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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Marzo 2013
 
   
  ULIVI MONUMENTALI E SR 8

 
   
  “Tenere alto il livello di attenzione sui temi è una cosa, trasformali in tema di confronto politico un´altra ma strumentalizzare i dati è inaccettabile. La Regione Puglia, credo di poter dire senza essere smentito, è l´unica istituzione al mondo che ha una normativa che tutela le piante monumentali di ulivo. E´ evidente che questa legge nasce da un sensibilità che nessuno, soprattutto dall´esterno del territorio regionale, deve insegnarci: il patrimonio arboreo della Puglia è un valore aggiunto in termini storici, culturali e, auspico lo diventi, anche economici”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro. “Faccio un po´ di storia prima di arrivare al dunque. Dal momento dell´entrata in vigore della legge (2007) la competente commissione ha ricevuto 87 istanze per un totale di 2.112 piante che, lo ricordo e lo rivendico, non sono state abbattute ma spostate e reimpiantate. Sottolineo che su 60milioni di piante di ulivo presenti in Puglia stimiamo che circa il 10% (quindi tra i 5 e i 6 mln) abbiano caratteristica di monumentalità. La Commissione Ulivi secolari della Regione non ha mai autorizzato l´abbattimento di una sola pianta e, in queste settimane, sta procedendo alla richiesta delle relazioni sullo stato di salute delle piante oggetto di spostamento negli anni scorsi. In ordine alla Strada Regionale 8 - prosegue Nicastro – l´istanza relativa al primo tratto dell´opera prevedeva lo spostamento, ripeto non l´abbattimento, di 52 piante classificate come monumentali. Per 46 di esse è stata concessa l´autorizzazione”. “Chiedere ai Ministri Ornaghi e Clini di intervenire a tutela del nostro patrimonio significa non conoscere la reale situazione e, probabilmente per carenza di informazioni a disposizione che in questa fase ho voluto condividere, dare per scontato che la Regione non abbia a cuore il proprio patrimonio. Voglio rassicurare tutti i pugliesi che sul tema – conclude Nicastro – siamo ben vigili e non abbiamo nessuna intenzione di indietreggiare. D´altronde se, come la storia recente della nostra regione insegna, a intervalli regolari e da parti diverse, giungono richieste di modifica dello strumento normativo è evidente che la funzione di tutela viene espletata”.  
   
 

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