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Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Marzo 2013 |
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INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA DETENUTI ED EX DETENUTI: GIUNTA REGIONALE UMBRA APPROVA IL RAPPORTO ANNUALE ED ISTITUISCE DUE TAVOLI DI PROGETTAZIONE
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Perugia, 25 marzo 2013 - La Giunta regionale, su proposta della
vicepresidente ed assessore alle politiche sociali, Carla Casciari, ha
approvato il rapporto sull´attuazione del progetto interregionale
"Interventi per il miglioramento dei servizi per l´inclusione
socio-lavorativa dei soggetti in esecuzione penale" ed ha avviato la
costituzione di un Tavolo di Governance e di un Tavolo tecnico per l´inclusione
sociale e lavorativa delle persone detenute ed ex detenute.
Il progetto interregionale al quale la Regione Umbria ha aderito,
prevede il rafforzamento della governance socio - istituzionale favorendo la
programmazione partecipata di progetti destinati alle persone in esecuzione
penale sistematizzando le buone prassi
realizzate con le singole progettazioni.
In particolare il progetto prevede la ricognizione e l´analisi sullo
stato della programmazione sociale degli interventi di inclusione socio
lavorativa anche attraverso l´implementazione dei modelli organizzativi di
reinserimento delle persone soggette a provvedimenti dell´autorità giudiziaria
privativi o limitativi della libertà personale, la formazione congiunta degli
operatori volta allo sviluppo di competenze sulla programmazione degli
interventi, sulla progettazione a livello locale e sull´utilizzo delle risorse
finanziarie comunitarie, nazionali e locali, sul lavoro in rete, coordinamento
e gestione delle risorse e delle iniziative rivolte ai soggetti svantaggiati;
la comunicazione e diffusione delle azioni poste in essere ed il monitoraggio e
la valutazione.
Nel report si illustra il lavoro
svolto dalla Regione Umbria nel primo anno di attività del progetto, ma anche
di quanto fatto in base all´Accordo interregionale per l´attuazione
dell´iniziativa.
Dai dati forniti dal Dipartimento dell´amministrazione penitenziaria
(Dap) si evidenzia che al 31 dicembre 2011, dei 1681 detenuti presenti negli
Istituti di pena dell´Umbria - di cui 72 sono donne - lavorano in 303, tra i
quali 10 donne. 275 detenuti lavorano
alle dipendenze del Dap e in particolare: 224 ai servizi d´istituto
(pulizie, porta vitto, spesini, cucina), 30 addetti alle lavorazioni
penitenziarie, 20 alla manutenzione ordinaria fabbricati, 1 servizi
extramurari.
I restanti 28 detenuti - di cui
una donna - lavorano alle dipendenze di altri soggetti diversi
dall´amministrazione penitenziaria: 8 in
regime di semi-libertà, 8 in regime di lavoro all´esterno del carcere, 2
lavorano in istituto per conto d´imprese, 10 lavorano in istituto per conto di cooperative.
"Per costruire uno stabile sistema di governance e definire delle
modalità di confronto costanti e strutturate tra le Amministrazioni a vario
titolo impegnate nel reinserimento socio lavorativo delle persone soggette a
provvedimenti dell´autorità giudiziaria - ha affermato la vicepresidente
Casciari - abbiamo previsto l´istituzione di due organismi permanenti di
collaborazione e coordinamento intra-istituzionale ed
inter-istituzionale".
"Questo sistema, condiviso tra la Regione Umbria, il
Provveditorato Regionale dell´Amministrazione penitenziaria, gli Enti Locali e
gli altri attori sociali presenti sul territorio - ha aggiunto - nasce dall´esigenza di creare un definito,
costante ed efficace rapporto ´a rete´ tra gli operatori istituzionali e gli
operatori del sociale, tutti coinvolti nella realizzazione delle condizioni
generali di legalità, sicurezza e di recupero sociale. L´obiettivo di questa
attività - prosegue la vicepresidente Casciari - è la definizione di un
programma quadro di livello politico istituzionale che evidenzi i pilastri
imprescindibili per un´efficace governance degli interventi di reinserimento
sociale e lavorativo delle persone in esecuzione penale e un programma
operativo che contempli le possibili azioni, strumenti, procedure, risorse, prassi
operative applicabili per un efficace intervento di inclusione sociale delle
persone sottoposte ad esecuzione penale".
Il "Tavolo di Governance" avrà il compito di dare l´indirizzo
politico e operare le scelte, individuando le linee di intervento per la
programmazione di azioni d´inclusione sociale, nonché di offrire gli strumenti
e le risorse al fine di promuovere la concreta attuazione dei programmi e degli
interventi in favore dei soggetti sottoposti ad esecuzione penale e sarà
composto dagli Assessori regionali al Welfare, Istruzione, politiche del
lavoro, politiche della formazione e sicurezza Urbana, dal Provveditore
Regionale dell´Amministrazione Penitenziaria, dal Garante regionale delle
persone sottoposte a provvedimenti restrittivi della libertà personale, dagli
assessori provinciali al lavoro e formazione professionale e dall´Anci
regionale. Sarà presieduto dall´assessore regionale Welfare che attuerà i
necessari raccordi con l´Assessorato alla Salute.
Il Tavolo Tecnico rappresenta invece una task force integrata tra le
diverse amministrazioni impegnate nel percorso di inclusione sociale e le
associazioni di volontariato coinvolte nel settore ed avrà il compito di
specificare strumenti, procedure di attuazione, tempi, risorse umane, materiali,
finanziarie, modalità di monitoraggio delle azioni e interventi posti in
essere. Sarà composto dal Coordinatore regionale Conoscenza e Welfare, dal
Dirigente del Servizio Regionale Politiche attive del lavoro, dal Dirigente del
Servizio Regionale Inclusione sociale e integrazione sociosanitaria,
associazionismo, volontariato e cooperazione, dalle Direttrici Uepe di Perugia
e Spoleto, dai Direttori degli istituti di pena dell´Umbria, dai Dirigenti dei
Comuni sede di istituto penitenziario di Perugia, Terni, Spoleto e Orvieto,
dal Dirigente dell´Ufficio
dell´Esecuzione Penale Esterna del Provveditorato Regionale
dell´Amministrazione Penitenziaria, dal
Dirigente dell´Ufficio del Trattamento Intramurale del Provveditorato
Regionale dell´Amministrazione Penitenziaria, da tre rappresentanti della
Conferenza regionale volontariato giustizia e dal Garante regionale delle
persone sottoposte a provvedimenti restrittivi della libertà personale.
Concludendo la vicepresidente
Casciari ha menzionato in breve le politiche sociali della Regione Umbria per
l´esecuzione penale: "La Regione nell´ambito delle proprie competenze
opera con l´obiettivo di diminuire le recidive di reato e, conseguentemente, di
aumentare la sicurezza per il territorio. Gli ultimi dati a disposizione su
scala nazionale - commenta - evidenziano che 7 detenuti su 10, circa il 65 per
cento, alla fine della detenzione, tornano a delinquere se il periodo di
detenzione è stato espiato solo in carcere senza possibilità di inserimento
lavativo. La percentuale si abbassa sensibilmente se si considerano i soggetti
sottoposti ad esecuzione che hanno avuto la possibilità di lavorare per i quali
la reiterazione del reato è compresa fra il 12 e il 19 per cento".
"La Regione ha sviluppato azioni formative finalizzate a favorire
l´occupazione finanziate con Fondo sociale europeo, in collaborazione con le
amministrazioni provinciali, i soggetti del Terzo settore e azioni promozionali
nei confronti delle istituzioni del territorio, del volontariato, della
cooperazione, dell´associazionismo e delle imprese che si sono concretizzate in
alcuni progetti territoriali per l´integrazione e l´inclusione lavorativa dei
detenuti ed ex detenuti con il coinvolgimento sia degli istituti di pena, che
del mondo del lavoro e produttivo".
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