012 e 2011.
In crescita l’export di cibi lombardi nel mondo. Crescono nel 2012 le
esportazioni lombarde di prodotti alimentari, +5% in un anno, quasi 4 miliardi
di euro nel 2012. Principali destinazioni sono Francia (16%) e Germania (13%)
ma tra i principali destinatari ci sono anche gli Stati Uniti (6%). Ancora
basso l’export verso la Cina anche se quasi raddoppia in un anno. Tra le
province lombarde Milano è prima con oltre un miliardo di export, seguita da
Pavia e Mantova con quasi mezzo miliardo. Esportiamo latte e formaggi, prodotti
a base di carne lavorata e conservata e prodotti da forno.
Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati
Istat al quarto trimestre 2012 e 2011.
“Il tema dell’alimentazione - ha dichiarato Carlo Franciosi, Presidente
di Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza e consigliere della Camera di
Commercio di Milano - tocca in modo diffuso le abitudini quotidiane dei
cittadini e la qualità della vita e assume una rilevanza ancora maggiore in
vista di Expo 2015, dove non si parlerà solo di cibo, ma anche di accoglienza e
conoscenza dei territori, agricoltura e cultura, scenari internazionali e
piccoli paesi, in un’ottica glocal, globale e locale insieme, in grado di
offrire una visione completa della realtà che cambia e che ben si adatta ai
nuovi tempi che stiamo vivendo”.
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