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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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SCUOLA, ROSSI: “UN TAVOLO PERMANENTE CON GLI OPERATORI DEGLI ISTITUTI PARITARI DELLA TOSCANA”
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Firenze, 26 marzo 2013 – “Un tavolo permanente tra la Regione e gli
operatori della scuola paritaria”. E’ la proposta che il presidente della
Regione Enrico Rossi ha portato al convegno “Scuole Fism ( Federazione italiana
scuole materne) e prove di parità”, che si è svolto oggi al Convitto della
Calza di Firenze. La Fism Toscana rappresenta e coordina le scuole dell’infanzia
paritarie sul territorio regionale. Si tratta di 350 scuole gestite in larga
parte dal mondo cattolico, con 800 sezioni che accolgono circa 20.000 bambini,
il 20% dei bambini toscani che frequentano la scuola dell’infanzia. “Queste
scuole rappresentano una realtà importante per la Toscana – ha sottolineato
Rossi – e la Regione già da tempo sta lavorando su un modello di integrazione e
cooperazione che ritengo debba essere approfondito, mettendo sempre al centro
le famiglie e i bambini”.
“Purtroppo – ha continuato il presidente Rossi – credo che il tema del
momento e anche dei prossimi anni sia la povertà e le difficoltà economiche in
cui si dibattono le famiglie. La crisi colpisce i redditi familiari e il nostro
compito è di dare insieme delle risposte alle famiglie, così come ai bambini e
ai ragazzi in termini di qualità della formazione. La Regione Toscana ha
aumentato i finanziamenti per la scuola e di questo siamo orgogliosi. Lo
abbiamo fatto per la scuole pubbliche e per quelle private cattoliche. Se c’è
da fare qualcosa di più a partire dalle famiglie che si trovano in difficoltà
economica, il tavolo permanente dovrà individuare gli interventi e lavorare in
maniera collaborativa”.
Il presidente Rossi ha concluso insistendo sul tema della povertà. “Ci
sono scuole che rischiano la chiusura perché le famiglie non hanno i soldi per
pagare le rette. Questo riguarda non solo la scuola cattolica, ma anche per
esempio gli asili nido costruiti dal privato sociale. I bambini aumentano
grazie all’immigrazione e la Regione deve garantire che questi servizi siano
accessibili anche a chi ha meno reddito”. E proprio a proposito di
immigrazione, il presidente Rossi ha sottolineato come questa rappresenti ormai
in Toscana il 10% dell’intera popolazione e come a Prato il 50% dei bambini che
nasce è figlio di immigrati. “Il futuro della coesione sociale della Toscana –
ha detto – passerà anche dalla nostra capacità di dialogo con le famiglie di
questi bambini”.
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