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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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INTESA STRAORDINARIA TRA REGIONE EMILIA ROMAGNA E MEDICI DI FAMIGLIA PER FAR FRONTE ALLA CRISI
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Bologna, 26 marzo 2013 - Una
intesa straordinaria per far fronte a questo periodo di crisi economica senza intaccare la qualità dell’assistenza è
stata siglata ieri tra la Regione (con la firma dell’assessore alle politiche
per la salute Carlo Lusenti) e
tutti i sindacati dei medici di medicina
generale con la firma dei segretari di Fimmg Renzo Le Pera, di Snami Francesco
Biavati, di Smi Alessandro Chiari, di Intesa Sindacale Pasquale Ortasi.
“Per mantenere la qualità
dell’assistenza in questo difficile momento – ha dichiarato l’assessore
Lusenti ricordando che oltre ai 150
milioni di euro da bilancio regionale, il sistema sanitario nel 2013 deve
reperire 260 milioni per mantenere l’equilibrio di bilancio - abbiamo chiesto
il contributo anche dei medici di medicina generale che ringrazio per la
disponibilità dimostrata e per il contributo che hanno dato in questi anni: è
anche grazie al loro lavoro abbiamo raggiunto buoni risultati sia riguardo alla
appropriatezza prescrittiva, sia riguardo al corretto utilizzo del ricovero in
ospedale e alla presa in carico delle cronicità.”
“Con questa intesa - ha continuato Lusenti - abbiamo condiviso la
necessità di lavorare per ottimizzare al massimo l’utilizzo delle risorse
migliorando ancora l’ appropriatezza nella prescrizione di farmaci ed esami
specialistici, per costruire assieme un
sistema di monitoraggio sui
risultati raggiunti e per iniziare il confronto sulla istituzione di
uno specifico Fondo regionale da dedicare alla cronicità, da proporre poi per l’inserimento nei nuovi
accordi sulla medicina generale di cui si comincerà a ragionare prima
dell’estate”.
In particolare, dal punto di vista economico, l’intesa siglata in viale Aldo Moro 21 prevede un
risparmio complessivo di 15 milioni di
euro da ottenere “senza intaccare la qualità dell’assistenza” . Le risorse potranno arrivare, in minima parte
(quantificata in 4,5 milioni), dal
miglioramento dell’appropriatezza nella prescrizione di esami specialistici e, in gran parte,
dall´utilizzo, nelle cure, di farmaci "equivalenti o generici" al
posto di farmaci "di marca". Come noto. I farmaci "equivalenti o
generici" sono farmaci che hanno lo stesso principio attivo - e quindi la
stessa efficacia terapeutica - dei farmaci coperti da brevetto, ma costano meno
al Servizio sanitario proprio perchè non sono più coperti da brevetto.
A sostegno della diffusione dell’utilizzo dei generici al posto dei
farmaci di marca, l’intesa prevede che la Regione, attraverso le Aziende
sanitarie, promuova campagne informative per invitare i cittadini a
sceglierli e i medici a proporli al
momento della prescrizione.
L’intesa, nel ribadire la validità del modello organizzativo delle cure
primarie basata su una forte integrazione della medicina generale nelle
attività distrettuali, prevede anche , come ricordato dall’assessore, l’avvio
di un confronto per la costruzione di un Fondo regionale per la gestione delle
cronicità, necessario per rafforzare,
all’interno della medicina generale, l’attenzione alla gestione delle
patologie croniche. L’emilia-romagna,
come noto, si caratterizza per una
elevata percentuale di persone anziane (il 22,5% di over65enni contro il 20,8
nazionale al 31.12.2011) e, inevitabilmente, questo comporta anche un elevato
numero di persone affette da una o più malattie croniche: investire risorse umane ed economiche nella
presa in carico di queste persone
rappresenta uno degli obiettivi prioritari di sistema.
Il modello organizzativo delle cure primarie in Emilia-romagna è basato sulla integrazione della medicina
generale anche a livello della
programmazione. L’impegno e gli
investimento della Regione, con il fattivo
impegno dei medici di medicina generale, è ricordato nell’intesa
sottoscritta, ha permesso il
raggiungimento di importanti obiettivi:
presa in carico di persone con patologie croniche, istituzione dei
Nuclei di cure primarie (strutture organizzative dei Distretti che riuniscono
tutti i professionisti che operano nel territorio, a cui i medici di famiglia
obbligatoriamente aderiscono), realizzazione della rete telematica Sole (che
permette lo scambio tra professionisti del territorio e dell’ospedale di
informazioni sugli assistiti nel rispetto della privacy), la diffusione dei
profili dei Nuclei di cure primarie (report annuali, su modello condiviso, con
dati epidemiologici ed analitici sulle condizioni di salute e sull’utilizzo dei
servizi della popolazione di riferimento utili per valutare e programmare
servizi), la realizzazione delle Case
della salute (strutture fisiche che assicurano alla popolazione le attività
assistenziali che non necessitano di ricovero).
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