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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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IL CINEMA CINESE DALLA FONDAZIONE DELLA RPC ALLA QUINTA GENERAZIONE
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Milano, 26 marzo 2013 - Dal
1949, anno di fondazione della Repubblica popolare cinese, ad oggi, epoca dei
registi della cosiddetta “Quinta Generazione”, il cinema cinese ha vissuto
cambiamenti profondi e repentini, al pari con la società in cui si è
sviluppato. Con la nascita della Rpc la “settima arte” divenne innanzi tutto
arte di Stato, con la missione di tradurre in immagini la realtà del sistema e
di mantenerne la legittimità. In quanto mezzo facilmente accessibile alle masse,
il cinema divenne strumento educativo per il popolo e mezzo di propaganda per
eccellenza.
Entro i limiti fissatigli, tuttavia, il cinema poteva tradurre linee
politiche diverse: lo stesso episodio si prestava a interpretazioni differenti
giocando sul punto di vista del regista e dello sceneggiatore e attribuendo
importanza maggiore a un personaggio o a un altro. Questo creò problemi a molti
film.
La situazione diventò assai più cupa nel decennio della Rivoluzione
culturale, e fu solo con l’avvio delle riforme di Deng Xiaoping e con la
riapertura delle accademie di cinema che i registi cinesi riscoprirono una
relativa libertà nel creare le proprie opere con modalità e stili nuovi. Ecco
allora formarsi ed affermarsi nomi come Zhang Yimou, Chen Kaige, Tian
Zhuangzhuang e Zhang Junzhao: alcuni dei più famosi tra i registi della Quinta
Generazione, quella che ha permesso al cinema cinese di affermarsi sulla scena
mondiale.
Ad essi, solo in anni recenti, hanno cominciato ad affiancarsi anche
personalità provenienti dal cinema indipendente: una nuova generazione di
cineasti capaci di imporsi a livello internazionale proponendo una vivacità di
linguaggi e di tematiche pari, se non superiore per potenza sovvertitrice, alla
Quinta Generazione.
Di tutto questo parlerà Fabio Scarselli, esperto di cinema cinese,
mercoledì 17 aprile alle 12.30 al Polo di Mediazione Interculturale e
Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, 20099
Sesto San Giovanni, Mm1 Sesto Marelli), percorrendo le vicende, i casi e i nomi
più interessanti e significativi degli ultimi 60 anni di cinema cinese.
Ingresso libero.
L’incontro è organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli
Studi di Milano, in collaborazione con gli insegnamenti di Lingua e cultura
cinese dell’Università degli Studi di Milano.
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