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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Marzo 2013
 
   
  PULIZIE INDUSTRIALI INNOVATIVE

 
   
  Bruxelles, 27 marzo 2013 - Tutti noi affrontiamo la stessa battaglia quotidiana contro l´accumulo dello sporco. Ma mentre aspirapolvere, lavastoviglie e lavatrice sono in grado di rimettere in ordine velocemente le nostre case, tenere puliti gli impianti e le attrezzature industriali è una sfida completamente diversa. Negli ultimi decenni sono stati compiuti notevoli progressi in praticamente tutti i settori industriali in termini di efficienza ecologica dei processi produttivi. Rimane però ancora molto da fare prima di raggiungere una piena sostenibilità. Dobbiamo ridurre le emissioni atmosferiche - in particolare quelle che contribuiscono al cambiamento climatico - nonché l´inquinamento delle acque, il consumo energetico, l´uso di sostanze tossiche e la quantità di rifiuti non riciclabili. Uno dei metodi chiave per affrontare queste sfide è mediante lo sviluppo tecnologico. Questo implica il miglioramento della capacità di innovare delle industrie. L´istituto tedesco Fraunhofer per l´ingegneria delle superfici e dei film sottili Ist ha studiato attentamente questo problema e ha trovato una soluzione per affrontare la pulizia degli impianti industriali, in cui la sfida spesso si nasconde nei dettagli, come ad esempio nel caso dei processi di pastorizzazione del latte. Le proteine del latte disciolte tendono ad accumularsi in tubature, caldaie e scambiatori di calore delle attrezzature utilizzate. Dopo un turno di lavoro, queste possono essere talmente sporche da richiedere la chiusura dell´intero impianto per procedere alla pulizia. Ciò si traduce in enormi costi per i produttori. Tali depositi sono chiamati dagli esperti "fouling" e possono interferire in modo grave con i processi di produzione, tanto da costare, nella sola Germania, tra 5 e 7 miliardi di euro all´anno. Per prevenire il fouling negli impianti sono necessari speciali rivestimenti che impediscono ai depositi di proteine, cristalli di sale e carbonato di calcio di aderire alle superfici degli impianti o ai componenti del sistema. Risulta difficile ottenere questo poiché i tipi di depositi variano a seconda dei materiali e dei liquidi usati. Gli scienziati hanno tuttavia trovato un modo per adattare i rivestimenti a un´ampia varietà di applicazioni industriali e carichi diversi; ci sono riusciti mediante una "messa a punto personalizzata" delle strutture e dell´energia superficiale delle superfici dei rivestimenti. Una variabile importante in questa soluzione innovativa è l´energia superficiale del rivestimento, che determina fino a che punto i depositi sono in grado di formare incrostazioni. "La gamma delle proprietà riferite a questi strati spazia da un´elevata protezione contro l´usura a un estremo effetto anti-fouling. Con l´aiuto della tecnologia dei processi speciali, siamo ora in grado di creare praticamente qualsiasi proprietà desiderata", spiega il dott. Martin Keunecke, direttore del dipartimento per i nuovi rivestimenti tribologici all´Ist. I rivestimenti sono fatti di carbonio e di altri elementi che hanno uno spessore di solo pochi micrometri, ovvero sono circa 50 volte più sottili di un capello umano. Gli strati di carbonio, che sono sia estremamente duri che durevoli, sono caratterizzati da eccellenti proprietà anti corrosione e anti usura. La loro energia superficiale, e di conseguenza le loro proprietà coesive, possono essere ulteriormente ridotte integrando elementi non metallici come il fluoro e il silicio. Questo porta a un ulteriore effetto anti-fouling. "A seconda del tipo e della quantità degli elementi usati, noi siamo in grado di controllare le proprietà dei rivestimenti in modo mirato", spiega il dott. Peter-jochen Brand, direttore del dipartimento per il Centro di trasferimento tribologia all´Ist. "Questo è necessario perché gli impianti industriali sono sottoposti a un´ampia gamma di stress diversi prodotti da sostanze liquide. Si consideri solamente la lavorazione del latte o la produzione di succo di frutta nell´industria alimentare, la produzione di vernice nel settore chimico, la produzione di farmaci nell´industria farmaceutica o il trasporto di petrolio". Attualmente l´industria usa rivestimenti a base di carbonio soprattutto allo scopo di ridurre l´attrito e l´usura. La domanda per le applicazioni anti-fouling è già molto alta, benché esse siano ancora in una fase iniziale. Per questa ragione, Keunecke e Brand si aspettano un nuovo slancio sui mercati come risultato della loro innovazione. Gli scienziati dimostreranno la versatilità dei nuovi rivestimenti anti-fouling alla fiera di Hannover mediante la ricreazion di una fontana, in cui l´acqua scorrerà sulle superfici preparate in modo diverso andando a formare, a seconda del grado dell´effetto anti adesivo, diversi disegni con le goccioline. "Ora che comprendiamo in che modo configurare separatamente gli strati, la prossima fase implica affrontare la questione di come produrre nel modo più efficiente le attrezzature rivestite. L´anti-fouling già funziona molto bene per le superfici esterne, tuttavia il rivestimento interno, ad esempio per le tubature, non è per nulla semplice. Per questo motivo, stiamo ora collaborando con partner industriali e di ricerca per creare nuovi processi di produzione", conclude Keunecke. Il mese prossimo l´Istituto Fraunhofer per l´ingegneria delle superfici e dei film sottili Ist esporrà l´applicazione anti-fouling alla Surface Trade Fair ad Hannover, in Germania. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Fraunhofer per l´ingegneria delle superfici e dei film sottili Ist http://www.Fraunhofer.de/en/press/research-news/2013/march/tuned-coatings-ensure-cleanliness.html  
   
 

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