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Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Marzo 2013 |
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TRIESTE, COMITATO PORTUALE: APPROVATO AGGIORNAMENTO 2012 DEL PIANO DI RILANCIO PLURIENNALE
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Trieste, 25 marzo 2013 - Nella riunione del 22 marzo il Comitato
Portuale ha approvato l’aggiornamento 2012 del Piano Industriale 2011/2018
(Piano di Rilancio Pluriennale), documento di programmazione che illustra le
strategie dell’amministrazione e le azioni da intraprendere per il
raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il Piano industriale è stato
adottato con deliberazione del Comitato Portuale n. 15/11 di data 27 ottobre 2011 e come ha
evidenziato il Presidente Monassi “è la prima volta che un ente pubblico non
economico adotta un piano industriale per la propria programmazione
tecnico-economica.”
Il Piano analizza la situazione generale dell’anno appena trascorso
evidenziando le principali attività svolte e l’incremento dei traffici
portuali. Nella seconda parte esamina
le opere previste per il periodo 2013-2018, indicando sia gli interventi di potenziamento
delle strutture già esistenti, sia le opere di grande infrastrutturazione
previste nei documenti urbanistici del porto (Piano Regolatore Portuale). La
terza parte del documento si sviluppa in un vero e proprio Piano
economico/finanziario.
L’ammontare complessivo degli interventi da realizzare è di 387 milioni
di Euro. Dalla lettura del Piano, si rileva che grazie all’aumento dei traffici
si sono avute maggiori entrate. Di
conseguenza il Programma delle Opere potrà essere sostanzialmente realizzato
entro il 2018 senza alcun ricorso a mutui per anticipo fondi. Il tutto
mantenendo al minimo le tasse e senza gravare sull’utenza portuale.
E proprio su quest’ultimo punto
si è espresso il Presidente Monassi. Con
riferimento al recente aumento delle tasse portuali - avvenuto a dicembre dell’anno scorso
per Decreto Ministeriale - ha affermato: “ciò che ci è stato imposto
penalizza le imprese ed il lavoro portuale. Il nostro bilancio è in attivo, i
traffici sono in aumento, quindi dobbiamo fare tutto il possibile per sostenere
gli operatori in questo difficile momento di crisi. Ovviamente non possiamo
esimerci dall’applicazione della norma, ma possiamo intervenire e quindi
compensare i costi sostenuti dagli operatori,
realizzando a nostre spese le opere di infrastrutturazione portuale che si renderanno necessarie. ”
Un altro punto all’ordine del giorno ha riguardato diverse
comunicazioni, tra cui si segnalano:
• Lettera-appello di Assoporti
al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’associazione dei porti
italiani, torna a chiedere attenzione da parte dell’Italia alla portualità e,
più in generale, all’economia del mare. Nella lettera Assoporti denuncia la
mancata valorizzazione dei porti nell’azione dei governi che si sono succeduti alla
guida del Paese e rilancia invece la centralità strategica dei porti ed
evidenzia il contributo della portualità al Pil nazionale. Per i servizi di
logistica portuale e le attività ausiliarie – si legge nel documento – si stima
un valore della produzione per oltre 6.500 milioni di euro e quasi 32 mila
occupati diretti. Il sistema delle Autorità Portuali genera, avvalendosi di
soli 1.280 occupati, un valore della produzione superiore ad un miliardo di
euro.
• Aggiornamento sul ricorso di
Portocittà. Oltre a quanto già preannunciato nella scorsa riunione i
Consiglieri sono stati informati che l’Apt si è costituita in giudizio con il
patrocinio dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato. Inoltre l’Amministrazione
sta provvedendo alla redazione di una relazione che sarà sottoposta
all’Avvocatura stessa, incaricata della difesa vera e propria. A tal riguardo
L’apt ritiene di poter richiedere a sua
volta i danni.
• Servizio di vigilanza del
porto di Trieste. Attualmente svolto dalla società cooperativa “Sorveglianza
diurna e notturna”, che si è aggiudicata il servizio a febbraio 2010, con
contratto attualmente in scadenza. Per procedere nell’attività di vigilanza e
garantire l’assolvimento di quanto previsto nel piano di sicurezza del porto
(Port Security), l’Apt ha avviato le procedure di gara per la concessione
dell’Esecuzione del piano di sicurezza del porto di Trieste e servizio di
vigilanza nelle aree portuali comuni. La gara si svolgerà con procedura aperta
secondo quanto previsto dall’art. 83 del d.Lgs. 163/2006 con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa, criterio scelto anche dalle
Autorità Portuali di Venezia, Genova e Napoli, che applicano la medesima
procedura per la concessione del servizio in oggetto.
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