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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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GLI ULTRASUONI PER LOTTARE CONTRO I TUMORI DEL FEGATO
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Bruxelles,
26 marzo 2013 - I tumori del fegato
possono essere benigni o maligni; se maligni, possono essere primari o
secondari. In Europa, una lesione isolata nel fegato è più probabile che sia un
carcinoma metastatico, piuttosto che un tumore epatico primario. I principali
fattori di rischio per il cancro del fegato sono le infezioni da epatite B o C
e il forte consumo di alcol, ognuno dei quali può causare la cirrosi. Anche i
fumatori e i diabetici sono a rischio, mentre in molti paesi in via di sviluppo
il consumo di alimenti contaminati da aflatossina può causare il cancro al
fegato. Il cancro al fegato spesso mostra sintomi soltanto raggiungendo le sue
fasi avanzate, quindi solo raramente viene diagnosticato precocemente.
Tra
i metodi per trattare un tumore epatico ci sono gli ultrasuoni. Gli ultrasuoni
possono fare molto di più che registrare immagini del corpo. Ultrasuoni potenti
e concentrati possono essere focalizzati nel corpo del paziente per riscaldare
le cellule tumorali a 60 gradi Celsius distruggendole, lasciando quasi intatto
il tessuto sano. Finora questa "terapia a ultrasuoni focalizzati" è
stata approvata soltanto per un piccolo numero di patologie, come i tumori
dell´utero e della prostata. In questo contesto, i ricercatori del progetto
Fusimo, finanziato dall´Ue, si sono impegnati per estendere
l´applicazione/metodo ad altri organi, come il fegato, che si muovono nella
cavità addominale durante la respirazione. Oggi, due anni dopo l´inizio del
progetto, sono stati dimostrati molti risultati intermedi promettenti.
La
terapia del fegato con ultrasuoni focalizzati presenta un grave problema:
l´organo si sposta avanti e indietro durante la respirazione. Questo aumenta il
rischio che il fascio di ultrasuoni non colpisca le cellule tumorali e riscaldi
invece eccessivamente il tessuto sano circostante. Per questo motivo, i
ricercatori hanno applicato questo metodo solo in pazienti sottoposti ad
anestesia generale. Per la terapia di un tumore con gli ultrasuoni, la
ventilazione artificiale viene arrestata per alcuni secondi in modo che il
paziente rimanga assolutamente fermo. Tuttavia, l´anestesia generale presenta i
suoi rischi e crea tensioni per il paziente, negando così il più grande
vantaggio della terapia con ultrasuoni focalizzati: la sua natura non invasiva.
Per
ovviare a questo problema, il progetto Fusimo applica una strategia differente.
Se l´ultrasuonoterapia applicata a un fegato in movimento può essere simulata
il più possibile con un computer, la possibilità di utilizzare tale trattamento
sull´organo, senza anestesia generale, aumenta notevolmente. Il trattamento a
ultrasuoni dovrebbe essere attivato solo quando il tumore attraversa il fuoco
del fascio, o rilevando l´ascesso in movimento in modo che rimanga entro il
percorso del fascio. Coordinato dai ricercatori del Fraunhofer Mevis, il
progetto Fusimo svilupperà, implementerà e validerà un modello multi-livello
per gli organi addominali mobili, da usare nella chirurgia a ultrasuoni focalizzati
guidata da Fus e risonanza magnetica.
Dopo
due anni di attività, il progetto ha raggiunto un importante traguardo: gli
esperti hanno prodotto un software con il quale gli interventi di fegato con
gli ultrasuoni possono essere individualmente simulati per i singoli pazienti.
I dati di risonanza magnetica costituiscono la base da cui vengono generate
immagini 3D dell´addome di un paziente con ulteriori informazioni sui movimenti
respiratori nel tempo.
Le
simulazioni di interventi con ultrasuoni con il software Fusimo si basano su
queste serie di dati. Per avviare una simulazione, i ricercatori inseriscono
l´ora, la posizione e la forza dell´attivazione di ultrasuoni desiderata. Il
software creato dal Fraunhofer Mevis per simulare in modo efficiente la
temperatura addominale collega a due sviluppi: il calcolo della diffusione di
ultrasuoni fornito dalla ditta israeliana Insightec Ltd., nonché un modello di
movimento epatico durante la respirazione fornito dal Computer Vision Lab
presso Eth Zurich. Il software genera una "mappa termografica"
addominale che indica se un tumore mobile è stato sufficientemente riscaldato e
se il tessuto circostante è stato danneggiato. Nel caso di risultati non
ottimali, la simulazione può essere ripetuta con parametri diversi. Nel lungo
termine, il software potrebbe contribuire a progettare interventi chirurgici e
a monitorare i risultati della terapia.
Al
Congresso europeo dei radiologi di Vienna, il capo radiologo dell´Università La
Sapienza di Roma, Carlo Catalano, ha dichiarato: "Gli ultrasuoni
focalizzati ad alta intensità guidati da Mri è ormai un mezzo frequentemente
applicato nel trattamento dei tumori non invasivi - per esempio nel trattamento
del fibroadenoma dell´utero e delle metastasi ossee - ma il trattamento di
tumori in organi mobili rappresenta ancora una grande sfida a causa di diverse
complessità". A tale riguardo, Fusimo è un progetto interessante
finalizzato allo sviluppo di simulazioni al computer per il trattamento del
fegato con ultrasuoni focalizzati.
In
collaborazione con l´Institute for Medical Science and Technology (Imsat)
presso l´Università di Dundee e l´Università La Sapienza di Roma, gli esperti
Mevis perfezioneranno il software durante l´anno di progetto rimanente e lo
convalideranno confrontando i dati sperimentali con i risultati della
simulazione, il che è necessario per determinare quanto realisticamente
funzioni il software. In linea di principio questa procedura potrebbe essere
applicata ad altri organi addominali che si muovono con la respirazione e che
sono difficili da colpire con il fascio a ultrasuoni, tra questi lo stomaco, i
reni e il duodeno. Inoltre, gli specialisti stanno lavorando a un "taxi
farmacologico": farmaci oncologici racchiusi in un piccolo globulo di
grasso e inserito nel sistema circolatorio. I fasci di ultrasuoni focalizzati
operano come chiavi per aprire i globuli all´interno di tumori a organi come il
fegato. Questo processo aumenta l´efficacia del farmaco e riduce al minimo gli
effetti collaterali nocivi.
Le
procedure minimamente invasive aiutano a uscire dall´ospedale e a tornare alla
vita di ogni giorno prima di un intervento chirurgico tradizionale. Poiché
queste procedure sono meno invasive rispetto alla chirurgia tradizionale, di
solito causano meno dolore e richiedono meno tempo trascorso in ospedale.
Questo nuovo software aiuterà i medici a pianificare gli interventi e a
monitorare i risultati della terapia, nonché a pianificare trattamenti non
invasivi personalizzati altamente mirati che aiuteranno milioni di pazienti
affetti da gravi patologie in tutto il mondo.
Fusimo sta per "Patient
specific modelling and simulation of focused ultrasound in moving organs".
Il progetto è iniziato nel 2011 ed è
finanziato per tre anni con 4,7 milioni di euro. Sono coinvolti undici istituti
di nove paesi. Il progetto è coordinato dall´Istituto Fraunhofer per la
diagnostica per immagini Mevis di Brema, Germania.
Per
maggiori informazioni, visitare:
Istituto
Fraunhofer per la diagnostica per immagini Mevis
http://www.Mevis.fraunhofer.de/en
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