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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Marzo 2013
 
   
  RICERCA E INNOVAZIONE: LE IDEE CHE CAMBIANO IL MONDO

 
   
  Udine, 26 marzo 2013 - "Nel 21/mo secolo non assisteremo a 100 anni di progresso: molto probabilmente assisteremo a 20 mila anni di progresso, continuando al ritmo di crescita attuale". Citando l´inventore, informatico e saggista statunitense, Ray Kurzweil, il presidente e amministratore delegato di Eurotech spa di Amaro, Roberto Siagri, intervenuto il 22 marzo a Udine al seminario "Le idee che cambiano il mondo", promosso da Cref e Fondazione Crup, con il patrocinio di Confindustria Udine, ha regalato l´immagine perfetta del mondo accelerato in cui viviamo, del progresso nel quale tecnologie sempre più innovative si rincorrono con estrema rapidità. Creando vantaggi ma spesso anche stupore, dubbi e timori di non essere in grado di stare al passo con i tempi. È stato, quello di Udine, uno straordinario stimolo alla riflessione, un aiuto alla comprensione delle "invasioni" tecnologiche, divenute parte integrante della nostra vita allo scopo di migliorarla, in tutti i settori, come ha sottolineato la giovane ricercatrice del Cref, Simona Attico, in una relazione introduttiva proiettata a interpretare la relazione tra uomo e macchina, tra naturale artificiale, in una prospettiva ove le tecnologie, sempre più "nano", fin quasi a smaterializzarsi, diventano anche meno impattanti sull´ambiente, sempre più ecosostenibili. Uno stimolo rivolto non tanto e non solo agli addetti ai lavori, ma indirizzato principalmente alle giovani generazioni. Tantissimi, infatti, erano gli studenti del "Malignani" e del "Deganutti", presenti a palazzo Torriani, ai quali sono stati rivolti messaggi di fiducia, pur nella difficile congiuntura che stiamo attraversando. "Le evoluzioni tecnologiche hanno sempre generato nuove fasi economiche", ha evidenziato il rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno, ricordando che l´innovazione è un fenomeno che si deve generare scientificamente e che la mission dell´ateneo, così come quella delle scuole, consiste nell´agevolare il potenziale creativo dei giovani. Per i quali ci sono enormi opportunità, secondo Siagri. "I grandi non hanno fatto ancora niente" ha detto, sostenendo - da imprenditore di un´azienda che ha saputo imporsi su mercati quali Stati Uniti e Giappone - che "c´è bisogno di persone che non cerchino ma costruiscano posti di lavoro". Perché gli spazi per fare cose nuove non mancano, ha aggiunto il giornalista e innovatore Emil Abirascid. Purché vi sia una "favorevole policy dedicata a sostenere innovazione e ricerca, che non solo negli ultimi anni di crisi ma sempre è mancata nel nostro Paese", ha precisato il rettore Compagno. Politiche favorevoli che tuttavia non sono mancate in Friuli Venezia Giulia, secondo il presidente della Regione, Renzo Tondo, per il quale le istituzioni devono sempre più sapersi rapportare con il mondo che cambia, saper raccogliere le indicazioni di chi ne sa di più e soprattutto agevolare l´approccio alla ricerca della novità, anche sostenendo quei giovani che desiderano fare esperienze all´estero. Ma per far questo è necessario evitare i rischi di strumentalizzazione, spesso legata alla scarsa conoscenza dei temi in discussione. Da qui l´invito ai giovani a voler sempre approfondire le loro competenze, come diceva Albert Einstein, ancora menzionato da Siagri: "Non è che io sia così intelligente, è solo che affronto i problemi più a lungo". Al seminario sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Fondazione Cref, Damiano Degrassi, il vicepresidente di Confindustria Udine, Matteo Tonon, che ha parlato della necessità di programmare nuove strategie dell´innovazione, e il presidente della Fondazione Crup, Lionello D´agostini, che ha annunciato la pubblicazione, entro l´anno, di specifici bandi rivolti a giovani ricercatori.  
   
 

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