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Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Marzo 2013 |
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CAUSA DELLA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO L´ITALIA PER TRATTAMENTO INADEGUATO DEI RIFIUTI COLLOCATI IN DISCARICA IN LAZIO
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Bruxelles, 25 marzo 2013 - La
Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per
non aver rispettato le prescrizioni della legislazione Ue in materia di
rifiuti. A causa di un’interpretazione restrittiva da parte delle autorità
italiane del concetto di un sufficiente trattamento dei rifiuti, la discarica
di Malagrotta a Roma e altre discariche nella regione Lazio sono riempite con
rifiuti che non hanno subito il trattamento prescritto dalla legislazione Ue.
Le discariche che operano in violazione della legislazione Ue sui rifiuti
costituiscono una grave minaccia per la salute umana e per l’ambiente. Su
raccomandazione del commissario per l’ambiente, Janez Potočnik, la Commissione
ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Ue.
La direttiva sulle discariche di rifiuti stabilisce che i rifiuti da
collocare in discarica devono essere trattati in precedenza, ossia devono
subire alcuni "processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la
cernita, che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il
volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il
recupero".
Un’inchiesta europea ha rivelato che alcuni dei rifiuti urbani prodotti
nel Lazio non sono trattati in impianti di trattamento meccanico-biologico
(Mbt) prima della collocazione in discarica, perché il Lazio non dispone di una
capacità sufficiente in questo settore. Di conseguenza, una parte dei rifiuti
urbani collocati nella discarica di Malagrotta e in altre discariche del Lazio
non subisce il trattamento appropriato, che dovrebbe includere un´adeguata
cernita dei rifiuti in flussi di rifiuti e la stabilizzazione della loro parte
organica. Secondo le ultime informazioni fornite dalle autorità italiane, circa
735 000 tonnellate di rifiuti non subiscono il suddetto trattamento nella
provincia di Roma ogni anno oltre a 120 000 tonnellate nella vicina provincia
di Latina.
L’italia ritiene che i rifiuti collocati nelle discariche nelle
province di Latina e Roma possano essere considerati «trattati», in quanto sono
stati frantumati prima di essere interrati. Tuttavia, secondo la Commissione,
il fatto di frantumare o sminuzzare rifiuti indifferenziati prima di interrarli
non è sufficiente al fine di prevenire o ridurre, per quanto possibile, gli
effetti negativi sull’ambiente e qualunque rischio che ne derivi per la salute
umana (come richiesto sia dalla direttiva sulle discariche sia dalla direttiva
quadro sui rifiuti), il trattamento deve comprendere anche una corretta
selezione dei diversi flussi di rifiuti.
Alla luce di quanto precede, la Commissione ha inviato una lettera di
costituzione in mora in data 17 giugno 2011 e un parere motivato in data 1°
giugno 2012. Dopo aver esaminato le risposte trasmesse dalle autorità italiane,
la Commissione ha concluso che gli inadempimenti relativi al trattamento dei
rifiuti in Lazio continueranno probabilmente fino al 2015.
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