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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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OCCUPAZIONE: 24,3 MILIONI DI EURO DAL FONDO EUROPEO DI ADEGUAMENTO ALLA GLOBALIZZAZIONE PER AIUTARE I LAVORATORI LICENZIATI IN AUSTRIA, DANIMARCA, FINLANDIA, ITALIA, ROMANIA, SPAGNA E SVEZIA
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Bruxelles, 26 marzo 2013 - La
Commissione europea ha erogato fondi per un totale di 24,3 milioni di euro ad
Austria, Danimarca, Finlandia, Italia, Romania, Spagna e Svezia a titolo del
Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare 5.271
lavoratori di questi paesi colpiti da licenziamento in una vasta gamma di
settori - tra cui quelli automobilistico, motociclistico, dei telefoni cellulari,
dei prodotti metallici, delle apparecchiature elettroniche e dell´assistenza
sociale - a ritrovare un´occupazione.
Il Commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e
l´integrazione László Andor ha dichiarato: "Il Feg è uno strumento
efficace per sostenere i lavoratori licenziati a seguito di mutamenti
strutturali del commercio mondiale. Ha anche dimostrato la sua validità in casi
di licenziamenti dovuti alla crisi economica. La Commissione prende atto con
soddisfazione che gli Stati membri hanno convenuto di proseguire il Feg per il
prossimo periodo di programmazione 2014-2020".
La ripartizione dei complessivi 24,3 milioni di euro è la seguente:
8,2 milioni di euro serviranno ad aiutare 2.416 ex dipendenti Nokia
(1.000 in Finlandia e 1.416 in Romania) che hanno perso il loro posto di lavoro
a causa del trasferimento delle linee di assemblaggio dei telefoni mobili in
paesi asiatici. Per maggiori dettagli sulle misure proposte per aiutare i
lavoratori licenziati si vedano anche i comunicati Ip/12/1122 e Ip/12/1123.
5,5 milioni di euro andranno a beneficio di 1.350 ex dipendenti Saab in
Svezia. Il loro licenziamento è conseguenza della spostamento della produzione
in Asia, a causa della crescente domanda di autovetture sui mercati asiatici.
Per maggiori dettagli sulle misure proposte per aiutare i lavoratori licenziati
si veda anche il comunicato Ip/12/1124.
5,2 milioni di euro saranno di ausilio a 350 lavoratori licenziati in
Stiria (Austria). I licenziamenti che hanno avuto luogo in Stiria nel settore
dei servizi mobili di assistenza sociale (fornitura di servizi sociali mobili
per disabili e assistenza mobile ai giovani) sono una conseguenza dei tagli
alle voci di bilancio relative ai servizi sociali indotti dall´attuale crisi
economica e finanziaria. Per maggiori dettagli sulle misure proposte per
aiutare i lavoratori licenziati si veda anche il comunicato Ip/12/1119.
2,7 milioni di euro andranno a favore di 502 lavoratori licenziati da
dieci produttori di motocicli, pezzi di ricambio o componentistica per
l´industria dei motocicli e dei ciclomotori in Italia, che è il principale
centro di produzione europeo del settore. I licenziamenti sono conseguenza
della riduzione della domanda di tali veicoli in Europa. Per maggiori dettagli
sulle misure proposte per aiutare i lavoratori licenziati si veda anche il
comunicato Ip/12/1120.
1,4 milioni di euro serviranno ad aiutare 153 ex dipendenti della
Flextronics Denmark, azienda produttrice di circuiti stampati. I licenziamenti
sono la diretta conseguenza di modifiche strutturali rilevanti del commercio
mondiale, nel cui quadro si inserisce il trasferimento in Asia di fabbriche di
apparecchiature elettroniche. Nel caso specifico la casa madre, la Singapore
Flextronics, ha deciso di chiudere la sua controllata danese. Per maggiori
dettagli sulle misure proposte per aiutare i lavoratori licenziati si veda
anche il comunicato Ip/12/1121.
1,3 milioni di euro andranno a favore di 500 lavoratori licenziati da
produttori spagnoli di manufatti metallici. Il settore dei prodotti in metallo
svolge un ruolo chiave in quanto rifornisce molte industrie manifatturiere, in
particolare nei settori della cantieristica navale, delle costruzioni e
automobilistico. La crisi economica ha avuto un impatto significativo su tutte
queste attività nell´intera Ue, come dimostrato dalle precedenti domande di
contributo Feg. Per maggiori dettagli sulle misure proposte per aiutare i
lavoratori licenziati si veda anche il comunicato Ip/12/1125.
Questi stanziamenti sono il risultato delle proposte presentate dalla
Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri a seguito delle
domande di finanziamento Feg dei paesi interessati. Il Consiglio e il
Parlamento hanno approvato le proposte, svincolando i fondi.
Contesto -
Dal 2007, anno in cui è divenuto operativo, il Feg ha ricevuto 106
domande di contributo finanziario. Sono stati richiesti fondi per circa 464
milioni di euro per dare aiuto a circa 97.300 lavoratori. Attualmente sta
aumentando il numero dei settori economici e degli Stati membri che presentano
domande Feg per aiutare i lavoratori licenziati.
Una maggiore apertura del commercio con il resto del mondo si traduce
generalmente in vantaggi per la crescita e l´occupazione, ma talvolta anche in
perdita di posti di lavoro, in particolare in settori vulnerabili e nel caso
delle professioni meno qualificate. Per questa ragione il presidente della
Commissione Barroso ha proposto a suo tempo di creare un fondo per aiutare
coloro che subiscono maggiormente le conseguenze della globalizzazione. Il Feg,
costituito alla fine del 2006, è stato creato per dimostrare concretamente la
solidarietà dei molti che beneficiano dell´apertura dei mercati verso coloro
che si trovano ad affrontare lo shock improvviso di perdere il lavoro. Nel
giugno 2009, le norme del Feg sono state riviste per rafforzare il ruolo di
tale fondo come strumento di intervento tempestivo e come parte integrante
della risposta della Ue alla crisi economica e finanziaria. Il regolamento Feg
rivisto è entrato in vigore il 2 luglio 2009 e si applica a tutte le domande
ricevute a partire dal 1° maggio 2009 al 31 dicembre 2011. In mancanza di accordo
in sede di Consiglio, non è stato possibile prorogare oltre il 2011 questo
strumento di risposta alla crisi.
In base all´esperienza acquisita con il Feg dal 2007 e al suo valore
aggiunto per i lavoratori assistiti e le regioni colpite, la Commissione ha
proposto di mantenere il Fondo nell´ambito del quadro finanziario pluriennale
2014-2020, migliorandone ulteriormente il funzionamento. Si prevede di
intervenire sia sui licenziamenti causati dalla crisi economica che su nuove
categorie di lavoratori, come gli interinali e gli autonomi.
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