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Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Marzo 2013 |
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UE: PROCEDURE D´INFRAZIONE APERTE A MARZO: DECISIONI PRINCIPALI
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Bruxelles, 25 marzo 2013 - Con le procedure d´infrazione aperte questo
mese la Commissione europea avvia azioni legali nei confronti di alcuni Stati
membri per inadempimento degli obblighi previsti dalla normativa dell´Unione.
Le decisioni qui esposte, relative a settori diversi si propongono di garantire
la corretta applicazione del diritto dell´Unione a favore dei cittadini e delle
imprese. La Commissione ha adottato oggi 101 decisioni, tra le quali 3 pareri
motivati e 9 deferimenti alla Corte di giustizia dell´Unione europea, 4 dei
quali comportano sanzioni pecuniarie. Si riporta qui di seguito una breve
esposizione delle decisioni principali. 1. Deferimenti alla Corte di giustizia
con richiesta di sanzioni pecuniarie · Energie rinnovabili: la Commissione
deferisce la Polonia e Cipro alla Corte di giustizia per mancato recepimento
delle regole Ue La Commissione europea deferisce la Polonia e Cipro alla Corte
di giustizia dell´Unione europea per il mancato recepimento della direttiva
sulle energie rinnovabili. La direttiva intende assicurare una quota del 20% di
energie rinnovabili nell´Ue entro il 2020. La direttiva doveva essere recepita
dagli Stati membri entro il 5 dicembre 2010. Per la Polonia la Commissione
propone una sanzione giornaliera di 133 228,80 euro. Per Cipro la Commissione
propone una sanzione giornaliera di 11 404,80 euro. Le sanzioni proposte
tengono conto della durata e della gravità dell´infrazione. In caso di sentenza
affermativa della Corte la sanzione giornaliera andrà pagata dalla data della
sentenza fino all´avvenuto recepimento. L´importo definitivo delle sanzioni
giornaliere sarà deciso dalla Corte. · Mercato interno dell´energia: la
Commissione deferisce la Romania alla Corte di giustizia per non aver recepito
appieno le regole Ue La Commissione europea deferisce la Romania alla Corte di
giustizia dell´Unione europea per non aver recepito appieno le regole Ue in
tema di mercato interno dell´energia. A tutt´oggi la Romania ha recepito
soltanto in parte le direttive Elettricità e Gas. Gli Stati membri dovrebbero
però aver pienamente recepito queste direttive già entro il 3 marzo 2011. Per
ciascuna direttiva recepita soltanto in parte la Commissione propone una
sanzione giornaliera di 30 228,48 euro. Il livello della sanzione è definito
tenendo conto della durata e della gravità dell´infrazione. In caso di sentenza
affermativa della Corte la sanzione giornaliera andrà pagata dalla data della
sentenza fino all´avvenuto recepimento. L´importo definitivo delle sanzioni
giornaliere sarà deciso dalla Corte. 2. Altri deferimenti alla Corte di
giustizia · Ambiente: la Commissione deferisce il Belgio alla Corte di
giustizia a motivo delle acque urbane reflue non trattate La Commissione
europea è preoccupata perché il Belgio viene meno all´obbligo di proteggere i
propri cittadini dagli effetti delle acque urbane reflue non trattate.
Nonostante precedenti solleciti della Commissione diverse città in Belgio non
si sono ancora messe a norma. L´efflusso delle acque urbane reflue non trattate
costituisce una minaccia per la salute umana e per l´ambiente. Per indurre il
Belgio ad accelerare i suoi interventi in questo ambito la Commissione
deferisce tale paese alla Corte di giustizia dell´Ue su raccomandazione del Commissario
Janez Potočnik, responsabile per l´Ambiente. · Trasporto per via terrestre di
merci pericolose: la Commissione deferisce il Belgio alla Corte di giustizia
per non aver aggiornato la legislazione nazionale La Commissione europea ha
deciso oggi di citare il Belgio innanzi alla Corte di giustizia dell´Unione
europea per non aver adottato una legislazione nazionale sul trasporto
terrestre di merci pericolose. · Ambiente: la Commissione deferisce l´Italia
alla Corte di giustizia a causa dell´inadeguato trattamento dei rifiuti messi
in discarica in Lazio La Commissione europea deferisce oggi l´Italia alla Corte
di giustizia per non essersi adeguata al disposto della normativa Ue in tema di
rifiuti. A causa di un´interpretazione restrittiva da parte delle autorità
italiane di ciò che costituisce un trattamento sufficiente dei rifiuti, la
discarica di Malagrotta vicino a Roma e altre discariche nella regione Lazio
ricevono rifiuti che non sono stati previamente sottoposti al trattamento
prescritto dalla normativa Ue. Le discariche funzionanti in violazione della
legislazione Ue in materia di rifiuti rappresentano una grave minaccia per la
salute umana e l´ambiente. Su raccomandazione di Janez Potočnik, Commissario
responsabile per l´Ambiente, la Commissione cita l´Italia innanzi alla Corte di
giustizia dell´Ue. · Sicurezza sociale: la Commissione deferisce Malta innanzi
alla Corte di giustizia per i tagli apportati alle pensioni di persone che
ricevono pensioni di servizio da altri Stati membri La Commissione europea ha
deciso di deferire Malta alla Corte di giustizia dell´Ue perché riduce le
pensioni di vecchiaia maltesi se il beneficiario riceve una pensione da un
altro Stato membro in seguito all´attività lavorativa prestata nel servizio
pubblico di tale Stato. · Trasporti aerei: la Commissione deferisce il
Portogallo innanzi alla Corte di giustizia europea in relazione ai servizi di
assistenza a terra negli aeroporti di Lisbona, Porto e Faro La Commissione
europea ha deciso oggi di citare il Portogallo innanzi alla Corte di giustizia
dell´Unione europea per l´applicazione incorretta delle regole sui servizi di
assistenza a terra negli aeroporti. Tali regole, che concernono la
movimentazione del bagaglio, i servizi di rampa e la movimentazione di merci e
posta, non sono rispettate negli aeroporti di Lisbona, Porto e Faro. La
Commissione è preoccupata che ciò produca condizioni non eque tra i possibili
operatori dei servizi di terra e comporti costi addizionali e servizi di
qualità scadente per le compagnie aeree e i passeggeri. 3. Pareri motivati ·
Libera circolazione dei capitali: la Commissione ha chiesto alla Bulgaria di
rispettare le regole dell´Ue La Commissione europea ha sollecitato oggi la
Bulgaria a rispettare le regole dell´Ue sulla libera circolazione dei capitali
(articolo 63 del Trattato sul funzionamento dell´Unione europea). La legge sul
controllo della privatizzazione e post-privatizzazione introduce in Bulgaria
diritti speciali per lo Stato bulgaro che potrebbero limitare la libera
circolazione dei capitali. In forza di tale legge anche se uno solo degli
azionisti di un´impresa viola gli obblighi che gli incombono in forza di un
contratto di privatizzazione, i diritti speciali consentono allo Stato bulgaro
di imporre ipoteche e altre garanzie non solo sulle proprietà di detto
azionista, ma anche e addizionalmente sulle proprietà dell´impresa
privatizzata. Se la Bulgaria non abolirà questi diritti speciali ciò potrebbe
disincentivare gli investimenti Ue già esistenti in Bulgaria e dissuadere altri
dall´investire in tale paese in futuro. Poiché la Bulgaria non ha ancora
abrogato queste restrizioni la Commissione le chiede, nella forma di un parere
motivato, di intervenire per ottemperare appieno alle regole Ue. Se le autorità
bulgare non risponderanno in modo soddisfacente entro due mesi, la Commissione
potrà deferire la questione alla Corte di giustizia dell´Ue. · Appalti della
difesa: la Commissione chiede al Portogallo di applicare le regole dell´Ue La
Commissione europea ha chiesto oggi al Portogallo di attuare appieno la
direttiva sugli appalti relativi ad armi, munizioni e materiale militare
(nonché lavori e servizi correlati) ai fini della difesa nonché gli appalti di
forniture, lavori e servizi sensibili ai fini della sicurezza. La direttiva sugli
appalti della difesa (direttiva 2009/81/Ce) doveva essere implementata in tutti
gli Stati membri dell´Ue entro il 20 agosto 2011. Il Portogallo ha posto in
atto però soltanto parte delle disposizioni prescritte. La richiesta della
Commissione si configura in un parere motivato in forza delle procedure
d´infrazione dell´Ue. Se entro due mesi non verrà notificata nessuna misura
atta a por fine alla violazione della normativa dell´Ue, la Commissione potrà
decidere di deferire il Portogallo alla Corte di giustizia dell´Ue. · Ambiente:
la Commissione sollecita la Slovenia ad ottemperare alla normativa Ue sulla
gestione dei rifiuti a Kidričevo La Commissione europea sollecita la Slovenia
ad ottemperare alla normativa Ue sui rifiuti e a rimuovere una grande quantità
di pneumatici di scarto messi in discarica in una cava di ghiaia a Lovrenc na
Dravskem polju nel comune di Kidričevo. La messa in discarica di pneumatici di
scarto è vietata nell´Ue, segnatamente a motivo della loro elevata
infiammabilità, e la gestione dei rifiuti deve avvenire senza mettere in
pericolo la salute umana o l´ambiente e senza comportare rischi per l´acqua,
l´aria, i terreni, le piante o gli animali. La cava di ghiaia in questione
contiene 107 060 m3 di pneumatici di scarto interi e sminuzzati, due grandi
incendi si sono già verificati nel sito e nei pressi della cava vi è una delle
maggiori riserve d´acqua potabile del paese. Su raccomandazione di Janez
Potočnik, Commissario responsabile per l´Ambiente, la Commissione invia un
parere motivato (la seconda fase in una procedura d´infrazione Ue). Se la
Slovenia non interverrà entro due mesi la Commissione potrà deferire il caso
alla Corte di giustizia dell´Ue.
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